LA CUCINA ITALIANA 1942

Fondo per l'indennità agli impiegati gestito da l l ' I s t i t u to ^Naz i ona le d e l l e A s s i c u r a z x o i i i II Decreto 8 gennaio 1942, n. 5, pubblicato nella « Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio, n. 21, fa obbligo ai datori di lavoro (compresi gli Eliti Pubblici in quanto soggetti alle norme della Legge Impiego Privato e alle norme dei Contratti Collettivi di Lavoro) di versare entro ii 31 marzo p. v., le indennità dovute agli impiegati dipendenti, al « FONDO PER L ' I NDENN I TÀ AGL I I MP I EGA T I » , gestito dal l ' ISTITUTO NAZ I ONALE DELLE ASSICURAZIONI. Mediante detto versamento il FONDO garantisce: Ai DATORI DI LAVORO un interesse annuo sulle somme versate; Agli IMPIEGATI una integrazione assicurativa a favore de- gli eredi degli impiegati, premorti prima di aver raggiunto 10 anni di servizio. Tali integrazioni sono a totale carico del Fondo, senza alcun aggravio nè per il prestatore d'opera nè per il datore di lavoro. Le aziende, che, sottoponendosi a maggiori oneri rispetto a quelli richiesti dal FONDO, volessero compiere una più larga opera di previdenza a favore del loro personale, possono stipu- lare contratti di assicurazione collettiva. L ' I ST I TUTO NAZ IONALE DELLE ASSICURAZIONI offre per questi contratti le migliori tariffe, oltre a far partecipare gli assicurati agli utili dell'Ente. zate, e ti serviranno benissimo, come se fossero di legno, per alimentare la tua stufetta il prossimo inverno. Grazie de- gli abbonamenti, spedito il premio: cioè, ordinato il premio alla To-Rodia, che spedirà: perchè anche da Firenze ci se- gnalano che, data l 'enorme richiesta, le spedizioni vengono effettuate con qual- che ritardo. TAL I SMANO. — Una buona madre di famiglia — e tu sei una buonissima madre — non getta via nulla: neanche i fiammiferi usati. Quei poveri Zolfini di legno hanno anche loro il loro valore, in questo momento. Serbali, quando li hai adoperati una volta, in una scato- letta qualunque. T i serviranno quando vuoi accendere un secondo fornello, in- fiammandoli al primo. Prima che il golf abbia i gomiti rotti, mettici dalla parte di sotto una toppa. Assicurerai la durata dell'indumento. Se è colorato, il golf, puoi lavarlo in acqua e aceto a cui ag- giungerai un cucchiaio di sale. Grazie degli abbonamenti alla Domenica e alla Cucina. Spedita la collezione dei volu- metti gastronomici desiderata. A N N A , Pesaro. — Il sedano, e il prezzemolo. Tritati, servono benissimo a toglier l 'odore del pesce dalle mani,, senza bisogno di consumare la sapo- netta. Poi ti sciacqui ad acqua corrente... ARB. SPEZZINA. — Non per nul la: ma come fai ad avere « avanzi di car- ne? ». Queste ricette sulla utilizzazione dei resti andavan bene (quantunque pre- stassero il fianco alle critiche giustissi- me di coloro che osservavano che se per utilizzare qualche rimasuglio di car- ne bollita ci volevano 20 lire di ingre- dienti diversi era meglio spenderne 10 per comprare di che fare una pietanza nuova e mangiarsi gli avanzi così come stavano) quando le disponibilità erano senza limiti. Oggi dobbiamo preoccupar- ci, con disciplina e con fede, di non sprecare nulla, e di sostituire man mano con savi accorgimenti e buona volontà le materie prime che eventualmente sie- no rare. Pubblicare una ricetta dove si parla di avanzi di carne da macinare, mescolare con besciamella ecc. ci sem- bra inutile. Mandaci, se mai, altre ri- cette più adeguate ai tempi. LUCIA DI FIRENZE. — Rispondo al- le vostre numerose domande, pregando- vi di scusare se non ho potuto farlo di- rettamente e prima. Il ghiaccio artificiale potete farlo met- tendo l 'acqua potabile in un recipiente, che entri in un secchiello di legno. Escluso il secchiello da marmellate che indicate voi, perchè esso sarà certamen- te costituito da lastre sottili di faggio mal saldate, e non serberebbe il liqui- do refrigerante. Questo si compone di : acqua, cloruro di calcio e nitrato d'am- monio, (in parti uguali questi ultimi due, sciolti in ugual peso di acqua). Pratica- mente, se il secchiello contiene 1 litro di acqua, ossia un Kg. di acqua, vi occorrono 500 gr. di cloruro di calcio e 500 di nitrato d'ammonio. In questa so- luzione immergete il recipiente che con- tiene l'acqua da congelare: sarà un re- cipiente da cui il ghiaccio possa poi uscire facilmente : e sarà così alto che l 'acqua esterna, quella col nitrato di ammonio ecc., non possa penetrarvi. Dopo 35 o 40 minuti il ghiaccio sarà fatto. Ho risposto così, implicitamente, an- che alla vostra terza domanda. Io esclu- derei il bussolotto metallico da marmel- lata, e adoprerei, piuttosto, un vaso di cristallo, o di terra cotta, ben pulito. Circa il pomodoro, sono l'acido sali- cilico e la salatura che evitano l'insor- gere delle muffe. O vi sarete ingannata nella dose (che deve essere di I gram- mo di acido per ogni chilogrammo di pomodoro) o l'acido salicilico... non era salicilico. Per l 'ultimo infortunio segnalatomi... non vi so dare una spiegazione. Il ta- glio del vetro avviene al livello estemo dell 'olio: in sostanza è l'olio immesso in un bicchiere che taglia il vetro, se l'olio stesso viene attraversato da un ferro fortemente arroventato. In quel lontano numero della Cucina in cui sug- gerivo di mettere nelle bottiglie sboccon- cellate l 'acqua, e sopra l 'acqua un dito d'olio, io davo questo suggerimento per-

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