LA CUCINA ITALIANA 1941
Un c u c c h i a i no d a c a f f i , « l a t t i no • u r o i n w i p o d a c q u o PRODUZIONE ITALIANA E' un Prodotto dì Faina Mondiale A M »»•< M i l a n a Sfì7 d a l U H » ITINERARI AUTARCHICI GH00JUÌ per la produzione veramente eccellente e per i metodi tra i più perfezionati in questo campo. Creato da una Signora, che per prima intravide in Italia le risor- se autarchiche della lana angora, e con- dotto da tecnici esperti, è questo il più vasto allevamento nostro ed insieme l'in- dustria migliore per i filati largamente e- sportati anche all'estero. Di origine mediterranea e non a- siatica, come faceva a molti credere la sua denominazione — il coniglio angora discende dal tipo domestico nativo della zona marocchina e spagnola attorno a Gibilterra. Trasformazioni dovute ad in- croci ed a fattori di alimentazione e di clima hanno modificato l'aspetto somati- co e morfologico del tipo originario sino alla razza da noi oggi conosciuta ed apprezzata, la quale deve il suo caratte- ristico nome alla qualità del pelo candi- do, lungo, sottile e folto, analoga a quel- la del gatto omonimo. La prima illustrazione del coniglio an- gora si deve al celebre naturalista Buffon. Lo ha descritto, poi, il famoso Linneo. Ai due tipi francese e inglese allora noti se- guì il tedesco, denominato anche « coni- glio seta », il cui allevamento prese il so- orawento per merito dello stesso re d ; Prussia. Dopo un periodo di lenta produ- zione nell 'Ottocento, causata dalle vicen- de politiche del tempo, nel 1877 il Brehm esaltò nella sua grande opera sulla vita degli animali la bellezza ed i pregi della lana del coniglio: e da allora, con note- vole incremento nel dopoguerra, i filati e le confezioni angora segnano in Fran- cia, in Inghilterra e in Germania un cre- scendo significativo. In Italia l'allevamento del coniglio an- gora, come ho detto, ha una storia piut- tosto recente. L ' Ente nazionale per l 'Ar- tigianato e le piccolo Industrie si fece pertanto iniziatore di una crociata contro la importazione estera ed incoraggiò i tentativi autarchici, che ebbero in que- sto settore piena affermazione quando Luisa Spagnoli creò a Perugia l'industria della lana gngora, lanciando sul mercato indumenti eleganti, morbidi, di squisita fattura e di suggestiva tonalità. Dalla fi- latura a mano, che rievoca tutta un'arcai- ca e luminosa tradizione umbra, alla combinazione dei colori ed alla scelta gustosa dei modelli italianissimi, costante- Occorre, per lo scopo, razionalizzare gli allevamenti e mirare soprattutto a quelli di tipo familiare. Poiché in Jtal ia è divenuta ormai irrisoria la produzione offerta ¿a certi animali che vanno del tutto scomparendo, come puzzole, mar- tore, lepri bianche, talpe nere, e non ac- cennano d'altronde a prosperare altri al- levamenti speciali che pure potrebbero da noi esser vantaggiosamente fatti: la pe- cora asiatica Boukara Karakul, ad esem- pio, con la sua apprezzata pelliccia che, manufatta, assume vari nomi tra cui quello notissimo di « astrakan », o la vol- pe argentata, il gatto selvatico (procio- ne) , l'opossum, la faina e il topo mu- schiato, la possibilità migliore di totale emancipazione dall'estero è offerta dal- l'industria del coniglio. L'azione di propaganda in favore del coniglio va sempre più intensificandosi in Italia, dove esiste già, anzi, un istituto nazionale di Coniglicultura in Alessan- dria, affidato alle sapienti cure del prof. Maiocco e di recente incoraggiato, per volere del Duce, col sussidio di un milio- ne di lire annue dal Ministero dell 'Agri- coltura. Quest' Istituto, che guarda natu- ralmente; in special modo, all 'allevamento del coniglio per i fini autarchici alimenta- ri, conta oggi oltre diecimila riproduttori d i prima classe. Le pelli dei conigli, che vengono rac- colte da ottobre a marzo, si prestano ot- timamente alla lavorazione per uso di pel- licceria ed hanno già offerta possibili- tà di magnifiche riuscite trasformazioni, le quali imitano molto da vicino tipi al- quanto pregiati e costosi, adattandosi alle migliori colorazioni di fantasia. Tra i co- nigli ve ne sono di quelli, le cui pellicce non richiedono però di essere trasforma- te, possedendo esse stesse requisiti di ve- ra bellezza: tiene il primo posto il coni- glio angora. L'al!e\^mento del coniglio angora, i cui studi vantano ormai una copiosa let- teratura internazionale, trova oggi anche in Italia appassionati e specialisti; e o- vunque si guarda con pieno favore alta sua lana caratteristica. In Umbria esiste da» venti anni, nel vil- laggio di Santa Lucia, un attrezzato sta- bilimento, che gode di larga rinomanza L'al levamento di animali nobili da pel- liccia ha origine remota e, con l'andare del tempo, sempre più ne è stata com- presa l 'utilità e l'importanza. Sino a poco fa noi siamo stati importatori dal- l'estero di notevolissima quantità di pel- li: ma finalmente la prospettiva fili lauti guadagni, riservata a chi avesse va- luto sfruttare le esigenze dei nostri mer- cati, ha attirato un gran numero di cul- tori a questa nuova promettente indu- stria. regolarmente lo vostra curo di URODONAL Eviterete : DOLORI. SCIATICA. EMICRANIA. MESI ?A.
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