LA CUCINA ITALIANA 1942

Cucina casalinga i pasti per i miei cari. La cucina è il mio piccolo fronte interno e io debbo starvi cosciente, vigilante, pronta a sventare le piccole insidie che minacciano il buon esito delle pietanze. Quando anche tu avrai cominciato a discendere la tua parabola, sarai piena di esperienza. E ripenserai sorridendo alle tue prime tribolazioni culinarie... e al ricordo della tua giovinezza inesperta e, ahimè!, più che oltrepassata... E NA G I ACHI -. Firenze. — L'espli- cita e logica risposta data di recente da Nina ad un'abbonata a proposito della conservazione dell'uva, induce anche me a far punto, per ora, su questo argomen- to. Tuttavia, a titolo di curiosità, vo- glio darvi un'indicazione che ritengo ine- dita. Un grappolo d'uva, si manterrà fre- schissimo fino a Natale, ed oltre, se, appena colto, ne infilerete il gambo in una patata. La prova è stata fatta con esito sorprendente dalla nostra fida ab- bonata livornese N. D. Margherita Pel- legrini Ott. Prendete nota dell'informa- zione e, a suo tempo, mettetela in pra- tica. A B B ON A TA DI C E R V I R ANA. Vi manderò la più autentica ricetta che pos- siate desiderare di quella tale prepara- zione, purché m' inviate il vostro indi- rizzo. E cosi la vostra gratitudine che avete già espressa con tanto garbo, sarà ancora più viva!... Fatate al latte Dopo avere sbucciato le patate, ta- gliarle a tocchetti, metterle in una cas- seruola di terraglia dal fondo concavo, ricuoprirle di latte, unirvi un trito di prezzemolo e bassilico, e condirle con sale e pepe. Portare quindi la casseruola sul fuoco, e far bollire le patate pian piano fino a che il liquido non sia ri- tirato. Poco prima di mandarle in tavola, bagnare le patate con un dito di acqua caldissima e, servendosi di una forchet- ta, smuoverle delicatamente per staccarle dal fondo della casseruola in modo che l'acqua venga a inumidire il latte che può esservisi rappreso. Quella di rivoltare le patate, cotte in qualsiasi intingolo, è sempre un'opera- zione delicata, specialmente quando si tratta di patate che tendono a sfari- narsi. Ho visto più volte patate ridotte in polentina da un mestolo girato e rigi- rato al l ' impaur i ta nella casseruola, quan- do la cottura stava per ultimarsi. Attenzione dunque. i-e saprete prepa- rarle ammodino, queste patate, pur es- sendo prive di grassi, riusciranno buone e sostanziose. FRIDA Frittelle di zucca gialla Prendo un bel pezzo di zucca gialla soda e farinosa. La affetto, dopo averla sbucciata, a pezzi alti due centimetri, e piuttosto piccoli. In un padellotto metto quel poco strutto della razione che mi spetta, ed a bollore vi stendo i pez- zetti di zucca. Ben dorati da una parte, li volto delicatamente, e tutti quanti ben scolati, li metto in una carta assorben- te, poi nel piatto, e nello scaldavivande della stufa, intanto che si friggono i sus- seguenti pezzi di zucca, aggiungendo qualche po' di strutto nel padellotto. A termine della cottura porto in tavola questo bel piatto di fettine dorate, col- l'aggiunta a parte di conserva di pomo- doro, un po' diluita con un cucchiaio di aceto, e un po' di zucchero e prezze- molo trito, formando così una salsetta dolce e forte molto appetitosa. Può servire da contorno, oppure anche da cena dopo il caffè e latte. Torta di zucca gialla Grattugio 500 grammi di zucca gialla e la faccio bollire nel latte per 25 mi- nuti: deve riescire una polentina soda. Poi aggiungo 50 grammi di mandorle già sbucciate e pestate, due cucchiai di zuc- chero, I 5 grammi di burro, e altrettan- to pan grattato proporzionato alla metà del mezzo litro di latte. Sbatto bene un uovo intero in una scodella coll'ag- giunta di un po' di cannella in polvere, e lo amalgamo diligentemente al composto versando poi questo in una fortiera già unta di burro, e cosparsa di pan gratta- to. Cuoce al forno a moderato calore. E' un dolce squisito. Zucca per contorno Af fet to la zucca gialla a pezzi qua- drati ed alti, e la metto a lessare in ac- qua salata fino a cottura. Ben scolati i pezzi li porto in tavola cosparsi di sale e pepe per contorno al lesso od altro. E' migliore delle patate. Zucca al forno Affettata la zucca della grossezza che più piace, si mette al forno, e ben do- rata serve di merenda ai bimbi od an- che ai grandi, con un bel tazzone di lat- te. I pezzi di zucca appena tol t fdal for- no si cospargono di zucchero. Croccante E chi non fa il croccante ora, dato che non vi sono più dolci colle fari- ne, ecc.? Con mezzo chilo di mandorle già sbucciate, o di nocciole, e mezzo chi lo di zucchero (messo da parte un poco per volta sulle razioni ), sì fa un dolce che si conserva indefinitamente e che è sempre pronto, se tenuto in un vaso di vetro o in una scatola di latta. Procedo così: in un pentolino di rame non stagnato, o di alluminio grosso, met- to lo zucchero appena inumidito di ac- qua, e lo lascio sciogliere e quasi do- rare, mescolando con cucchiaio di legno. Le mandorle, dopo sbucciate, le taglio in quattro pel lungo, e le lascio asciu- gare in forno, o in un padellotto sul gas. Faccio lo stesso se sono invece noc- ciole, che divido in tal caso in due pezzi. Così belle calde, le butto nello zucchero del pentolino, sempre mescolando, fino a che zucchero e mandorle (o nocciole) abbiano preso un bel colore dorato scuro. Dopo di che, rovescio il composto su una lastra di marmo, lievemente unta di olio. Vicino a me, sta una scodella con un po' d'acqua, e dentro un limone intero. Tol- go il limone dall'acqua e stendo il croc- cante sulla lastra di marmo riducendolo all'altezza di un centimetro sempre com- primendolo col limone per pareggiarlo. Mentre è ancora caldo taglio il croccante ai strisele, indi a pezzetti corti come i biscottini. EGLANTINA Za vosatr cucina a (¡as non va più bene ?/ PIAZZALE ru i r t iNio IL NOSTRO L A B O R A T O R I O VE LA RIMETTERÀ' IN PERFETTA EFFICIENZA RIPARAZIONI SERIE E PEZZI DI RICAMBIO PER GARANTITE OGNI MARCA DITTA APPLIGAS ROMA - VIA DELLA PENNA, 20 T E L E F O N O 13

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