LA CUCINA ITALIANA 1942
(una spazzo la p i u t t os to du r a ). Qu a n do la pagl ia sarà pu l i t a, lasciatela asciugare bene: poi datele una ma no di lacca da mobi l i. Na t u r a lme n te dov r e te poi spol- ve r a re ogni g i orno ques te benede t te seg- giole impagl i a t e, per impedi re che il su- diciume t o r ni ad ann i da r si f r a le t rec- ciuole. I mobi li di vimini invece li l ave- t e te con acqua ca lda e spazzo la non t r oppo du r a: poi aspergerete t u t t a la su- perf icie dei mobi li con una spo l ve r a t u ra di zo l fo finissimamente po l ve r i zza t o. Qu a n do lo zo l fo ha prosc iuga to l ' umi- d i tà ¡asciata da l l ' acqua . .. lo lasciate s t are per un po ' di t empo e poi lo togl iete con un penne l lo. I mobi li di vimini la- va t i con acqua e soda p r e ndono un co- lore gr igio- smor to e pe r dono la loro lu- cen t ezza: ev i t a te un t r a t t ame n to simi le ai vos t r i. ADA DEI TRE RE. — L'Ammi n i s t r a- zione ha r ispedi to quei fascicoli perchè le abbona t e, r ichiedendol i, avevano uni to i francobol li necessari a pagar l i. Come volete che, per io lire al l ' anno, e coi prezzi a cui sono ar r iva ti i servizi tipo- graf i c i, la ca r ta ecc., si possa segui tare indef ini t amente a spedi re dupl icati di fa- scicoli alle abbona te che li r ichiedono? C I UC C I ' 1922. — Per quel le di seta ar t i f iciale, ce r t amen te no. Per le a l t re mi è s t a to de t to che si può p r ova r e, ma mol- to spesso non vengono un i f o rmemen te colora t e. Ad ogni modo i f ondi di caffè non possono da re un r i sul t a to stabi le, si- curo. Megl io po r t a r le ad un t i n t ore o rassegnarsi a tener le così: pu r t r oppo, es- se r i cordano, con la loro f r ag i l i tà e poca du r a t a, quei versi del Ma l he r be al la gio- v i ne t ta mo r t a: Et, Rose, elle a vecu ce que vivent les roses, l'espace d'un tnatin. ABB. M I LANE SE DELLA P R I MA ORA. — Se le vos t re per le h a nno pe r- du to il loro f u l go re per l 'uso imp r u- den te di acqua s apona ta nel l avar l e, te- netele per 5 0 6 ore in una soluzione di acqua, ammon i aca, e un pi zz i co di Bi an- co di Spagna. Poi depone t e le in uno sca- t o l a io che con t enga magnes ia in po l ve r e. Sop r a t t u t to non le s f r ega te con cenci, pelli di camoscio, ecc. Qu a n do le t o- gliete da l la magnes ia spolvera t e le l ieve- men te con un penne l lo morbidi ss imo. No n c'è nu l la di più del icato delle per le. Qu a n t o al la seconda domanda, che ci t r a s po r ta dai regni di Go l conda a quel- li del la più umi le vi ta quo t i d i ana, non vi nascondo che mi è venu to da sor r idere. Ad ogni modo, eccomi qua: se ave te t a rme che i nf es t ano la vos t ra gua r da- roba, non spera te che la na f t a l i na le uc- cida, o uccida le loro uova, larve, ecc. La n a f t a l i na serve solo a f a r d i ven t a re i d r o f obi gli uomini, q u a n do si accorgono che ce ne s iamo d imen t i ca te un poco nel- le tasche del loro soprabi to, nel la ripu- l i tura au t unna l e. La p r ima vo l ta che lo indossano avvi ene loro di accorgersi che tut t i , al la loro presenza, t i r ano su col naso in ar ia signi f icat iva. Forse, se un a rmad io è abbondan t emen te puzzo l en te di na f t a l i na, le t a rme non c ' en t r ano: ma quel le che ci sono già p r ospe r ano e in- grassano a spese del le pel l icce e degli in- dumen t i di l ana, ecc., senza sof f r i rne menomamen t e. Viceversa, la n a f t a l i n a, che l ibera al con t a t to de l l ' ar ia il n a f t o lo e l 'ossido di carbonio di cui è compos t a, se è in no t evo le quan t i tà in una s t anza può da re disturbi . .. alle persone. Vi con- viene o ra ba t t e re energi camente gli abi ti e le pel l icce e d i s i nf e t t a re l ' a rmad io f a - r cendovi bruc i a re den t ro abbondan te pi- re t ro, o, se non volete pe r de re t empo a me t t er il p i r e t ro den t ro un forne l l i no, ciò che può essere scomodo, dando f u o- co a t re o qu a t t ro z amp i r oni pos ti su un p i a t to andan t e, o una l as t ra me t a l- lica. St a te t r anqu i l la che le l arve, le uova, e le t a rme che fossero nascoste nel- l ' a rmad io mo r i r anno. A p r imave r a, pe rò, abb i a te l ' avve r- t enza di r i po r re i vos t ri i ndumen ti pr e- ziosi dopo aver li f a t t i spazzo l a re e ba t - t ere bene, prima che compa i ano per l ' a- ria quel le f a r f a l i e t te dannosissime. Se ave te t r ov a to il danno, or a, è perchè a p r imave ra non vi siete accor ta che uno degli abi ti r ecava con sè qua l che uovo di t a ima , o che una di ques te f a r f a l l i ne era a nd a ta a nasconder si ne l l ' a rmad i o. Il pepe è un eff icace nemico del le t a r - me, ma chi ha pepe aut ent i co, oggi? Un a mia amica che ha la f o r t u na di pot er a l l evare ogni anno un ma i a le nel suo o r to mi ma ndò t empo f a di regalo un bel sa l ammo, accompagna to da un bi- gl iet to che diceva « pepe a rendere ». Vol eva che... raccogl iessimo il pepe che av r emmo t r ova to ne l l ' a f f e t t a re il salame, e glie l ' avess imo res t i tui to. Na t u r a lme n- te scherzava, ma il signi f icato del bi- gl iet to era ch i a ro: per lei, era più pr e- zioso il pepe del salame. EDV I GE . — Se la pa s ta per la fo- caccia non ha r igonf i a to, vuol di re che il l ievi to non era buono: ma p r obab i l- mente voi lo avr e te disciol to in acqua bol lente, ucc i dendo i f e rmen ti vivi da cui il l ievi to di b i r ra è cos t i tui to. Gr az ie per ¡ ' abbonamen to al Giornale della Do- menica. Faccio, secondo le vos t re ist ru- zioni, ma nd a re a t u t te le nos t re ami- che di cui mi ave te comun i ca to gli indi- r izzi una copia di quel l ' interessante, i s t ru t t i vo e d i ve r t en te giorna le l e t t erar io. Se si abbonano, come è sperabi le, da to che sa r anno cer to per sone intel l igent i, vi f a r ò spedi re un bel pr emio p r opo r z i o- na to al nume ro degli abbonamen ti rac- col t i. MAR IA B., Monza. — Temo che non r i cordi a te gli ar t i coli che, p r op r io sul la Cucina giapponese, ha scr i t to in questi ul t imi fascicoli il Ca v. Pe t t ini. Se no, non ci chiedereste quel le r icet te. Abb i a te la bon tà di ri leggere le Cucine del l ' ul- t imo semestre di ques t ' anno. T A R A N T O . — Lo so, l ' odore del guaiacolo non è gr ad i t o, sop r a t t u t to pe r- chè lo si associa di sol i to a sospet ti di cure an t i t ube r co l a r i. Ma è un ' ubb i a: in mol t issime a f f e z i oni anche lievissime del- le vie respi ra tor i e, anche per la più sem- pl ice bronchi t e l l a, o l ' i nf l uenza, il gua i a- colo si adope ra ef f icacemente, e si può benissimo odorare di guaiacolo o di creo- soto, senza e.ìse'r tisici. Il guaiacolo en t ra in mol ti med i camen ti anche per ma l a t- tie che non hanno nul la di comune col- la tosse, il ca t a r r o, ecc.: è un an t i p i r e- t ico e un seda t ivo del dolore. Ad ogni modo ques to non vi interessa: a voi in- teressa togl iere dal flacone di cr istal lo di Boemia e a rgen t o, dove era s t a ta rac- chiusa una medi c ina a base di guaiacolo (ma che idea, me t t e r la p r op r io lì!) il puz zo res iduo. Bene: comp r a te un po ' di senape in polvere, e ver sa t ene i granel l ini nel fla- cone: poi p r ende te un po ' d ' acqua ca l da, e versateci anche ques t a: e poi ag i t a te f o r t e ; e poi sc i acqua t e: e poi r ime t t e te il vos t ro f lacone sul t avo lo del la t o l e t t a, sicura che de l l ' ant i co e scompar so gua i a- colo non r ima r rà più neanche il r i co r do. Con t en t a? E al lora, se siete con t en t a, di- mos t r a t eme lo ma n d a n d omi a l t ri a bbon a- ment i. Anche se il vagl ia, per caso, odo- rasse di guaiacolo. .. N a r r a Svetonio, e anche Di one Cass io, nelle sue Historiae, r accon t a, che^quando T i t o r imp r ove rò al p a d re Vespas i ano di aver messo una tassa. .. su quei luoghi che ancora vanno sot to il nome di que l- l ' Impe r a t o r e, Vespas i ano prendesse una ma n a ta di dena ro e annus ando lo dicesse- «Non olet». Il nos t ro ammi n i s t r a t o re è un t ipo del genere de l l ' impe r a t ore Ve- spas i ano: anche se i vagl ia odo r ano di guaiacolo, li pigl ia lo stesso. ABBONATA C., Napoli. — Per la p r ima doma nda non so cosa r i sponde rvi. Domande r emo. La gelat ina differisce da l - la ma rme l l a ta in ques to: che la p r ima è f a t t a con il sugo del le f r u t t a (e del le bucce) misto al lo zucchero, e conven i en- t emente prosc iuga to a! f uo co finché non raggiunga una not evole densi tà, che si accresce col r a f f r eddamen t o. La ma rme l- lata è il p r odo t to del la co t t ura di t u t t o il f r u t t o, come la ge l a t ina, ma in essa il f r u t t o, la po l pa, r imane: la ma rme l l a ta è, più o meno (a seconda del le qua l i tà delle f r u t t a , del la co t t ur a, ecc.) resisten- te ai dente, perchè vi è den t r o, a spic- chi o fe t te o spappo l a t a, la po l pa dei f r u t t i : la ge l a t ina è... gelat inosa (bel la scoper ta, di rete voi!) e insomma è p iù o meno f l u i da, da to che in essa la po l pa dei f r u t t i non è r imas t a. Qu a n to al le mando r le delle albicocche, il migl ior con- siglio è di bu t t a r le vi a. No n credo t u t - t av ia che una o due mando r le ama r e, mi schiate insieme alle mando r le dolci, pr ev ia mac inaz ione, possano cos t i tui re un per icolo, se en t r ano nel la p r epa r a z i o- ne di un dolce f ami l i a r e. Que l lo che è per icoloso è che una per sona mangi varie mando r le di albicocche. Na t u r a l - men te per un bamb i no piccolo le p r ecau- zioni debbono essere anche maggior i: ina chi da ai bamb i ni piccoli dolci con man- dor le, ama re o non ama re che siano? I DA D I CA S T I GL I ONE. — Gr a z ie infini te. Ma orma i, come av r ai veduto,, la r i ce t ta è s t a ta pubb l i ca t a. Se tu p o - tessi f a rmi avere qua l che seme mi f a r e - sti cosa g r ad i t a: sol t anto dovres ti d i rmi qu a ndo si seminano questi f r u t t i pr e- ziosi! Ma n da pu re a Roma, e dimmi che- cosa posso f a re per d imos t r a r ti la mia. riconoscenza per il tuo pens iero gent i le- N I NA
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