LA CUCINA ITALIANA 1941
INES — Abbiamo parlato altre volte, dell'uva e della sua conservazione inver- nale. E penso che occuparcene ora sia uno sprecare'spazio, tanto più .che l'uva che si trova ancora dai fruttivendoli h agià, molto probabilmente, conosciuto i lgeli- do amplesso del frigorifero. Riscrivetemi il prossimo autunno. Comunque, l'uva s i conserva stratificando i grappoli fra pol- vere d siughero o segatura o sabbia, op- pure appendendoli i nuna stanza aereata o stendendoli su graticci. Grazie per l'ab- bonamento, MARCH. B . — Come avrete visto, i l nostro valoroso Cav. Uff. Pettini diffida degli « olii » creati con tutt'altra cosa che l eolive. Ad ogni modo, s el'esperi- mento v iè riuscito, volete comunicar- celo? V E R D A Z Z U R RO — Effettivamente la- ricotta non è molto nutriente. E 'però ricca di amminoacidi importanti, i ltripto- fano e l alisina: vale a dire che è una ec- cellente integratrice d ailimenti come l a polenta, che di quegli amminoacidi difet- tano. Alla seconda domanda rispondo: i l vostro caro può mangiare alimenti vege- tali fino alla sazietà, perchè essi non aci- dificano i lsangue e, salvo rare eccezioni, non hanno alcuna influenza sulla produ- zione di acido urico. Alla terza domanda: è certo che i raggi solari, l evibrazioni misteriose dell'etere, debbono dare alle piante un aattività chimica che- giova immensamente all'organismo umano. Chi riesce a nutrirsi esclusivamente di, vege- tali verdi vive certo in maggior comunio- ne colla natura. LOR ENZO — Se soffrite d iperclori- dria, ossia d eiccesso di produzione d'a- Ottimo \ _ Pillole ' ,co F OSTER _ . per i Reni C u r a no i M s o r t f w z f / r / n a r J DI ORIGINE DIURETICA //v rurrc u nr>wa£ c. 7. ¿ a jcafoia n/tAny rjsi ...pi. cido cloridrico nello stomaco, i salumi, lo yoghurt, i funghi, i cetriolini sotto a- ceto, i formaggi piccanti, i grassi, l ein- salate condite con aceto e i ngenerale tutti i cibi drogati v siono inibiti. Se poi soffrite di ipocloridria, ossia di scarsa pro- duzione etc. etc., allora, fermo restando che i salumi, i grassi, i formaggi fermen- tati etc. vi sono vietati, dovrete astenervi anche da leigumi conditi con aceto, e dal latte bevuto durante i pasti. Presso a poco, quel che nuoce a chi ha una iper- secrezione gastrica nuoce anche a ch i soffre d ui na iposecrezione. I lguaio è che voi mi dite di soffrir di stomaco, ma non m diite che cosa h asentenziato i l dottore. E come volete che v isuggerisca delle ricette «ad hoc », s enon s oche cosa- sia... i lvostro.. « hoc »? A B B ON A TA F R I U L ANA — Come a- vrete forse veduto dai giornali, è stato SAN PFMfl So 9SÌorno ideile in ogni stagione " C I I V all'incantevole -Pensione Erveda ». Combinazioni settimanali l .250. Chiedere prospetti chiarito i lproblema delle consegne a do- micilio d ai lcuni generi alimentari, ne l senso che gl eisercenti «possono» in - viarli, ma non « possono » essere obbli- gati dai loro clienti, se... « non posso- no ». Pare un bisticcio, ma è così: s ei l vostro fornitore abituale dispone d iu n fattorino e vuol mandarvi l efrutta, gl i erbaggi e i lresto, non c'è nessuna san- zione contro d liui: ma s eegli non h a un fattorino o non l ovuole scomodare, non potete obbligarlo. Tutto al più potete servirvi d aun altro f rut tatolo. Quanto ai dolci, non v inascondo che in un mo- mento come questo preferirei mi doman- daste, come f auna ingenua gipvine mas- saia umbra, s eè vero che è stato sco- perto i lmodo di friggere senza olio, sen- za strutto, senza grassi d ni essun ge- nere: a lch he orisposto privatamente che se s itratta d firiggere, come fanno o meglio facevano gli inglesi, delle fet- tine d piancetta affumicata, per buttarci sopra l euova, i lmetodo è antichissimo e semplicissimo: è l apancetta stessa che fornisce, a clalore del fornello, i lgrasso liquido nel quale l apancetta medesima, o almeno i resti della pancetta, frigge- ranno con l euova; ma s es itratta d i friggere, con l asola acqua, delle patate, per esempio, o del pesce... Ma voi volete a tutti i costi, nonostante l aguerra, of- frire u ndolce alle vostre creature: v i propongo i lsoffiato d ciastagne. E' p,er lo meno, un dolce che vi consumerà poco zucchero e poco burro: . ma u npochino vi c ene vorrà. Sbucciate un chilogram- mo d ciastagne, lessatele, e poi togliete loro l aseconda buccia. Passatele a sle- taccio e poi mettete l aloro purea i nu n tegame, aggiungendo un pezzetto di bur- ro e 4 cucchiai da tavola di zucchero. La- vorate con u ncucchiaio d ilegno, su l fuoco, finché i lburro e l ozucchero non. si sieno incorporati a pl assato d ciasta- gne, che dovrà diventare più sodo. To- gliete a questo punto dal fuoco. Sbattete, .separatamente, i tuorli e gl ailbumi d i quattro uova. Incorporate i gialli sbattuti alla purea. Quando l amescolanza è av- venuta, aggiungete con molto garbo i bianchi battuti a neve, così d adare a l composto morbidezza, e untuosità. Fate ora cuocere.a bagno-maria pe 4r0-50 minuti, tenendo questo composto dentro uno stampo imburrato o una casseruola. Vi verrà u ndolce molto abbondante, molto nutriente, e molto salubre, ch e sarà buono ca Ido o freddo e si conserve- rà benissimo anche varii giorni, solo ao- piattendosi un poco. Naturalmente v ih o indicato l edosi minime di burro, di zuc- chero e d iuova. L aricetta indicherebbe quantità maggiori: ma siamo i nguerra, e anche la ghiottoneria deve saper impor- si un freno. Grazie per i tre abbonamen- ti. Spedito i lvolume, 1" e 2 "— Poiché me l odomandate, vi dirò che non l ofarei. A parte i lfatto VISITAT SUEBIT O il nostro vasto assortimento d i P E L L I C C E GIACCHE E MANTELLI FINEMENTE CONFEZIONATI Pagamento anche in 12-18 rate ROMA - Vai Vi t toa r i Co l o n, n a t,i in. t I 233
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