LA CUCINA ITALIANA 1941
TOOTOMOm" MILILÄ C P C I MA Da quando scolaretti e scolarette leg- gono che Socrate avrebbe detto: « Man- gio per vivere, non vivo per mangiare » cominciano a ripetere questo pensierino scherzosamente o con l'altezzosità di chi s'illude d'avere cose più importanti d a sbrigare: salvo poi a strepitare s enon trovano pronto i ldesinare. ¡H quanto più s'inoltrano i ncomplica- zioni letterarie o i ndeviamenti pseudo- scientifici, tanto più frequentemente l i senti ripetere: «Non so neppure cosa ho mangiato oggi » . Talvolta uno di costoro accusa distur- bi d sitomaco; e allora ricorre a lmedico che ordina un purgante o un ricostituen- te. E per u npezzo tutto ritorna come prima. A ogni rinnovo d di isturbo: me- dico, farunacista, ricostituente. S icrede che si ainevitabile sottostare a una si - mi le alternativa: un periodo in cui s'in- gozza d itutto senza sapere cosa, u n periodo — più o meno breve -— di con- sultazioni, di soggiorni i nluoghi di cure, di medicinali. Se provi a far entrare nelle teste d i costoro che s pi otrebbe evitare quest'in- conveniente badando semplicemente a scegliere i cibi ripetono di ncn aver tem- po d pi ensare a simili bazzecole mate- riali, che i nloro l 'attività spirituale h a raggiuntò sviluppi così eminenti d anon lasciar posto a cosucce da cuochi. La realtà è che i nseguito a nozioni errate, molti hanno preso a considerare i cibi come parte della materia e l'atto di ingerire quale atto grossolano. o o o Occorre risalire col pensiero all'origi- ne degli alimenti. Dalla primitiva decom- posizione delle rocce s iformarono i ter- reni del nostro giardino. Nel terreno, per elaborazione dei suoi componenti gasso- si, minerali, batterici, per opera dell'ir- raggiamento solare e atmosferico, atomi e molecole s'aggrupparono i nquelle va- rie situazioni invisibili dando origine a configurazioni atomiche e a finissimi ri - cami particolari che, man mano s ista- bilizzarono i ntessuti, i nveri organismi respiranti, obbedienti a u nritmo d iri - cambio. Spore, semi, bulbi, radici, steli, fo - glie, fiori, frutti, e d acapo semi, ch e S S s PURGATIVE-ANTI: f EM.ORROIDAil-DIGEJTIVE 1 Jcatota dì50pillof e £ 4 neaeprincipatifarmacie o con vagita tü£ 5 afa FARMAUA PONCI 5.F0S CA-VENEZIA rinnovano i lciclo delle cose viventi e sensibili. Una spora microscopica, un granellino minuscolo d sienapa, o d ifrumento in- granditi fortemente presentano u nau - tentico prodigio di organizzazione inter- na e di rapporti con l'armonia del cosmo. I rami degli alberi sono misteriosi or- gani prensili, mani fiorite che s iergono verso i lcielo, dondolandosi, aspirano al- l'azzurro per rapirne energie ignote ep- pure essenziali alla vita umana. L'intesa di solidarietà fra alberi e ani- mali attesta una volontà benigna della natura. M sa ist aperdendo l acapacità di sentire la voce di questa volontà. L'uo- mo è diretto a cogliere, sovratutto, gl i aspetti avversi, discordanti, passeggeri della natura, che, non d riado, enuncia- no squilibri provocati dall'ottusità del- l'uomo stesso. Di fronte a tale prodigio d'organizza- zione è doveroso domandarsi: è opera materiale, volgare questa, o è dovuta a un magico processo della creazione che imprime agli atomi l agrazia d itante variazioni dello spirito che aleggia nel- la creazione? L'essenza fondamentale costitutiva d i ogni organismo vivente ha per unica sor-, gente lo spirito. Ogni alimento proviene d aorganismi viventi. Per conseguenza ogni cibo è una variazione, uno stato allotropico della energia spirituale. L'enorme presunzione dell'essere uma- no pe rsecoli s' aèrrogato i lprivilegio d'essere l asola emanazione del Creato- re: s sitenta a rendersi conto che fra u n girasole e un neonato, fra un arancio e un cervello umano corre diff . enza solo di grado d ainimazione e d isensibilità, ma l'uno e l'altro sono animati d auna unica sorgente spirituale. La distinzione di cose materiali e spi- rituali non è che una suddivisione scola- stica dovuta all'ignoranza della saviezza della natura. L'insegnare alle massaie e a ilavora- tori della mensa come associare l eso- stanze commestibili per renderle meglio adeguate alla costituzione umana, l ape- rizia nel dosare, distribuire, alternare le ' vivande rappresenta l acontinuità del- l'opera savia iniziata dallo spirito veg- gente della natura. Essa concorre alla saldezza dell'edificio civile e non i nap- parenza. L'uomo che conosce i lpotere dei com- mestibili — cioè che s aapprestare al - l'organismo le sostanze adeguate al man- tenimento dell'energia occorrente pe r compiere sia un lavoro mentale che mu- scolare — conferisce integrità a lsu o comportamento, a pi rodotti della sua fa- tica giornaliera e anche della sua ripro- duzione. Compie, per questo, atto supre- mamente spirituale. L'agape sacra, l acena degli Apostoli sono interpretazioni primitive d ique- st'atto. Dozzinale, inferiore, ottuso è ,invece, il cibarsi alla carlona ingoiando cibi sen- za badare alla loro composizione, alla loro preparazione, al l 'effetto che provo- cano s us èstessi e negli innocenti an- cora- lattanti. Le persone che amano davvero l alim- pidezza, l'ariosità, i l 'vigore delle costru- zioni e fuggono l eimprese frivole e di- spersive, inquinanti, hcnno pure l acoe- renza d mi ettersi i ncondizioni d ui su- fruire di quelle risorse che concorrono ad assicurare la continua partecipazione del- lo spirito — senza ostentare distanze fuor d piosto. A l contrario, ogni trascuratezza s iri - solve i nu nabbassamento della produ- zione mentale. E d' unque evidente che i l trascuratone ch meangia soltanto pe r procurarsi calorie i nu nmodo qualsiasi, è, per l omeno, u nincoerente, che in - debolisce l asua capacità d liavoro e l a sua resistenza alle applicazioni dello spi- rito. E t,alvolta, degrada anche l apropria generazione, accentuando ne suioi di - scendenti quelle disposizioni morbose che potrebbero trova're u nfreno nella dieta appropriata. Anche l aconsiderazione che i ntempo di tesseramento non è agevole occupar- si d ailimentazione poggia su una gros- sa confusione. Perchè i ltesseramento serve per sal- vare l aproduzione dall'ingordigia degli accaparratori e d au nconsumo sregola- to, non si propone d'impedire a qualcuno di adeguare i cibi alla propria costitu- zione. Anzi non c'è nulla che concorre me- glio a fa rispettare l enorme d tiesse- ramento quanto l aconoscenza precisa della composizionè dei cibi. E s ipuò ri- tenere per certo che s etutti i cittadini avessero ricevuto per tempo questa co- noscenza, s siarebbe impartita tale disci- plina che nessuno avrebbe osato incet- tare quintali d ai limenti a danno della efficienza d'un popolo. Chi conosce l a composizione dei cibi s' ègi àtesserato da sè. lì. B. PALANTI VI S ITAT SUEBIT O il nostro vasto assortimento d i P E L L I C GIACCHE E MANTELLI FINEMENTE CONFEZIONATI Pagamento anche in 12-18 rate R O M A - Via Vi ttoria Colonna, II, int. I 251
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=