LA CUCINA ITALIANA 1942

Le feste sono passate... Le feste sono passate, ma le specia- lità dolciarie Motta, che vanno dalle mar- mellate alle caramelle, e comprendono una quantità innumerevole di prove di quel che valgano IHngegno, la genialità e lo spirito d'iniziativa dei tecnici del- la grande Casa italiana' per superare le difficoltà del momento, sono rimaste. Abbiamo ancora, cioè, di che rallegrare i nostri bambini: dolci squisiti, saporosi, salubri, fatti con zucchero, miele e frut- ta: dolci che hanno, cioè, tutto il pro- fumo della- natura in fiore e la ricchez- za vitaminica e nutritiva delle nostre frutta migliori. (Foto Emt) Mondate le finocchielle, tagliatele per il lungo in tante fettine, quindi friggete- le addirittura in padella, ben distese su di un velo d'olio facendovele lievemen- te colorire. Disponetele su di un vassoio al coperto. Nella stessa padella con al- tro poco olio, gettatevi una sottile af- fettata di cipolla, soffriggetela, unitevi ciocca di salvia, sale, pepe o peperonci- no in polvere (è un perfetto stimolante della digestione), spicchio d'aglio ed un trito di prezzemolo; versatevi dentro un bicchiere d'aceto ed alla ripresa del bol- lore, rovesciate quest' intinto sulle finoc- chielle; copritele ed a raffreddamento completo, servitele. MELE COL RI SO A L LA G I APPONE- SE. — Si richiederebbe il riso sbramato, grezzo, in uso presso gli orientali; in mancanza, prendiamo 200 gr. del nostro riso migliore, laviamolo, quindi passia- molo in una scodella. Met tete sul fuoco una piccola marmitta con quattro dita di acqua, collocatevi sopra un fitto scolapa- sta col riso dentro, in modo che resti investito in pieno dal vapore acqueo sol- levantesi dal disotto. Un quarto d'ora do- po rimuovete il riso con la forchetta, po- nete nuovamente il coperchio sulla mar- mittella e proseguite nella cottura. Sbuc- ciate e grattugiate una piccola patata, versate il liquido ricavato in una casse- ruola con 2 cucchiai di zucchero, pro- fumo, mezzo bicchiere di latte o d'ac- qua con un cucchiaino di latte in pol- vere; e cuocete brevemente sempre ri- muovendo con un mestolino. Mescolate questa crema bianca col riso al quale uni- rete pure la polpa fine tratta dall'inter- no di 8 belle mele, spaccate per tra- verso e vuotate. Col composto colmate ciascun pezzo di mela; collocateli in una teglia con poca acqua lievemente inzuc- cherata; e cuocete in forno o sotto ¡1 testo. AMEDEO PETTINI Capo-cuoco della Maes tà del Re e Imperatore Avete dei lavandini da sgorgare ? U S A TE IL J | # 9 g JVmgata • BREVETTATO Senza acido, senza pericolo di intaccare le tubazioni, di- sgorga, deodora, disinfetta lavandini, lavabi, bagni, appa- recchi sanitari. Con tre cucchiai da minestra, introdotti nell'orifizio, versandovi sopra un litro di acqua bollente, otterrete la ripulitura perfetta di qualunque tubazione. ft. ~T SOSTITUISCI L ' IDRAULICO I P V H P r e s so i g r andi ma g a z z i ni ed ii vos t ro drogh i e r i! • » BhH A richiesta ìnvìeremo gratis l'opuscolo colle istruzioni per l 'uso • s. A . M E T A - V i a R u g a b e l l a . 8 - M I L A N O interno rustico d'una casa di contadini larcti I N S A L A TA DELLO SCAPATO. — Le massaie hanno il dovere di tenere an- che questi nella loro benefica custodia; non ne sono mai mancati ed il loro nu- mero non va diminuendo certamente col tempo in qualsiasi famiglia. Tut te le insalate crude, non escluse l'erbacee, meritano il seguente tratta- mento. Prendete carciofi, finocchi o finoc- chielle, sedani, radicini, ramolacci, infi- ne tutti gli ortaggi degni di figurare cru- di nell'insalatiera; mondateli accurata- mente, lavateli; scegliete fra questi quel- li che più vi garbano e passateli al trita- tutto, a meno che non abbiate la mano del legumiere provetto, il quale con sol- tanto il coltellino ve li passa alla tra- fila con la rapidità di una macchinetta. Condite in insalata mescolandovi delle fogliuzze di lattughina di prima colta. L'operazione del trita-tutto sostituisce in certo modo la masticazione imperfet- ta deilo scamato. F i ! QCCH I E l ' . E A L LA SCAB ECC I A. — La loro col t ivarono DUO tentare fa- cilmente ogni coltivatore degli orticelli. Questo piatto è d'origine spagnola, è appetitoso, specie della nostra carpiona- ta, che se preparato con giudizio (sen- za spreco di grassi) si può inquadrare perfettamente nella cucina di guerra. II

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