LA CUCINA ITALIANA 1942
Fra poco è primavera. Già se ne pre- sente il fascino nei germogli delle pian- te; già l'aria si è fatta mite e dolce. È tempo di pensare che la primavera non ; soltanto la stagione dei fiori : è anche quella delle cure liberatrici del sangue dalle impurità. Le piante medicinali che dagli antichi furono tanto apprezzate e che attual- mente l 'uso dei prodotti chimici minac- ciava di far cadere nell'oblio più com- pleto, sono state salvate da questo peri- colo non solo da u'na fedele e tenace fa- lange di studiosi convinti della loro effi. cada sempre meravigliosa, ma princi- palmente da una legge di protezione e di valorizzazione che fu emanata dal Mi- nistro dell'Agricoltura Giacomo Acerbo. Come abbiamo già detto più di una volta, tali prodotti della terra, imbevuti di aria e di sole concentrano nelle loro fibre l'essenza di questi tesori vitali. Per quanto parecchie volte noi abbia- mo avuto l'occasione di parlare delle cure di stagione, pure ci sembra necessario ad ogni radicale cambiamento di queste, di rinnovare raccomandazioni e consigli perchè spesso la pigrizia è la principale causa di tante noie e di molti piccoli fastidi che, se curati in tempo, non in- fluiranno seriamente sul nostro organi- smo, ma una volta trascurati potranno provocare inconvenienti abbastanza gravi sintomi di malattie lunghe, noiose, che quasi sempre lasciano residui difficilmen- te eliminabili. Ho già affermato in altri miei arti- coli, che il male è un nemico subdolo il quale difficilmente ci affronta a viso aperto ma sta invece nascosto in ogni angolo delle nostre case, nelle vie, in tutti i luoghi da noi frequentati, per at- tendere il momento più opportuno in cui potrà insinuarsi nei nostri organi più de- licati. 11 nostro organismo non sempre ha la fortuna di essere nel pieno vigore delle sue forze, e quindi prontissimo ad op- porre la massima delle resistenze: esso può indebolirsi per il troppo lavoro, per insufficienza di nutrimento o per una nutrizione sbagliata, per i piaceri goduti senza freno, ed anche per l'ignoranza di alcune norme che tutti dovrebbero cono- scere ed applicare rigorosamente. Specialmente ai primi soffi tepidi della primavera, il piacere che ci offre la ri- nascita della natura, viene offuscato da una fioritura di foruncoletti, di puntini rossi o da eruzioni cutanee' i quali sono SALUTE DALLA TERRA cfp' piovano ¡ y PURGATIVE-ANTI: ^EMORROIDALI-DIGEJTIVE • /catefa éSOpIeÌe £ i ne f f eprincipali/a/macie oconvaquadi£ 5 afa FARMACIA PONCI S. FOSCA-VENEZIA Cure primaverili una vera croce, specialmente per le si- gnore e le - signorine. — Ho provato tanti rimedi..., depu- rativi di ogni genere. . ., ma questi fo- runcoletti non se ne vanno! E allora visita alle più famose case di bellezza; acquisto di creme e lozioni co- stosissime, cure scrupolose, e risultati ugualmente negativi. Le pazienti sono disperate, il loro u- more diviene impossibile, e lo specchio consultato almeno cento volte al giorno, sembra che si diverta a riflettere quella fioritura antipaticissima che tarpa le ali alla giocondità. Ma non bisogna perdersi mai di co- raggio. Quando tutti i rimedi di cui ho par- lato risulteranno inefficaci, occorre vigi- lare la propria urinazione, dalla scarsità della quale, il più delle volte, derivano appunto queste malattie della pelle, le quali non guariranno fino a tanto che noi non saremo riuscite ad eliminare tale inconveniente. In tali casi occorre provvedersi di fo- glioline di Equisetum, (volgarmente Coda di Cavallo) farne bollire una giu- sta quantità in acqua, e bere quattro o cinque tazze di questo tè durante la giornata. Dopo una quindicina o venti giorni di tale cura, noteremo come il male abbia arrestato il suo corso, e so- lamente allora l'applicazione di qualche crema ottima, come ad esempio la To- Radta da notte la quale è un vero e pro- prio balsamo, potrà affrettare la guari- gione e ridare alla pelle quella freschez- za vellutata che la rende simile ad un delicato petalo. Sempre di primavera, molte persone, pur non essendo costrette a rimanere in letto, soffrono di parecchi disturbi. Inap- petenza ostinata, stitichezza, difficoltà di respirazione, dolori allo stomaco, emi- cranie saltuarie o permanenti, vampate improvvise. Come se poi non fossero suf- ficienti tutti questi malesseri che rendono le loro giornate eterne ed angosciose, l'insonnia dal canto suo s' ingegna a pre- parar loro delie notti infernali, e quando un lieve sopore riesce a vincere questi poveri sofferenti, sogni ed incubi li av- volgono in un nembo temporalesco. Ma anche per questi mali, che alle vol- te sembrano davvero incurabili, esiste un rimedio, semprechè il paziente ab- bia fede in esso e perseveri in questa cura che noi chiameremo « primaverile ». Chi ha la fortuna di vivere in cam- pagna, si diverta a raccogliere nei boschi le gemme dei pruni di qualunque ge- nere, le gemme delle more, dei lamponi, di abete, di faggio, di nocciuolo, di fras- sino, di pioppo, di ribes, di uva spina e di alberi da frutti. Naturalmente man- candone alcuna di quelle cui io ho ac- cennato, ci si limiterà a cogliere le al- tre che saranno a nostra disposizione. Una bella manciata di queste gemme si pone in uno o due litri, di acqua fred- da la quale si farà bollire per alcuni minuti. Il decotto così ottenuto si in- dolcirà con sufficiente zucchero e la per- sona sofferente ne berrà giornalmente uno o due litri. Tale cura, perchè possa produrre ef- fetti concreti e definitivi, dovrà essere seguita almeno per otto giorni senza in- terruzione, ed il paziente, con sua lieta sorpresa, riacquisterà l'appetito, il co- lore sano, la limpidezza mentale, mentre i suoi sonni saranno sereni come quelli dei fanciulli. Contemporaneamente, sa- rebbe bene fare anche dai cinque ai sette bagni in acqua nella quale saranno state fatte bollire delle foglioline di pino. Un depurativo efficacissimo è l 'Amaro per decozioni primaverili (Estratto Flui- do), che si consiglia di acquistare già pronto nelle farmacie speciali in cui si vendono tutti questi estratti dalle erbe, per la difficoltà che oggi, con la penuria di alcole, si incontrerebbe nel prepa- rarlo. Questo amaro è un estratto fluido che si ottiene ponendo nell'alcole debole le seguenti erbe : Gramigna, tarassaco, assenzio romano e volgare, dulcamara, iperico, ginepro, marrubio, trifoglio fibri.no, centaurea maggiore, genzianella, salvia, salsapari- glia, sassofrasso. Una volta ottenuto l 'Amaro, diluen- dolo in nove parti di acqua distillata, otterremo una squisita bibita amara il cui potere depurativo è dei più alti. Il liquido è di color bruno, ha odore gra- devole e sapore amaro che lascia in bocca una sensazione piacevolissima. Per chi volesse usarlo diamo la se- guente formula: Estratto fluido amaro per decoz. gr. 5 Acqua distillata » 95 Così eccoci anche agguerrite contro le insidie di Madonna Primavera la quale, sotto il suo mantello floreale e nell'onda del suo profumo che stordisce, cela delle sorprese alle quali dobbiamo essere pre- parate se non vorremo languire nella bella stagione anziché godere in questa di tutte le delizie tanto necessarie dopo il lungo rigore invernale. EL I SA ARMENI ATHOS GAS TONE BANTI, Dirattore FANNY DINI, CondireUrice e gerente Stab. Tip. E. Armani di M. Courrier ^aífií aïgmta IL PIÙ' G R A N D E A S S O R T I M E N TO I N Q U A L I T A ' E P R E Z Z I Tofanari già Gi lardini C o r s o U m b e r t o - R O MA 52
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