LA CUCINA ITALIANA 1942
¿ \ l C UíM R I CEETT E R R I S P A R M I A R * » G R A S S I Risollo e castrato senz'olio nè borro Spolverizzate di sale e pepe il castra- to e mettetelo in un tegame bagnandolo sovente con acqua salata salda, nella quale avrete sciolto, se vi piace, un dado. Fate cuocere a piccolo fuoco, ben co- perto. A cottura quasi ultimata aggiun- gere delle cipolline o cipolle ben tritate e terminare di cuocerlo. Togliere il gras- so che sarà venuto fuori, e dopo averlo messo in un nuovo tegame con una cuc- chiaiata di cipolla aggiungetevi 100 gr. di riso a persona, copritelo abbondante- mente con l'acqua calda del dado, sorve- gliatelo che non s'attacchi, aggiungendo acqua se occorre. A cottura ultimata cospargete abbon- dantemente di formaggio. Minestra di verdura e maiale Fate bollire il maiale, scelto nella par- te più grassa, in una pentola d'acqua. Non appena cotto, servitevi di quest'ac- qua molto unta per cuocervi dei fagio- li, ceci o pisellini secchi, che toglierete e porrete in caldo. Avrete frattanto in altra pentola con poca acqua fatto cuo- cere tutte le verdure a vostra disposizio- !A\ CIUCIXI^A IITA\ILIIA\ÍNA D I R E T T O R E ATHOS GASTONE BANTI ANNO XIII G E N N A I O N . 1 1942 - XX Abbonamento annuo . L. 10 E s , ero L. 15 Un num. L. 1 - Arretralo L. 1.20 Cambiamento d'indirizzo L. 1 Inserzioni L. 4 al millimetro oltre la tassa erariale dell'I.80 per cento e imposta sulle entrate Direzione e Amministrazione: VIA CASSIODORO, 15 - ROMA Tel. 360.935 - C. C. P. 1/26060 ne. Mescolate l'acqua del maiale alle ver- dure, aggiungete pasta, riso o pezzetti di pane avanzato, spolverizzate di for- maggio e servite la minestra che sarà eccellente. Il maiale lo porterete in ta- vola con i legumi caldi, conditi col solo limone. Rognone con verdura Se avete avuta la ventura di acqui- stare un rognone, completo di tutto il suo grasso, potete servirvi benissimo del rognone per una frittata per la quale occorre una goccia d'olio, e insisto sulla goccia perchè basta che la padella sia appena- unta, e il grasso lo serberete per molti usi. Principalmente per cuocere ogni sorta di verdure, sia in ¡scatola, pi- selli, fagiolini, ecc., come fresche, ca- voli, verze, zucchine ecc. Preparate un bel battuto di cipolla, prezzemolo, basilico e aglio per chi lo gradisce, con abbondante grasso di ro- gnone. Fatevi rosolare le verdure che sa- ranno state preventivamente lessate e spolverizzate di abbondante formaggio. Avanzi di carne al latte Tagliate la carne a fette possibilmen- te molto sottili. In un tegame intanto avrete messo con due cucchiaiate di lat- te un cucchiaino di farina (quella che avete, fecola, riso, tapioca ecc. ). Fate incorporare e aggiungete, a vostro pia- cere,. funghi, cipolline, carciofi, asparagi, cavolfiori, giardiniera, e un mazzetto di odori che poi toglierete. Mettete a in- saporire la carne coprendo tutto con un uovo o due che avrete precedentemente sbattuti cn un po' di latte. Minestra di cavolo ripieno Scottate un cavolo, dopo averlo ripu- lito del torso e delle grosse foglie ester- ne. Intanto preparate un ripieno, che può essere fatto con qualunque verdura o avanzo di carne e di salumi, ben tritati, con pane inzuppato nel latte e un uovo o due, a seconda della quantità del ri- pieno. Mescolate bene tutto, aggiungen- do sale, pepe, qualche pinolo se l'avete e abbondante formaggio. Riempitene le foglie cominciando dal grumo, poi via via. lasciando le ultime esterne, che ser- viranno da pareti, senza ripieno. Lega- te con filo ben stretto, come un pol- pettone e ponetelo in una pentola di ac- qua bollente, ove avrete fatto sciogliere un dado e che sia adatta alla quantità di minestra voluta. Dopo qualche minuto di bollitura, togliete il cavolo, aggiungendo la pasta- o il riso e, se l'avete, un pez- zetto di burro NONNA SPERANZA l > m » t o L O I f l B A R D I ROMA - Via della Stamperia, 67 Telefono 683-571 ic.civ/xivj uoo-3/1 . Spedalizzalo per prematrimoniali - Rintracci - Indagini delicata - Accertamenti ovunque igyiorililà Ho visto l'altro giorno... ... in filovia, nell 'affollamento di mezzodì, tante mani aggrappate in alto, alle provvidenziali maniglie. Ma- ni stanche di artigiani, mani fresche di scolarette, macchiate d'inchiostro, irrequiete e commoventi, mani di pro- fessionisti pallide e sapienti, mani di soldato, forti e rudi, pronte alla di- fesa, al sacrificio... Ma, fra le altre spiccava una mano, ahimè!, irritan- te e pretenziosa, e che ha molte tristi consorelle! Le unghie erano rivestite di smalto cupo e screpolato, i polpa- strelli segnati da sottili striature nere, ed il dito medio sfoggiava un grosso anello di colore freddo. Certo, la sua proprietaria non immagina di rivelare con l'aspetto della sua mano l'impron- ta del suo povero spirito artificioso; non sa. che nella sua mano si legge... | non l'avvenire, bensì il presente, il goffo e veritiero presente: ha gusto meschino, una smania per l'appari- scenza, e poca pulizia. La mano attiva e laboriosa si sforza I a mantenersi curata e linda: le lievi traccie della sua fatica, allora, tocca- no il cuore. La mano ingemmata, truccata (e siaj deve apparire im- peccabile, e si guardi dal destare ri- brezzo e compassione. Alcune don- ne non hanno più unghie, hanno artigli insanguinati, d'uccello. La più bella mano è candida, è nuda, senza artifici, nè ornamenti, senza ma- schera. C'è chi non osa sfidare la moda, ma ha torto. Felice la donna la cui mano conserva intatto il profumo della sua personalità sottilmente fem- mini le; la cui mano non è fatta solo per reggere le carte, ma, semplice e raffinata, nella sua naturalezza sa- piente, è fatta sopratutto per lenire, pregare, carezzare, lavorare... amare. ACQUAMARINA 6
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