LA CUCINA ITALIANA 1941
R I S O R S A A U M E N T A R E di eccezionale efficacia, la squisHa garantisce una perfetta nutrizione anche allo stomaco più delicato. Chiedete, nominando questo giornale, campione gratis N. 192 al ia Ditta B^AJWmidejr So A» Mñssirm glie, eccesso di lavoro a tavol ino, let ture prolungate, ecc., adoperate una decozio- ne t iepida di fiordaliso. I fiori d' al iso si chi amavano una volta « rompiocchiali » appun to per ques ta loro azione r inf re- scante e deconges t ionante degli occhi. Una vecchissima ricet ta per man t ene re elasticità ai pneumat ici delle biciclette, ed evi tarne l ' impor r imen t o, consiglia di la- vare le gomme con una soluzione di aci- do fenico al l ' i o all 'i e mezzo per cento. Oggi bisogna fare in modo che t u t to du- r i . . . anche a costo di avere, per un gior- no o due, una bicicletta che odori come se uscisse da un « pronto-soccorso ». Le cas tagne si conservano me t t endol e, dopo averle ben asciugate, in recipienti di cre- ta che si col locheranno, coper t i, in una stanza arieggiata • ma non f r edda. Occor- re coni 15 giorni toglierle dal vaso e di- s tender le per 24 ore su una tavola, a prendere aria in un luogo asciut to. Così si prosciugano e si conservano indefini- t ame n t e: quando poi si vogl iono adope- rare si t engono per 10-12 giorni immer se in una quan t i tà di sabbia umi da. Le ca- s tagne assorbono piano piano l ' umidi t à, si ammorbidi scono. .. e la sabbia diventa asciut ta. Grazie per i 5 abbonamen t i: spedi ta la Crema To-Radia da no t t e. T . BELLA. — Ha i f a t to benissimo a conservare le penne dei polli. Sterilizza- te in un forno da campagna, o anche . .. sal tate in padella (ma senza olio!) in mo- do che il calore modera to, senza bruciar- le, le liberi degli eventuali parassi t i, pos- sono essere ut i l issime per imbot t i re dei corpet ti per i nost ri soldat i. Con della stoffa res i s tente (che tu stessa pot rai ren- dere impermeabi le, cospargendola legger- men te con paraff ina scaldata) prepara un panciot to aper to dai lati, (na tura lmente con stoffa doppia) che r iuni rai con pez- zetti della stessa stoffa; taglia le astic- ciuole alle piume, imbot t iscine il pan- ciotto, e passa a macchina a pun to lar- go, f o rmando delle impun t u re quadr a te come faresti per un cuscino. ANGEL ICA. — Per le calze da soldati occorrono gr. 125 di lana a 4 capi, 2 fer- ri n . 3; si avviano 60 maglie che si lavo- r ano due di r i t te due rovescio per circa 8 cm. Per 20 cm. uno di r i t to, uno rove- 54 scio. Si inizia la lavorazione della staffa divisa al cent ro diet ro. Si lavorano sepa- r a t amen te le pr ime e le ul t ime 15 ma- glie (una alla volta) per 17 fer ri me t t en- do le 30 maghe centrali su un fer ro di at tesa. Al 19. f e r ro non si lavorano le ul t ime 10 maglie del f e r ro (verso i punti centrali lasciati in at tesa). Questi pun ti vanno diminui ti un fer ro si e uno no. Capi ta così che da una metà le dimi- nuzioni si f anno sul fer ro di r i t to e per questi si passa un pun to senza lavorare; si lavora il seguente e si accavalla su ques to il pun to passato. Dal l ' al t ra metà la diminuzione avviene sul fer ro rovescio e allora sj l avorano due punti assieme; dopo, la diminuzione si lavorerà un pun to e si rigira il lavoro. Ul t ima te le dimi- nuzioni avremo 10 punti ciascuna metà del calcagno; si r i pr endono allora 9 pun- ti sul bordo della staffa, si r iprendono 3 maglie centrali e sul 'e 68 magl ie così o t t enu te si lavora ancora sempre a uno di r i t to uno rovescio e sul solo fer ro a di r i t to si diminuisce da una e dal l 'al t ra par te, uno alla vol ta, ig punti ripresi sui bordi della s taf fa. Si cont inua la la- vorazione del piede fino a una lunghezza di cm. 25 per forma re la pun t a, si divi- dono i punti in 3 par ti e preci samente 6 diri t ti 2 assieme 1 di r i t to 1 accaval- lato 6 diri t t i. Al fer ro rovescio non si diminuisce e sul f e r ro di r i t to le prede t te diminuzioni seguono ben sovrappos te fin- ché sul fer ro r imangono 9 pun ti circa che s ' int recciano. Le nos t re nonne pet le. calze adope r avano 4 fer r i . .. ora si fa più pres to con due ed è più sem- plice. Auguri per i tuoi cari. MARGOT IN ATTE SA. - Le do- mande sono mo l t e: le r isposte saranno necessar iamente brevi. 1. Meglio il pia- no di vet ro, che è più bello ed ha il vantaggio di essere sempre lavabi le, e non si deter iora come gli altri due pro- post i. 2. Le vasche t t e, a des t ra. N a t u - ra lmente si por t ano dopo. 3. L ' an t i pa s t o, quando c'è (ma non usa più molto) va servi to prima di tutto. 4. La mi nes t r a, anche se in brodo, si por ta a tavola già sistemata nelle scodelle per ogni com- mensale. La zuppiera è fami l iare, i n t ima, e si intona con una brava, cara massaia che serva ai suoi congiunti delle ra- zioni adeguate al l ' età e al l ' appet i to. Voi mi par late di una mensa servi ta da u n camer iere. 5. Sono t re cose diverse. Per la pulizia, una giubba da fatica, di bor- da to o di altra stoffa solida ma a nd a n t e, con mani che. A tavola, se è un p r anzo pu r amen te int imo il camer iere può in- dossare una piccola uni forme, meglio se con giacchetta bianca. Se il ricevimento è solenne, l ivrea. ANTON I A. — Per la stanza impe ro consiglio una coper ta di canapa o in tes- suto china del colore della tappezzer ia- ELISA S. — Grazie per gli abbona- men t i , la col laborazione, le notizie e il res to. E grazie per la vost ra amicizia p r e- ziosa. Tu t t i i nost ri auguri vengono a voi con viva s impat ia. Le ricet te doman- da te sono già venu t e, come vedr e te in ques to nume r o. Quando potete, manda- teci ancora r icet te. Pr ovvedu to per la To-Radia. MAMMA CHE SPERA. — Chi vi ha; de t to che i quadri « non usano più? », Non usano più, nelle case mode rne, o al- meno nelle case di scre t amente a r r eda t e, quel le oleografie stucchevol i, f ra il sen- t imentale e lo svenevole, che si vede- vano in tut te le case piccolo-borghesi, un t empo. Ma un bel quadro, di un pi t- tore che anche senza esser Segant ini sia b r avo abbas tanza per non venir retroces- so a imbianchino, non sol tanto sta bene- in un appa r t amen t o, ma conferisce di- st inzione e rivela il gusto e il s en t imen to della padrona di casa. I ninnoli, se non sono ve r amen te di pregio, li abolirei. Un vaset to, una s t a tuina, poche cose, fini, elegant i, sono più che sufficient i. Evi tate quel le « esposizioni » di ninnoli che dan- no a certi salotti l ' apparenza di una bot- tega da r igat t iere. Senza di s turbare Fri- da, posso senz ' a l t ro darvi anch ' io la ri- cetta per l ' orzata. Occorrono le comuni mandor le dolci, in proporzioni di 160 grammi, e 30 grammi di mandor le ama- re. Me t t e te le mandor le per qualche ora nel l ' acqua, poi sbucciatele accura t ament e, e pestatele in un mor taio di ma rmo, con 200 gr. di zucchero. Occorre che le man- dorle sieno pes t a te finissimamente: vi INOSSIDABUF® 5 ®® BUS Macch ' na mode rna r e r ' f a r e la Fas ta r casa IMPASTA • SFOGLIA - TAGLIA Si vende nei principali ^negozi CATALOGO GRATIS ARTICOLI UTILI PER LA^ CASA Gf i VAZZFNI - Bprgpmo - Os e l l a Postale 75-C
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