LA CUCINA ITALIANA 1941
PER BEN VESTIRE Il vestir bene è un ' ar te squisitamente, personale fat ta di buon gusto e di pro- prietà; a servizio di ques t ' ar te sta l'abili- tà del sarto, ma in linea del tut to subor- dinata (i). Innanzi tut to ogni donna deve cono- scere bene sè stessa per poter intonare armonicamente la foggia dei vestiti alla linea della propria persona ed il colore della stoffa al colore dei propri capelli, degli occhi, della carnagione. Il vestir bene richiede, di regola, la semplicità: stoffe sgargianti, fogge com- plicate, cappelli strambi, gioielli vistosi depongono sfavorevolmente sul buon gu- sto e sovente sulle qualità morali di chi li porta. Quando un vestito attira l 'at tenzione per sè solo vuol dire che esso ha qual- cosa di troppo vistoso; un vestito, per es- sere veramente elegante, dovrebbe far d i r e: « come sta bene quella persona con quel vestitol » La vera eleganza quindi non deve mai' provocare stupore, ma semplicemente di- letto per purezza di linee, armonia di co- lori. La moda deve essere seguita con crite- rio ed interpretata con intelligenza; sa- rebbe poco logico portare, per ¡1 solo fat- to che così vuole la moda, vestiti che non s 'addicono nè al nostro fisico, nè alla nostra età, nè al genere di vita che conduciamo. Una donna di quarant ' anni che vesta come una giovanetta si copre di ridicolo. Rendersi schiavi della moda significa ri- nunciare alla propria personalità; signifi- ca anche deficienza di carat tere. Nei ri- guardi dell 'abbigliamento, la moda fissa alcune linee maes t re: ciascuno poi deve adat tare la moda alle proprie esigenze. Una donna grassa deve rifuggire dalle stoffe con disegni a quadri, a righe tra- sversali, a fiori grossi e vistosi, a colori chiari; deve invece attenersi a tinte uni te e scure. Così pure, se ha caviglie grosse, non deve portare "calze chiare e abiti corti. Una donna di piccola statura sceglierà, per i propri abiti, stoffe di un colore o a righe verticali; eviterà decisamente di portare camicette chiare e gonne scure che, segnandola a metà col contrasto dei due colori, ne rimpiccioliranno ancor più la statura. Porterà cappelli a tese brevi, rinuncierà ai baschi appiattiti. Alla donna alta è consentita, in fat to di abbigliamento, maggior libertà di scel- ta. Ma anche per essa è da proscriversi ogni eccentricità; anche per essa vale la norma che per essere eleganti si deve passare ine»-«va t i. » Camicette. - Per la donna alta e slan- ciata, le camicette, portate col « tailleur » in tut te le stagioni, sono sempre eleganti. Sono stoffe adatte per la loro confezio- n e : seta, lana, batista, pelle d'angelo, « rayon » ih colori a tinta delicata. Le camicette por tano sempre una nota di giovanile semplicità e hanno il pregio di intonare l 'abbigliamento alla moda, quan- do si usano con un « tailleur » che dura parecchio tempo. I vestiti da viaggio, che servono per qualche anno, sono quelli che meno sop- por tano i capricci della moda; il taglio sarà di estrema semplicità, il colore scel- to sui toni grigi e possibilmente screziato. Le stoffe saranno di lana grossa e ru- gosa che, pur risultando leggera, non si gualcirà facilmente. La gonna dovrà essere larga in modo che lasci libertà di movimento, ma non t roppo lunga aff inchè nello scendere o nel salire sulle vet ture non vada sotto i piedi Per quanto riguarda il taglio è bene osservare che un vestito lungo, con la gonna a pieghe, dà una sensazione di ordine morale, di calma, gravità e decoro- Mantelline — Un capo di vestiario che la moda,^ pur così mutevole, non ha mai bandi to è la mantellina. La causa di ciò va attribuita alle preziose virtù livellatrici della mantellina sotto la quale un'ecces- siva magrezza o una t r ionfante salute vengono • benevolmente e pietosamente accolte. Guarnizioni — Una guarnizione adat ta ad un vestito serio si può ot tenere con una stoffa dello stesso colore del vestito ma di tinta leggermente più chiara o più scura : tono su tono. Guarnizioni poco costose sono date da- gli sbiechi, ossia da strisce della stessa stoffa del vestito tagliate in diagonale e di varia grandezza. Tali strisce, essen- do disposte in senso obliquo, ricevono e riflettono la luce in modo diverso dalla r imanente stoffa del vestito e dànno luo- go a chiaroscuri. Se la stoffa è a righe, lo sbieco, con le sue linee trasversali, farà contrasto con le righe diritte. Chi non cura la proprietà del vestiario, non può ben vestire per quanto ricco sia il suo abbigl iamento: una trina gualcita, an i he se preziosa, fa minor effet to di un semplice collettino di batista fresco, can- dido, ben stirato. In un vestito i diversi colori devono produrre, considerati complessivamente. ' QUELLO # CHE CI VUOLE/ c o t ^ f ¿Vve V o s t t « - e ^ • n c o ^ f ^ o . COMP. ITALIANA LIEBIG S. A. 56
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