LA CUCINA ITALIANA 1942
LA MODERNA Adesso che il problema della servitù, del caro vi ta, dello spazio e di tante al- tre cose, fa si che si limitino le case a poche stanze e anche piut tosto piccine, bisogna saper lavorare di fantasia e di ingegno per render graziose, e talvol ta anche lussuose, delle casine che una vol- ta sarebbero state definite: case di bam- bole! Ma a chi ha buon gusto e anche una certa disponibilità finanziaria, una casa piccina da arredare, dà molte, infinite, possibilità. C'è chi ama l 'antico e chi il moderno, ma ad ogni modo si può sbiz- zarrire la propr ia fantasia fino a creare degli ambienti simpaticissimi. Si può per- fino unire il moderno con l 'antico senza che questo crei anacronismi e stonature. Volete la descrizione di una casa nuovis- sima, assai bella, veduta poco tempo fa? Vi potrebbe dare, sposine in cerca di appar tamento e di idee per ammobi- gliarlo, degli spunti che vi potrebbero es- sere utili. Si t ra t ta di un ambiente di cir- ca sei stanze. Ingresso, camera da letto, bagno, sala e studio e un ' al t ra stanzet ta di cui dirò poi. Io descrivo il tut to co- sì come l 'ho visto: se poi voi non pot re- te copiarla con tut to il lusso che vi dirò, pot rete sostituire alle costosissime cose quello che più andrà bene e vi permet te- rà di non rovinarvi economicamente: per aiutarvi met terò f r a parentesi ciò che pot rà essere adoperato invece di questo o di quella cosa. Nell ' ingresso c'è semplicemente un pa- vimento di marmo scuro, lucidissimo, bellissimo; le pareti sono, invece che co- perte di tappezzerie o di stoffe, tut te ri- coperte di specchi a ret tangol ini piccini. Un semplice at taccapanni forma tut ta la guarnizione, in f a t to di mobilio. Ma la luce indiret ta che corre tut t ' intorno al soffitto, con cambiamenti di colore, ren- de lussuosissima l ' apparenza dell 'ambien- te. (Sostituite il marmo con piastrelle scu- re con linoleum, gli specchi con vetro co- lorato o semplice colore a vernice di tinta chiarissima e assai lucida). Dal l 'ant icamera si passa nella sala: tappezzata di s tof fa verde, ha come mo- bilio un sofà e delle pol t rone di velluto rosso coi piedini dorat i: è piccola ma diventa grandissima non appena si apre il cancelletto basso di fer ro ba t tuto che riunisce la stanza allo studio per mezzo di un arco ornato di marmo in tut ta la vol ta. Anche le r iquadrature delle por te e delle finestre sono di marmo (cancellet- to di legno, pol t rone e sofà di canapa o di cretone). Lo studio è forma t o: da pareti co- per te di stoffa rossa, da un tavolo certo- sino messo d'angolo e r ialzato da una pe- dana; da una seggiola pol t rona a gran schienale, di stile fiorentino, e da due mobiletti por ta libri a fianco del tavolo. In un angolo della parete, nell 'ultima par te della par te più grande, è scava- ta una nicchia entro la quale sta una fon t ana che agisce per mezzo di un motorino elettrico: completamente for- mata di specchi lungo la nicchia e con una coppa di argento scolpito e cesel- lato che serve di font ana. Dietro alla font ana, che si apre con un meccanismo che ia fa girare su se stessa, sta un ripo- stiglio dove c'è la radio e un grammo- fono che agiscono senza bisogno di es- ser vedut i, perchè si fanno funzionare con bot toni elettrici dalla par te della sala; quindi quando la nicchia, girando su se stessa, occulta l ' aper tura e mostra la font ana soltanto, si può sentire suo- nare, cantare e par lare senza che si ca- pisca di dove vengano 1 suoni. Ed eccoci nell 'ultima stanzet ta. Nel- l 'angolo c'è un caminet to di cotto rosso a mattonelle, nel quale brucia un fuo- co... elettrico che simula le fiamme vi- ve del focolare. Fianco a fianco ci sono due sgabelli per prender. .. riposo ac- canto al fuoco. Nel la nicchia forma ta dalla finestra coperta di vetri colorati sta un ' al t ra panca. Un tavolo certosino non t roppo grande sta nel centro men- tre lungo la parete corre una panca; che termina poi con un armadiet to nel quale hanno posto bottiglie e bicchieri. L' anta del l 'armadio si abbassa e forma un ta- volino. Nel l ' al t ra parete c'è un mobile anch'esso di legno di noce come tut to il resto del mobiglio: si alza il coperchio del mobile e si vedono il lavandino e la cucina a gas; sotto al lavandino il mobile forma un armadiet to nel quale prendono posto le pentole. Appena si è cucinato e i piat ti sono lavat i, si ri- chiude il coperchio e la cucina ridiventa saletta da pranzo! In un vano, prima di entrare nella cucina-sala, c'è una cre- denza. Dal l ' al t ra par te del salotto si t rova la camera da letto ar redata con v ent rati mobili settecenteschi di radica di noce e accanto alla camera da letto il bagno di marmo bianco. Ecco signore una casa veramente lus- suosa, da film. Ma pot rete farne una simile, sostituendo al marmo il cemen- to marmor izzato, tappezzando le came- re di carta t ipo stoffa, e al posto del- la fon t ana met tendo un mobi let to: ma- gari la radio, che non si pot rà nascon- dere iò una nicchia girevole e che starà benissimo sul tavol ino grammofonico. Insomma l ' idea di una bellissima casa ant ico-moderna ve l 'ho da t a; se vi pare che sia prat ica, ben s f rut t a ta nei mi- nimi spazi ed elegante, non avere da f ar al tro che... copiarla! Ed io chiederò per voi scusa a chi l 'ha ideata, per evi tare che se la prenda a male d'aver rubac- chi a to le sue idee. RINA SIMONETTA I N V E S T I G A Z I O N I Informazioni private - Indagini delicate - Rintracci ovunque Istituto Nazionale I.N.I.C. - ROMA - Piazaz di Spag,na 7a2 » # A 1 DELL ' AUTUNNO Quando l 'atmosfera volge a indorare la maggior parte del fogliame anche la frut ta s'accorda con lo stesso tono d'oro smorto. Sono prodotti che hanno usu- fruito dell ' irraggiamento estivo, d ' una clo- rofilla nobilitata dai raggi attinici pro- lungati al massimo e ora esalano il pro- fumo dei prodotti sostanziosi densi di tan- nino, di zucchero, di attivatori. Ecco i melograni, i loti (kaki), le belle mele limoncine, le varietà di pere autun- nali, le mele cotogne, le lazzeruole, i mir- tilli, le giuggiole, i corbezzoli, i fichi d ' India, le nespole, le sorbe, i carrubi, le castagne: tutta una gamma di sapori con cui la natura continua un'offerta che pare voglia provvedere a conferire ai commestibili freschi una densità di gluco- sidi e di minerali dotati di proprietà antidiarroiche per orientare l 'organismo a contenere le riserve di sostanze atte a sopportare le variazioni di temperatura che s'avvicinano a quelle invernali. In un periodico pratico sarebbe vano dare i caratteri botanici di ogni f rut ta. Qui si vuole, sovratutto, ricordare che oltre i soliti tipi di f r u t ta ricercati dai più. esistono per fortuna anche altri tipi che sarebbe un torto trascurare di rac- cogliere. Alcuni — quali i corbezzoli, i mirtilli — sono prodot ti del sottobosco che in varie regioni chiunque può racco- gliere. Il loro potere commestibile non è indifferente, tanto più che simili frut ta non subiscono quelle minorazioni a cui vanno soggetti alcuni tipi di f r u t ta in- dustrializzati. Cominciamo dal Melograno o granato, Punica granatum. Questa frut ta balza ne- gli occhi in certi fregi del Rinascimento in cui i pittori lo inserivano quale un magnifico scrigno incastonato di rubini. Provenienti dalle regioni tropicali, coi suoi petali bianchi o gialli o rosso fuoco, col suo fogliame sempre verde dona ai giardini il segno d'una floridezza ripo- sante, malgrado il malinconico canto del Carducci che nel « Pianto antico » unisce il rimpianto del suo bimbo al « Verde me- lograno dai bei vermigli fior ». A taluni riesce fastidioso staccare i se- mi. Ma se si vince quel lieve rincresci- mento, una volta raccolti i semi, mangiati o spremuti offrono un saporino squisito dissetante e — cosa non indifferente — anche un moment ino rallegrante. Ricca di alcaloidi, di tannino, di glu- cosidi, la corteccia viene usata come teni- fugo, per fabbricare inchiostri e per la concia. At tenti a non lasciarsi allettare dal- l ' invi to di rivendi tori che of f r endo Loti « Diospyros lycopersicum » ancora verdi con la scusa che « sono alla vaniglia » dànno a credere che si possano già gu- stare. Sono, invece, al lappanti e quelli meno verdi sono ancora scipiti. Queste frut ta maturano verso la fine d'ottobre- novembre. Quelli a polpa liquescente pruinosa riescono deliziosi mangiati col 166
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