LA CUCINA ITALIANA 1942

una cuciniera qualche tiro birbone. Si premuni scano, le cuciniere, specie quel le più distratte o inesperte, con qualche mezzo di di fesa, contro i tradimenti di una f iammel la di gas troppo for te, met- tendo f ra la f iammel la stessa e la casse- ruola un pezzo di lamiera sottile o uno di quei dischi di retina metal l ica che si vendono, anche, assieme con le teglie e gli altri recipienti di vet ro resistenti al fuoco. Non è detto che, grazie a que- sto r iparo, le distrazioni non debbano mai ver i f icars i; ma saranno meno repen- tini. E la massaia che, ricordandosi di aver lasciato al fuoco il battuto di cipol- la o il risotto, arr iverà in cucina con la palpitazione di cuore, potrà avere qual- che vol ta il piacere di sa l vare l ' uno o l ' al tro al l 'ul t imo tu f f o. Ancora un consigl io. Per tutto ciò che è faci le ad attaccarsi durante la cottura, non adoperare recipienti dal fondo con- vesso. Quel r i l ievo è causa certa di di- sgrazie! S I L V I A A . S . , Firenze. — Sicuro che si può adoperare il miele nella confezio- ne della marmel lata; ma occorre usar lo in dose minore dello zucchero, per non al terare, col ;suo tipico aroma, il sapore della f rut t a. ' Una vol ta pesato il miele, mettetelo nella teglia in cui dovrete cuocere la mar- mel lata; di luitelo con poca acqua e fate lo bollire quanto basti per ottenere uno sci- roppo di giusta densi tà. Agg i unge te al- lora il passato di f rut t a, o le f rut ta spezzettate, e iniziate la cottura che de- ve procedere a calore mol to blando, al contrario di quella della marmel lata fat- ta collo zucchero da condursi rapida- mente. L e discussioni sul l 'opportuni tà di usa- re l ' acido salicilico per le marmel late da conservarsi ,a lungo, sono inutili ora che tale sostanza è venduta solo come medi- camento. Ne r ipar leremo a tempo op- portuno. FRIDA AMADEI MARIO ROMA VIA DUE MACELLI, 28 Tele!. 62.934 P R E V E N T I VI - D I S E G N I Cerchoiam il t i er I t piaent w i i t l m l l VALOER TERAPEOUTIC DELAL RADEIC D'ALATE L ' A l t e a , Althea Officinalis, è pianta biennale della famigl ia delle malvacee, il suo fus to è alto più di un met ro. Le sue fogl ie sparse, largamente ovate, sono co- perte d ' una pelur ia che le rende vel lu- tate, i suoi f iori sono di colore roseo, leggermente screziati di bianco; f iorisce da magg io a set tembre. In Italia cresce spontanea nei luoghi umidi e paludos i, abbonda nella marem- ma Tos cana, a Ter rac ina e in certe zone della Calabr ia e delle Pugl ie. Le par ti usate sono pr incipalmente le radici, ma anche con le fogl ie e i fiori si possono f are eccellenti infus i. L ' epoca della raccolta è in ottobre- novembre, pr ima cioè dei geli. Dal la ra- dice si tolgono le radichette lateral i, la si decortica ed appar i rà così d ' un bianco latteo, si tagliai poi la testa a fet te come si f a con la Saponar ia e il tronchetto ottenuto lo si incide in quat t ro o sei spicchi (conforme la grossezza della ra- dice), che ver ranno poi tagliati in mi- nuscoli e meravigl iosi dadini ugual i. L i e^sicherete scrupolosamente al sole sopra una carta o a forno moderato, avendo cura di voltarli una o due vol te a f f inchè l 'essiccazione sia completa da tutte le par- ti. Conservateli poi in vasi di ve t ro o in scatole di latta o di cartone, evi tando luoghi umidi. La maggior produzione italiana della Radi ce d ' Al t ea è nel Vene to e precisa- mente nella Provincia di Padova, dove esistono grandi stabi l imenti di Erbor i- steria Aromat i ca e Medicinale attrezzati per la lavorazione ed essiccazione. Questo prodot to di induscusso va lore italiano v i ene esportato largamente in Germani a, Svizzera, Unghe r i a. Pr ima della guerra ven i va quasi totalmente as- sorbi to dalle Ame r i che per mezzo degli esportatori di L i vo rno; c ' erano richieste dalla Grecia, dal l 'Egi t to, dalle Indie, dal la Francia che pre f er i va la qual ità ita- liana a quel la belga per il suo alto va- lore terapeut ico. Per le affezioni catarrali Per le af fezioni catarral i, sia bronchia- li, polmonari che intestinali è uti l issimo preparare spesso — specie nella stagione invernale — la decozione d ' Al t ea. Procederete a ques to modo : prendete un cucchiaio colmo di Radice d ' Al t ea in cu- betti o gr . i o di Radice Al tea a fet te (co- me potrete trovarla dagli Erbor i sti o dai Farmacist i ), la metterete a bagno in poca acqua per un ' ora circa, fatela poi bolli- re in gr . 1 50 d ' acqua a fuoco moderato sino a che non sarà ridotta a 100 g r . , f i ltrate poi per telo e aggiungete un po ' di zucchero. Questa tisana è di sapore dolcissimo e piacera molto ai bambini; ha propr ietà lassat ive, calmant i, diuretiche, emol l ient i, espettorant i. I suoi principi attivi sono l ' asparagi- na, il tannino, gomma, muci l laggine, zuc- chero e un olio f i s so. Per calmare la tosse ed espettorare Per sostituire la polygala e l ' ipeca- cuana che veni vano importate da l l ' es tero, ci dov r emmo conv incere della oppor- tunità d ' usare più largamente la tisana d ' Al t ea e l ' i n f uso di Fiori e fogl ie d ' Al - tea miscelati con f iori di tiglio mondo. Eccovi un ottimo espettorante autar- chico di grande ef f icacia; un cucchiaio di fogl ie d ' Al t ea un cucchiaio di f iori di tiglio mondo un pizzico di fiori di Fa r f a ra che verserete al l 'ebol l izione di 1 50 gr. di acqua. Lasc iate in infuso cinque minu- ti, f i l trate per telo o con col ino, ricor- dando di mettere nel f ondo un batuf fo lo d ' ova t t a. Av r e te così un' ot t ima e lim- pida bevanda che sorseggerete durante il giorno negli accessi di tosse. A cucchiai potete darla ai bambini. Tr ava s a te il li- quido in recipiente di ve t ro o di porcel- lana, zuccherando a piacere. ROSI BRISIGHELLO P. S. Chi avesse bisogno di spiega- zioni, consigli inerenti a questa rubr ica, scriva — unendo il f rancobol lo — a Rosi Brisighetto « Cucina Ital iana », V i a Cassio- doro 1 5 , Roma. Quello che bolle in pentola • Da qui non lo possiamo indovinare. Ma, nonostante la durezza dei tempi, e le restrizioni, dev'essere certo qualcosa di buono, dato che questa fotografia ri- specchia l'immagine della nostra fedele abbonata e propagandista, signora Ade le Zamboni ved. Soldi, di Monticelli d'On- gmct (Piacenza). E la signora Zamboni è una brava intelligente e colta massaia, appassionata per la cucina. 162

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