LA CUCINA ITALIANA 1941
è l 'aspirazione di presentare sempre pro- dotti fini, che nulla abbiano da invidiare a quelli esferi, che li superino anzi per quel carattere di sobrietà che è tipica- mente italiano. Simi le per conformazione e taglia al tipo comune, il coniglio angora sembra tuttavia di quel lo più grande e pesante, in vi rtù del l 'abbondante pelliccia di can- dida e morbida lana. Ha testa sporgente, orecchie diritte e forti, pelle rosea che lascia trasparire le numerose venature, cicchi piccoli e vivaci rossobrillanti, naso ricoperto di peli, bocca stretta dal men- to rientrante, collo robusto, zampe non lunghe, piedi grandi che affondano in un folto pelame al pari della larga coda. So- cievole e mite per temperamento, il coni- glio angora si adatta con faci l ità al l 'am- biente e al clima e si affeziona al suo custode giornaliero. Il tipo italiano, che differisce solo e- steriormente da quel lo francese, inglese e tedesco (quest 'ul t imo di taglia maggiore e di più abbondante l ana ), è da prefe- rirsi, accomunando i caratteri degli altri. Dal conigl io giovane si ricava la « bor- ra », lana di finissimo aspetto, morbida, l ievemente arricciata; dal l 'animale adulto si ha la « giarra », meno elastica e seri- ca, da cui l ' industria nostra sa ottenere un fi lato eccel lente mediante un oppor- tuno miscugl io; il coniglio vecchio dà in- fine il « pelo intermedio ». Quando ha raggiunta l 'età di sei mesi circa, il coni- glio angora è soggetto alla « m u t a » : il distacco, cioè, dei peli più lunghi, che l 'al levatore può recuperare con esperte spazzolature del mantello. Questa muta è totalitaria in "settembre: e iniziandosi dal naso effettua l ' intera sostituzione del mantello. =s s * L 'al levamento del coniglio angora si presenta abbastanza facile, ma deve es- sere condotto da chi possiede le necessa- rie cognizioni. Va iniziato con soggetti di classe, giovani ma tuttavia giunti a completo svi luppo; e richiede oculata scelta, per- la riproduzione, del le femmine e dei maschi, che sarà bene provengano da ceppi del tutto diversi. Speciale cura richiedono poi l 'accoppiamento, la gesta- zione, il parto e l 'al lattamento. Già alla tenera età di tre mesi i conigl ietti angora si azzuf fano e vanno, quindi, separati e selezionati per la produzione della lana o per la riproduzione. In un al levamento che si rispetti, ogni animale avrà addirit- tura il propr io'cartel lo anagrafico e sarà contrassegnato con un doppio bottone sul padiglione delie orecchie o con un anel lo alla zampa o, meglio ancora, con un bene appl icato tatuaggio sull 'orecchia. Razionale ed igienica dev'essere la co- nigliera, per preservare gli animali dalle malatt ie e migliorare il rendimento del- la lana: è preferibile, per questo, l 'alleva- mento al l 'aperto, in apposite gabbie di legno o in cemento, col locate all 'aria li- bera in luoghi protetti dal vento, dalla pioggia e dal sole ed assolutamente tran- qui l l i. Particolare cura bisogna avere per CFAICKE. AOI dande, UAOXA m € © H © i M ! B ^ 1. i l i & E. È O T T I MA PER TOLETTA E P E R !L B A G N O ! Chiedaetel ia vostr Profumiere , opepur all Socàiet i n.o » 1 MANI ZON & .C • MILOAN - Vai Sna Pa, olo il - cno caratolin vagli d: i L.70 perii flac. grande - gr.800 circa » 38 » » medio - » 400 » » 12 » » piccolo- » 100 » » 6 » » di saggio S P ED I Z I ONI F R ANCO NEL REGNO E IMPERO l 'al imentazione del conigl io angora, che si rivela subito un ghiottone impenitente di erbe. Queste vanno somministrate be- ne asciutte e nella debita quant i tà: erbe di campo mescolate con trifoglio e me- dica, veccia, soia, sulla, foglie di cavolo, di barbabietola, di rapa, di ramaglia e di molte altre piante. Ma il coniglio, poi, dev'essere abi tuato a mangiare di tutto: anche a rosicchiare frutta e residui di pane. T re pasti al giorno, regolati e va- riati, con il cibo disposto entro mangia- toie apposite e con puliti abbeveratoi pieni, di acqua limpida. La saggia alimen- tazione è garanzia, d'altronde, di eccel- lente produzione qual itativa e quant i tat i- va di lana. L'al levatore si regolerà, per- tanto, in base al le proprie esperienze e ad un suo calendario. Conoscerà senz'al- tro ad uno ad uno tutti i suoi conigji, i- spezionerà frequentemente l 'al levamento, curerà la distribuzione del cibo, control- lerà le operazioni di spazzolatura e di raccolta della lana. Al l ' età di tre anni e mezzo circa, il coniglio angora viene ucciso,, durante il periodo, invernale, per essere scuoiato ed offrire così la sua nivea pelliccia che, op- portunamente essiccata, passa alla con- ceria. Se ne ricaveranno belle imitazioni di volpe bianca, oppure coperte da letto e da divano, cuscini, scendiletto, piumi- ni, pantofole e vari ornamenti casalinghi. La pel le del coniglio anggra serve pure come ott imo sostituto della pelle di daino nella fabbricazione di guanti e di-scarpe e dà infine una colla fortemente adesiva. Ma non bisogna dimenticare che la la- na soprattutto offre alla nostra industria un elemento autarchico di prim'ordine. La sua lavorazione ha richiamato l 'uso del fi- latoio a mano di fel ice memoria, che, so- stituendo le rapide e modernissime mac- chine, si rivela ancora capace di darci fi- lati sottili e uniformi. Cardata a dovere, la iana è pronta per essere fi lata. V i ene raccolta, a mo' di tanti sigari, entro sca- tole di latta, per passare poi nel le indu- stri mani delle fi latrici. Dopo la morden- zatura, la lana può pure essere tinta con bei colori vegetali in azzurro, giallo, ver- de, rosso, grigio e così via. ed offrire un nuovo motivo di seducente bellezza. $ $ La lavorazione industriale della lana di coniglio angora ha raggiunto, dunque, ri- sultati superiori. L ' al levamento del conigl io angora è senza dubbio tra le nostre più signifi- cat ive conquiste nel campo del l ' autar- chia, ed è il più redditizio tra quelli di animali da cortile, nel suo dupl ice a- spetto della produzione di carne e di pelo. Nel programma d' intensificazione del- la nostra conigl icultura, voluta dal Duce, il coniglio d'Angora giuoca infatti un doppio ruolo: dà vita ad un' industria squisitamente italiana, ed offre, nel set- tore del l 'al imentazione, una carne sana e nutriente, faci lmente digeribile. Nel la grande lotta per l 'autarchia il suo al levamento merita dunque la più grande attenzione e tutti gli sforzi per il più rigoglioso sviluppo. LUIGI SERV0LINI. 94
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