LA CUCINA ITALIANA 1942

JDocUe ricetie e qualeite pensierino Non è certo facile nutrire la famigl ia, contentare i palati difficili, spender po- co e trovare il necessario. .. Non è com- pito l ieve per la massaia essere una bra- va cuciniera al giorno d' oggi! Ma sa- rebbe davvero poco degno del l 'esempio di disciplina e di fervore che stanno dan- do le massaie italiane in questi anni di guerra, se ci dovessimo lamentare e non riuscissimo ad af frontare il nostro pro- blema risolvendolo degnamente. Senza voler esagerare, possiamo dire che anche noi, nella modestia del nostro compito, abbiamo il nostro f ronte da di fendere : ed è la salute dei nostri cari, la loro re- sistenza alla fatica, la loro serenità e la loro tranquillità di spirito. La trincea di questa prima linea mul iebre è la ca- sa. Saper conservare il buon umore, non far sentire ai nostri congiunti (o far sen- tire il meno possibile) gli inevitabili di- sagi che una guerra porta, è anche que- sto un coefficiente di vittoria. Perciò, oltre alle donne che contribui- scono personalmente e direi fat t ivamente alla resistenza e alla guerra, lavorando nelle off icine, negli uf f ici, nei servizi pubbl ici, anche noi, modeste massaie, portiamo il nostro umile ma prezioso sassolino alla vi t tor ia: il governo della casa, le pulizie, lo sfacchinare per il bu- cato, per stirare, per cucire e rammen- dare (oggidì quanta importanza ha il rammendo nel bilancio famigl iare, e nella questione dei punti!) e il servizio della casa e la cura dei figli e del marito, e soprattutto la spesa e la cucina sono fun- zioni essenziali. Gli uomini e i ragazzi hanno bisogno di buon nut r imento: han- no bisogno di alzarsi da tavola soddisfat- ti, non sanno far tacere lo stomaco, co- me possono spesso fare le donne, magari solo per una vanità (periodo della linea, vi ricordate?). Gli uomini, dicevamo, vo- glion sedere a tavola e mangiar possibil- mente bene. E i ragazzi vogl iono sentirsi saziati, e non sanno capir ragione. Ecco dunque la massaia alle prese con le prov- viste. Eccola escogitare cosa può fare, che piatto, per aumentar le porzioni e esser gradevole al palato e piacere a tutti. Qualcosa che dia nutrimento ai piccoli e agli adulti . .. E chiede consigli qua e là; va racimolando ricette a destra e a sinistra e inventa magari con la sua e- sperienza qualche piattino che pòssa ac- contentare il marito e la prole. Giorni fa, una donna del popolo mi di- c eva: «Cosa volete, signora! Non è cer- A N N U N Z I S A N I T A R I CORNMTOÌ TTGRDAL MONTE MALATTIE DELLA PELLE (Sole artijiciale-Dìatermia'Alta frequenta) ROMA Via in Arcione, 114 (Traforo) Telef. 64-451 Ore 9.11 - 17.20 o per appuntamento to il caso di dire che noi mangiassimo dolci e pasticcini prima della guerra! Ma in certe occasioni, al compleanno di mio marito, a Natale, a Pasqua, al l 'onoma- stico dei bambini, una torta o un pa- nettone compariva sempre! Per noi gran- di non ha importanza, ma i ragazzi sen- ton sempre un po' la manca,n?3 di qual- cosa di buono! E i dolci sono nutrienti e a saper fare non costano mol to ». Ho pensato che, come la mia donnet- ta, avran ragionato molte altre massaie, e perciò mi son preoccupata di trovare dei dolci che non intacchino troppo le provviste della famigl ia, che possano ser- vire, dopo la minestra, al posto della pietanza e della frut ta e che contentino il palato di tutti. Eccone qualcuno. TORTA DELLA MAMMA Quando verrà il giorno in cui compere- rete le patate che dovran servire per la settimana, toglietene tre, dalla provvi- sta, e mettetele da parte. Dal le uova che vi daranno per la vostra famigl ia to- glietene due. Cercate di avere un pac- chet to di farina di patate o di farina co- mune. Se le patate peseranno un quarto di chilo vi basterà un quarto di chi lo di farina che potrà essere anche di se- mol ina. Due cucchiai e mezzo di zuc- chero. Buccia di l imone, 20 grammi di l ievito, mezzo bicchiere di latte tepido. Lavorate bene le uova, prima j . rossi con lo zucchero, poi i bianchi a neve e uniteli ai rossi; fate bollire le patate, pas- satele allo schiaccia-patate, unitele alla farina e mescolate bene. Agg iunge te le uova, mescolate; unite la buccia di li- mone; poi sciogliete il l ievito nel latte tepido e aggiungetelo; mescolate ancora bene. Unge te una tortiera con poco bur- ro, mettete il composto nella tortiera. Spalmate con marmel lata. Met tete al forno di media forza di calore e fate cuocere un'ora. N e otterrete una torta deliziosa, che servirà di secondo piatto e da frutta. BUDINO FAMILIARE Comperate delle prugne e dei fichi secchi. Fateli cuocere in acqua, senza zucchero, con un pochino di cannella e due chiodini di garofano. Durante tut- ta la settimana, sarete state bene at- tente a non gettar via nemmeno una bri- ciola di pane avanzato. Certe persone mangiano la crosta e lasciano la mollica, altre fanno il contrario, altre sbriciolano il pane, taluni non lo mangiano intera- mente e ne rimangono dei pezzetti. Rac- coglietelo tutto. Fatelo seccare e grattu- giatelo o passatelo dalla macchina. Me- scolatelo con un poco di latte tepido che serva a formarne un impasto come una polentina. Amalgamatela b ^ e cuocen- dola sul fuoco non troppo v i vo. Agg iun- getevi l 'acqua nella quale av?te cotto le prugne e i fichi. Quando la polentina sarà ben condensata versatela in un piatto e coprite con le prugne e i fichi cotti. È un buonissimo piatto dolce. LA ZUCCA DELLA ZIA, Prendete un bel pezzo di zucca, taglia- telo, dopo aver tolto la buccia, a pezzi abbastanza grossi; metteteli in padella con poca acqua, ponetela sul fuoco, e badate a far sciogliere i pezzi di zucca schiac- ciandoli sempre man mano che bol lono, con una forchettina. Quando saranno tut- ti sciolti, come una purea, aggiungete un bicchierino di liquore, rimescolate ancora e servite come se fosse una marmellata» È buonissima. Meno la zucca, dove entra il l iquore, gli altri sono cibi adatti specialmente pei ragazzi, i quali hanno bisogno di man- giare molte sostanze zuccherine. Se poi le mamme abituassero i loro figlioli a certi cibi, potrebbero constatare eccellenti risultati anche nella crescita e nella salute dei bimbi. Per esempio un piatto mol to nutriente, assai usato e co- nosciuto in Germania e nella Svizzera tedesca è il Bircher Muesli, fat to in modo molto semplice. Si mettono a macerare nel l 'acqua o nel latte, alla sera, dei fioc- chi d' avena. Il giorno dopo si uniscono a mele, pere, noci (banane quando ve ne erano), tritate o addirittura grattugiate. Si condisce il tutto con latte e si mangia spolverato di zucchero. Per chi non ci ha ancora l 'abi tudine, il sapore del latte in contrasto con quello delle frutta diso- rienta un po' : ma i ragazzi ci si abitua- no e finiscono per trovarlo delizioso. Un altro piatto unico che serve in quei paesi per la cena serale»rè. fatto con pasta cot- ta nel l 'acqua, come se si dovesse condire con burro e formaggio. Invece di quel condimento, si scola la pasta dall 'acqua e si condisce con zucchero e prugne cotte. La stessa cosa si fa col riso. Ho veduto dei ragazzi italiani mangiar questi cibi con ott imo appetito e trovarli buonissimi, pur essendo stati abituati a mangiar da noi il riso e la pasta solamente come minestra. Arr ivati lassù, lo mangiavano come gli altri e assicuravano che era ot- timo. In fondo, anche nel l 'al imentazione, l 'abi tudine è una seconda natura. RINA SIMONETTA "PAPRIKÄ MÄRICH „ PEPE ROSSO ITALIANO Prodoticfaularchico GARENTITO PURO In vendila nelle migliori drogherie Ditta M. MARICH TORRE ANNUNZIAT CENTRAEL (Napo)l i 39

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