LA CUCINA ITALIANA 1941

CORRISPONDENZA FRA LE ABBONATE OR S E T TA V E N E TA trova amena la notizia, avuta da un'amica, di un rimedio « fuori classe » che sarebbe stato scoper- to contro le malattie nervose; e mi do- manda se sono al corrente di tale sco- perta sensazionale. Le dirò a questo proposito quel poco che so. E comincio col prevenire le ami- che dell 'a. b. c« che non si tratta di una ennesima edizione di quelle specialità farmaceutiche dal nome bislacco, delle quali gli ammalati sperimentano, a caro prezzo, la proprietà terapeutiche, magni- ficate dalle didascalie che le accompa- gnano. Il nuovo portentoso rimedio con- siste nel recitare al paziente, o nel fargli recitare, poesie a più o meno lungo me- traggio; dato che la poesia, a quanto si assicura, agisce sui nervi con la triplice influenza del pensiero, del suono e del ritmo. « Orsetta veneta », tra meravigliata e divertita, ride. Quasi quasi ridiamo un po' tutti, noi profani, all ' idea di un'ano- mal ia del gran simpatico, (che, fra pa- rentesi, è un grande antipatico) curata con le strofe del Pascoli, o di uno stato di depressione nervosa, con relativa av- versione al cibo, normal izzato dalla let- tura a ripetizione del canto del Conte Ugol ino. Il recipe super-nuovo viene somministrato dietro prescrizione del medico, a seconda del male dei pazienti. V i sono poesie eccitanti e poesie cal- mant i: poesie che tengono svegli ed altre ( e di queste non vi è certo penuria) che fanno dormire. Al cune debbono essere recitate a digiuno, con la regola dei pur- ganti, altre prima di desinare, altre prima di andare a letto. Ed anche questo stra- ordinario recipe ha la sua brava posolo- gia. Guai ad esagerare... nella dose! C ' è il caso di esser presi da manìa poetica e di non riuscire più ad esprimersi che in versi: il che non sarebbe nè pratico nè dilettevole, come ognuno può conside- rare. Sorridiamo dunque, cara « Orsetta ve- neta » al la sensazionale notizia, ma di un riso bonario privo di scetticismo. Me- ravigl ie se ne vedono tante nella vita moderna, che, anche a questo riguardo, si può aspettare un miracolo, da cui tan- to vantaggio verrebbe alla nostra borsa. Grazie al cielo nel le nostre case non c 'è penuria di vecchie opere poetiche alle quali, purtroppo, non diamo da anni una occhiata. E poi troveremo sempre qual- che amico disposto a prestarci l 'Orlando Furioso, le r ime di Enotrio Romano, ecc. Sorridiamo e nell 'attesa consigliamo ai farmacisti... di toccar ferro. F. Latte dì soja In questi tempi ho molto sentito par- lare di latte di soia e di formaggini ot- tenuti da detto latte. Sarei grata alla ab- bonata che volesse essere così cortese da darmene la ricetta sulla «Cucina Italia- na ». Credo che sarebbe un piacere per tutte le abbonate. Una fedele abbonata Formaggio di patate Ne abbiamo parlato varie vol te: ma talvolta la corrispondenza delle abbona- te ci ha dimostrato che la ricetta non aveva dato un risultato soddisfacente. In Il paraleum magoic E' un paralume che ai vecchi tempi, quando usavano le lampade a petrolio o a gas, dava dei risultati sorprendenti: ma anche con le lampade elettriche, a f i lamento di carbone, che diffondono un certo calore intorno a sè, può fare il suo effetto. Si tratta di preparare un inchiostro simpatico: uno di quegli inchiostri, cioè, che non compaiono se non sotto l 'azione del calore. Questo inchiostro 1 di cui par- liamo si ottiene facendo sciogliere con molte precauzioni (.data la qualità del le sostanze) dello smalto di azzurro in acqua ragia, e allungando poi con acqua. Si prende ora un pezzo di pergamena, o di cartoncino leggiero, e si fabbrica un _... tuacciegti Ài fuà ton xm Ad capacita I I , VIA DUE MACELLI 13 I4 m 62874 questo momento può essere utile saper preparare in casa un formaggio sano e nutriente. Consigl iamo di fare l'esperi- mento con un chi logrammo di patate e 200 grammi di latte, salvo poi ad au- mentare la dose se l 'esperimento riesce. Dunque facciamo lessare un chi logrammo di patate e, dopo averle pestate come per fare una purea, mescoliamole con 200 grammi di latte scremato ma salato ab- bastanza: salato, vogl iamo dire, per sè e per. le patate. Lavoriamo bene l'impa- sto, e quando esso è omogeneo, senza grumi, lasciamolo in quiete per 3 o 4 giorni. Dopo di che si torna a lavorare (perchè il latte avrà avuto la tendenza a scendere negli strati inferiori) senza spaventarci per l'odore di acido che avrà. Lavorato bene di nuovo l ' impasto si met te in un cestino, e se non c'è, su un setaccio, a scolare. Poi si leva di lì, e si pone a disseccare al l 'ombra. Occorrono 17 o 18 giorni di stagionatura: poi il formaggio di patate è mangiabile. Na- turalmente se starà di più a stagionare sarà più saporito... e se il latte sarà più abbondante sembrerà di più formaggio autentico. In sostanza, non si tratta che di rischiare un chi logrammo di patate e due decilitri di latte scremato. Proviamo? paralume, disegnandoci sopra, con l ' in- chiostro comune, una campagna, degli al- beri desolati, dei cespugli privi di fronde. Poi, Con un pennino nuovo .(se fosse possibile, con una penna d'oca) int inta nel l ' inchiostro simpatico si tracciano le erbe dei prati, le fronde degli alberi e degli arbusti, e si lascia asciugare. Il pa- ralume è pronto. Dopo qualche -tempo che la luce è accesa, il, calore fa appa- rire le parti disegnate con l ' inchiostro simpatico. Si vedono, cioè, nascere le fo- glie degli alberi, spuntare lentamente i prati. Se si spenge la lampada, piano piano le fronde scompaiono, e la campa- gna ritorna desolata. L'esperimento potrebbe farsi anche so- stituendo al l ' inchiostro magico il succo di limone, che, come si sa, è invisibi le a freddo, mentre compare sulla carta se questa è esposta al calore. Ma, a parte che occorre un calore molto maggiore per far comparire i segni tracciati col l imone, essi una voltai comparsi non se ne vanno più, e rimangono di color ruggine, men- tre col i 'acqua ragia (ripetiamo, attenzio- ne ! ) e lo smalto azzurro i due di fetti sono el iminati. SIAET PREVIDIENT ! ! tenendo sempre in casa qualche scatola di com- bustibile solido di sicurezza I t l E T A in tavolette. Sostituisce anche il gas nei periodi di eventuale sospensione Presso i grandi Magazzini ad il Vostro Droghiere La scuola delle madri Nel mese di novembre 1938 è stata decisa la creazione a Magdeburg di una scuola materna. La « Deutsches Frauen- werk » fu incaricata della costituzione di tale scuola. Il programma comprendeva: cucina, bucato, stiratura, cucitura, pue- ricoltura, igiene e cura degli ammalati, educazione dei figli, abbel l imento della casa. Il numero di simili scuole è oggi in Germania di 300; 87.000 corsi sono già stati impartiti a 1.700.000 donne. 264

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