LA CUCINA ITALIANA 1941
ossigenata per ia pelurie da decolorare. Per quel che riguarda lo sviluppo del seno, rivolgetevi al nostro collaboratore scientifico dott. Sacchini, a Firenze, Via Cavour. Per fare un inchiostro bianco, da poter scrivere sulla carta nera (-ma che idea?) fate una colla con .10 gr. di gomma in 100 gr. di acqua, e stempera- tevi 20 gr. di bianco di Spagna o di ami- do. Diluite bene, e ad ogni modo agitate prima dell'uso. Naturalmente è un in- chiostro che non sfida i secoli, ma se a voi basta che duri il tempo necessario ad arrivare a « lui », siamo a posto. Per gli abbonamenti nuovi alla « Domenica », l 'Amministrazione regala il mese di di- cembre in corso, e fa poi i regali che po- tete vedere nell'elenco In ultima pagina. A B B ON A TA 18363. _ Pulizia dei coltelli? Bisogna strusciare le lame con la polvere di carbone di legna; vengo- no benissimo. Per conservare fresche le noci, met- tetele nella sabbia umida. Bisogna an- naffiarla un poco ogni otto o dieci giorni: V I A MONDO, Bologna. — Grazie per la ricetta, grazie per j saluti. Continua- te ad essere una nostra buona amica e collaboratrice. MED I NA. — Grazie per l'abbonamen- to cortesemente inviatoci. E' stata spe- dita la rivista alla vostra amica. Vi in- viamo un piccolo dono. E ora prego tutte le altre amiche ab- bonate di pazientare fino al mese pros- simo. MINA L'olio.... sintetico Una lettera del cav. uff. Pettini Una nostra gentile abbonata aveva scritto al Cav. Uff. Pettini sottoponendo- gli una sua ricetta per fare in casa, con varii ingredienti, un condimento per in- salate, rivelatosi buono e, data la quanti- tà del prodotto, relativamente • econo- mico. Il nostro Cav. Pettini ha risposto con questa lettera, che riproduciamo inte- gralmente Roma, 2.1 nov. 1941-XX Cent.ma Signora C. Biscaldi Mi lano La ricetta verso la quale si appuntava la mia critica nell'articolo « Il quarto d'ora dei grassi », non era nè poteva es- sere quella che mi avete indicato con la Vostra del 4 del c. m. Vi dirò anzi che questa vostra come mefite altre io la co- noscevo ed era una delle poche che ap- prezzo pienamente. A proposito della quale io vi farò alcune precisazioni che non vi saranno discare. In questo caso debbo ancora una vol- ta benedire la loquacità benintesa fem- minile che mi dà il mezzo di diffondere qualche consiglio nel mondo dove si la- vora seriamente — lo dirò all'uso popo- lare — «per la fabbrica del l 'appet i to». Dunque dicevate ad un dipresso: « Far bollire lentamente per mezz'ora 25 gr. di semi di lino, 3 gr. di sale, una busti- na di zafferano ed un cucchiaio d'aceto in 500 gr. d'acqua, quindi passare per staccino, lasciar raffreddare ed unirvi 125 gr. d'olio d'oliva ». Aggiungo del mio: Man mano che si vuol far uso di detto condimento versar- ne quanto occorre nell'insalatiera, ed a mezzo di una frustina sbatterlo per al- cuni minuti fino a promuoverne la spu- ma; mescolarlo all'insalata di qualsiasi natura essa sia. NOTA: Il seme di lino cotto ha- lo sco- po di rendere denso, all'incirca quanto l'olio, il liquido che da esso si sottrae con la cottura; tutto il resto non è che aroma, il quale potrà aumentarsi a pia- cere, sia aggiungendo sale, aceto, cuc- chiaino di volta in volta di mostarda na- zionale e di quelle erbette odorose, pur- troppo scarsamei.te coltivate nel nostro Paese ed introvabili addirittura nei mer- catini: intendo dire l'erba cipollina, lo stragoncello (serpentaria), la santoreggia ed il basilico, raro anche questo. Erbe tutte che potrebbero con soddisfazione della massaia cittadina adornare i balco- ni in luogo d'ingombranti fogliacee. Nelle buone cucine patrizie di un gior- no oramai lontano, quanto V i ho esposto, specie lo sbattimento delia salsa (come si chiamava allora il condimento), era co- sa naturale di ogni volta... Non sto a dilungarmi di più per timo- re di passarla da saputello in cosa di così lieve importanza ed in conseguenza di tediare la gentile signora, così sollecita del benessere e del godimento di tavola dei suoi cari. Vogliate accogliere l'espressione del miei più distinti saluti. AMEDEO P E TT I NI P. S. - Se rendeste, mediante più lun- ga ebollizione, maggiormente denso il liquido coi semi di lino, potreste usare del condimento per comporre la maio- nese. A. P. I l l a t t e i h p o l v e r e c h e s i S C I O G L I E D I R E T T A M E N T E • N E L P O P P A T O I O . !. del Nul i« 41 maglio dal latte della mamma, ma quando il Ioli, materno scarseggia o d il b i m b o n o n p u ò esaore nutrito al seno i l .nuovo l at to in pqlvere 18 « R t e f i 0 r . e dà risultati meravigl iosi E preparato con procedimenti tecnici nuovi ed originali che permettono di ottenere un prodotto perietto ricco di vitamine ed in condizioni di conservabiliià speciali ' LAETT NÌ P O LEV E R MONTEFIORE C A R L O E R B A S . M I L A N O 256
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