LA CUCINA ITALIANA 1942

M ao i n i d conoscer e el peiant medicinal i valore terapeutico, sia per il buon ren- dimento finanziario. Utilizzare i semi da frutta La Verbena Trifolia, Cedrina, detta anche Erba Aloisia, Lippia Citriodora, appartiene alla famiglia delle verbenacee. Viene coltivata in quasi tutti i giardini come pianta ornamentale, le sue foglie hanno un grato odore di limone. In Fran- cia, e ora anche in Italia, viene usata in sostituzione del tè. Ha proprietà to- nifiche, stomatiche, digestive. L' infuso al 3 %, cioè gr. 3 di Verbe- na Trifolia in gr. 100 d'acqua, è consi- gliabile subito dopo i pasti specialmente a coloro che hanno la digestione diffi- cile o l'acidità di stomaco. Come la Verbena Offìcinalis, s anche la Cedrina ha proprietà antinevralgiche. Se la si unisce a un cucchiaio di Fiori di Camomilla è allora veramente un rime- dio contro le cefalee. L' infuso, messo in ghiaccio, è ottimo e viene servito come il tè freddo, con o senza limone. Valore della Menta Piperita La Menta è pianta erbacea della fami- glia delle labiate ed è da tutti conosciuta. È largamente coltivata in Piemonte, dove si distilla tutta la pianta, estraendone l'essenza dalla quale si ricava un olio etereo, costituito da mentolo e mentone. Ha proprietà toniche, eccitanti, anti- spamodiche, antisettiche. In Africa Set- tentrionale le Foglie di Menta vengono usate dagli Arabi per miscelare il tè ed è un ottimo surrogato rinfrescante. Si prepara l'infuso al 3 % e nell'estate viene servito come tè freddo. Un pizzico di foglie secche di Menta serve per aro- matizzare le tisane e specialmente per togliere all'infuso dei Fori di Camomilla l'odore sgradevole. Per il medesimo uso s'adoperano anche le altre qualità come il Mentastro, la Menta Silvestre o Mentuccia della cam- pagna romana, che si deve cogliere al- l'epoca della fioritura, perchè più balsa- mica. Per la coltivazione industriale convie- ne la Menta Piperita: sia per il suo Valore della Melissa Officinalis La Melissa, o Cedronella, appartiene pure alla ¡famiglia delle labiate; le parti usate di essa sono le sommità fiorite e le foglie. Ha proprietà toniche, stomatiche, sti- molanti, cefaliche. I suoi princìpi attivi sono: un olio essenziale, acido gallico e una resina. Il suo infuso viene usato contro le vertigini, i disturbi nervosi, le malattie di stomaco, i dolori di testa. Certo che per avere un buon risultato bisogna, come per tutti gli infusi in genere, usarlo una diecina di giorni, sospendere poi tre-quattro giorni e poi riprendere la cura fino alla scomparsa totale dei malanni. Con le Foglie di Melissa si prepara l'Acqua di Melissa dei Carmelitani. La Melissa entra nella fabbricazione di molte acque antisteriche. Si può preparare un ottimo tè disse- tante al 3 %, che non sfigurerebbe certo in confronto alle più accreditate bibite esotiche, ed inoltre ha il beneficio, come la Menta e la Verbena Trifolia, di rego- lare — servito freddo, ma non ghiac- ciato — il pancino dai disturbi dissen- terici che l'eccessiva calura estiva spesso ci dona. # # * Ora, care amiche, lasciatemi un po' parlare delle essenze e dei princìpi attivi delle piante. Le essenze variano in ogni pianta, per ragioni dipendenti dal terreno, dal cli- ma, dal sole ecc.; se questi agenti sono sfavorevoli, allora le cellule vegetali im- magazzinano meno clorofilla e quindi me- no princìpi attivi. In certe piante i princìpi attivi si tro- vano nelle gemme, in altre nelle foglie, nei fiori, nei semi, nelle radici. I princìpi attivi sono olii volatili, le essenze olii eterei. Versando l'essenza su una carta e versando l'olio si vede che l'essenza vo- latizza e l'olio lascia la carta macchiata. L ' ERBORI STA D I P L OMA TA N. B. — Chi avesse bisogno di spie- gazioni, consigli, inerenti a questa ru- brica, scriva — unendo il francobollo — a: « l 'Erborista» Cucina Italiana - Via Cassiodoro, 15, Roma. T EMPO » 1 A N G U R I E In questo periodico è stato — con dove- rosa frequenza — esposto quale impor- tanza abbiano i grassi nell'alimentazione e in qual modo si può riparare all'insuf- ficienza del momento. La frequenza della esposizione è stata determinata dalla lunga esperienza della serie delle conse- guenze risultate dalla riduzione di grassi durante la fase della crescenza, della ge- stazione, dell'allattamento. In questa stagione estiva — per un minore bisogno di calorie — si soppor- ta meglio che d'inverno un difetto di grassi, in particolare dove si aumenta il consumo di patate, di cipolle, di pomodo- ri, anche se non conditi. Ma non basta. Non basta non sentire freddo per dimi- nuire il bisogno del protoplasma di rice- vere la sua dotazione regolare di grassi fosforati che devono sostenere i tessuti del midollo, del cervello, dei filamenti nervosi, della porpora dell'occhio, delle varie glandole, dei globuli rossi. Senza la dotazione di grassi adeguati alla costituzione, in capo a un certo pe- riodo l'organismo — più o meno confu- samente — avverte la privazione con sfu- matura e decorso di manifestazioni di- verse e, tuttavia, d'effetto rilevante tan- to più quando si applica la mente a un lavoro intenso. Gioverà tener presente che tutti i semi di frutta — in proporzioni varie — con- tengono albumine e grassi fosforati. Ora è la volta delle zucche gialle, dei. meloni, delle angurie o cocomeri dal tono gaio che incita a raduni giocondi. Dissetatosi con la polpa croccante, pro- fumata, zuccherina, deliziosamente lique- scente e refrigerante, il consumatore di- stratto butta via semi e bucce. Specie chi mangia in casa farà benis- simo a raccogliere quei isemi. Essi conten- gono dal 33,8 al 44 per cento di olio, dal 28 al 53 per cento di proteine (particelle- azotate). Questi semi, esposti al sole, asciugati, possono venire consumati dai fanciulli che, mentre si divertono con giochetti coi semi, ne traggono una discreta ra- zione di grassi fosforati assai utili alla loro crescenza. Gli stessi semi, schiacciati, uniti a zuc- chero, possono servire a imitare orzate (casalinghe) ora che difettano l'orzo e le mandorle. Volendo e potendo, l'è bucce di angu- rie possono servire per canditi. È pure consigliabile utilizzare i semi di pere e di mele. Contengono dosi dr albumina e di grassi non trascurabili. L'involucro legnoso del seme — ove esi- stesse avversione a masticarlo —- si get- terà dopo averne estratto il minuscolo e prezioso albume interno. La pulizia n o n è s u f f i c i e n te dove si conservano generi alimentari deperibili. O c c o r r e e v i r a r e le mu f f e e le d e c o m p o s i z i o n i . Con irrorazioni di ANTBSAPHEL si disinfetta ene rg i cament e, si deodora c omp l e t ame n t e, si conservano sani gli alimenti, si bonificano le salumerie, pe- scherie, macellerie, r i v e n- dite di frutta, verdura, ecc. si eseguiscono in presenza dei •••'"• ' • gene ri a l ime n t a ri per chè Autonzz. Mi n i s t. N. 99/41 p ANTISAPRIL non è velenoso. In vendita presso le Farmacie, il Consorzio Agrario Provinciale e le Drogherie, S O C . A N . " A M U C H I N A , , - Via Ugo Foscolo N. 6 - GENOVA Autorizzazione R . Prefettura "di Mi lano N. 37783 del 7 - 7 - 1 939 -XVII Le irrorazioni di ANTiSAPRIL 125.

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