LA CUCINA ITALIANA 1942
PICCOEL RICEETT PRATICEH per il gusto, sia per la facile prestazio- ne di calorie che ne ritrae. Ora. per armonizzare meglio la com- posizione del latte vaccino con le neces- sità organiche, istintivamente, vi si ag- giunge caffè, orzo, o cacao, tè e zuc- chero (il che diluisce il tenore in ca- seina, modifica il tenore dei sali e del- lo zucchero). Ma caffè, orzo, cacao, tè non appor- tano tutti i minerali mancanti al latte. Disponendo, invece, di erbe aromati- che-medicinali quali veronica ( tè delle Alpi) o melissa, verbena o erba cedro- nella (erba Luigia), meliloto, altea, men- ta piperita bianca piemontese, o della modesta salvia officinale, o dell'origano, timo serpello, o anche karcadè (hibiscus sabdaroffa) gioverebbe preparare degli infusi di queste erbe e mescolarli al latte. La preparazione non differisce da quella del tè. Dovendo mescolare l'infu- so al latte si può farlo più denso. Con l'aggiunta di simili infusi (scel- ti conforme al proprio gusto e a secon- da delle condizioni organiche le quali in certi momenti domandano un ecci- tante e in altri un calmante) , si ver- rebbe a compensare quello ch'è man- cante nel latte vaccino •— rappresenta- to da sali di ferro, di manganese, di rame, di zinco, di iodio, di altri mine- rali e anche di complessi vitaminici. La solita aggiunta di zucchero soc- corre ad avvicinare questo latte vacci- no a quello umano: lo rende più omo- geneo alla struttura alla quale viene de- stinato. Si sa che il latte urinano dà reazione alcalina, quello di vacca dà reazione meno alcalina, quasi acida. L'aumento dei mi- nerali apportati dagli infusi modifica que- sta dotazione di basi che serve a rendere meglio solubili e quindi assimilabili le albumine. E questo non è un vantaggio trascurabile, perchè il risultato sarà quel- lo di mettere una costituzione in grado di utilizzare completamente la razione proteica minacciata di dispersione o di dimezzamento a causa dell'associazione sbagliata degli alimenti giornalieri. Una migliore utilizzazione delle so- stanze ingerite è preziosa in tutti i mo- menti, specialmente in questo periodo. Tut to sommato, una famiglia, mesco- lando un infuso di erbe aromatiche alla razione di latte, ottiene una bevanda nu- triente, sana, gradevole — che ricorda la fragranza primaverile — e anche me- n i costosa e più salubre di certi « surro- gati ». Utilizzare con l'assimilare meglio • le costanze aiuta la lotta contro gli spre- chi, visto che taluni sprechi passano an- cora inavvertiti dalla frettolosità umana. G. R. PALANTI Non ci sono cose inutili a questo mon- do, nel campo della casa. Conoscere va- rie ricette, può sembrare superfluo, ma non lo è: viene sempre un momento o l'altro nella vita, nel quale ricorrere ad un consiglio avuto può essere indispen- sabile e di grande aiuto. Ecco perchè vi diamo qui oggi un vasto... assortimento di consigli pratici a quali potrete ricor- rere ogni qualvolta vi se ne presenterà l'occasione. A tutte le signore, anche alle più ric- che, può capitare talvolta di dover ri- governare o dover lucidare dei metalli, o pulir l'argenteria o le pentole, e a tutte sarà accaduto di sentire poi le ma- ni ruvide e maleodoranti. Non bastano in questo caso, specialmente se si son puliti oggetti di ottone o di rame, nè pro- fumi, nè sapone, nè ciprie; l'odore di... risciacquatura resiste. Come toglierlo dal- le manine alle quali si tiene tanto dare un aspetto delicato e profumato? Basta prendere un bel rametto di prezzemolo e soffregarsi forte le mani con questa verde erbetta. Fatto questo e lasciato asciuga- re, si lavino le mani con un po' di sa- pone e acqua. Qualsiasi odore non avrà resistito. « * * • Volete economizzare il carbone? Fate sciogliere due cucchiai da tavola di sale da cucina in un litro d'acqua. Aspergete con questo liquido .100 chili di carbone. Questo brucerà assai più lentamente ma sprigionerà lo stesso numero di calorie. Volete impedire all'umidità di impre- gnare gli armadi, gli scaffali a muro, la dispensa? Mettete del la'calce viva in un piatto^ e ponete questo in fondo all'ar- madio o all'ambiente. La calce assorbe l'umidità, e sarà necessario rinnovarla spesso. ' Vi è rimasto, dalla passata eleganza, un impermeabile bianco o chiaro del qua- le non potete più servirvi perchè troppo sciupato? Trovate il modo di scucirlo, di lavarlo con acqua e sapone, lasciarlo asciugare e farne, coi pezzi migliori, dei grembiuli per i vostri bambini, dei grem- biuli impermeabili per la cuoca o la bam- binaia, oppure delle mutandine per i bambini piccini. Avete bagnato la vostra pelliccia per- chè non avete potuto ripararla dalla piog- gia e dalla neve? Non toccatela per asciu- garla, ma contentatevi di spargere sul pe- lo delle pagliuzze di acido borico che la- scerete in sito per dodici ore. Scuotete quindi la pelliccia e spazzolate pel ver- so del pelo. Se il lucido se n'è andato e la pelliccia è diventata opaca, lisciatela con una spugna impregnata di essenza di trementina e fate asciugare all'aria. Pulirete assai bene le pellicce oscure se potete ottenere dal vostro falgriame della segatura di legno di cedro o di mo- gano. s % $ Volete lavare bene i vestiti di lana? Procuratevi delle castagne d' India. Leva- te loro la buccia. Fatele macerare in ac- qua calda e poi filtrate. Lavate la lana con quel liquido che contiene una so- stanza detta saponina. Avrete ottimi ri- sultati. La stessa acqua serve magnifica- mente per lavare i capelli. Volete levare la ruggine dalla bian- cheria che si è macchiata? Umettate ie macchie con del sugo di limone, poi spar- getevi sopra del sale da cucina; appli- cate quindi un ferro da stiro molto cal- do e stirate. Le macchie spariranno. Volete proteggere dal freddo i pol- si dei bambini (e anche dei grandi) che son tanto sensibili al freddo? Cucite una piccola fodera in fondo alla manica dei vestiti e dei cappotti nell'interno e mu- nite questa striscia di un elastichino che passerete nell'orlatura della fodera, ar- ricciandola. Cosi l'apertura della manica dalla quale l'aria fredda penetra facil- mente sarà chiusa e i polsi protetti nor» avranno più freddo. A tutte le donne riesce sgradevole la- vare i fazzoletti (specie in periodo di raffreddori ! ). Si - può ridurre di molto questa noia, facendo macerare i fazzo- letti in acqua salata per qualche ora. Si sciacquano poi, con acqua semplice. Do- po di che si possono lavare col resto del- la biancheria perchè l'operazione prece- dente lascia la tela priva di mucosità. Se volete risparmiare lisciva sapone ec- cetera e volete aver sempre pulito il pavimento di cucina, lavatelo al mattino; poi stendete sulle piastrelle dei giornali, così mentre preparate il pasto non spor- cherete il pavimento. Dppo pranzo, quan- do avrete finito di rigovernare, leverete i giornali e troverete la cucina pulita e lucida senza bisogno di lavare e scopare una seconda volta il pavimento. SIATE PREVIDENTI!!! Z^IZZZTZ bustibile solido di sicurezza IH E T A. in tavolette. Sostituisce anche il gas nei periodi di eventuale sospensione Presso i grandi Magazzini ed il Vostro Droghiere Volete imparare s< stirare bene i pan- taloni di vostro marito? Ecco il sistema: Cominciate con lo strofinare bene le par- ti gonfiate del ginocchio, con una spugna bagnata d'acqua fresca. Poi stendete la stoffa per evitare le deformazioni. Pas- sate il ferro dal diritto, ma intercalan- do uno straccio umido tra il tessuto e il ferro. Mettete bene a posto le cuciture delle gambe, agendo separatamente, pri- ma una poi l'altra. Stirate dall'alto ai basso le gambe, sempre con il panno umi- do, sollevandolo di tanto in tanto per vedere che non faccia pieghe false e. per far sì che la piega del pantalone si con- servi più a lungo, potete passare un pez- zo di sapone bianco asciutto dall 'alto al basso del pantalone prima di dare l'ul- timo colpo di ferro. 21
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