LA CUCINA ITALIANA 1942

ASSENZA DI GUARNIZIONI • NESSUNA SORVE- G t l ANZA • MASSIMA UTILIZZAZIONE DEI SAU NA- TURALI E D B CRASSI CONTENUTI NEGLI AUMÉNTI VIA REGINA ELENA.52-T EL .480.I70 che riuscirebbero a rifare cose ben più difficili d'una cornice. Credo che alla origine della caduta sia sempre da ricer- care l'umidità dell'ambiente, o un urto. Per i fascicoli arretrati della Cucina, se ne può avere chiedendoli alla Ammini- strazione. Ognuno costa L. . . ISABELLA. — Per quel che riguarda le nespole, vogliate vedere che cosa ho scritto ad Anna Maria. Per le giuggiole, credo che sia più facile, dato l'alto potere zuccherino ch'esse hanno a maturazione completa. Ma anche per queste non ho veduto, negli autori che vado consultan- do, nessuna ricetta: e credo proprio che fino ad ora nessuno sia saltato in mente di sperimentarle. Penso che, forse, biso- gnerà passarle, a mezza cottura: non tanto per i noccioli, che si possono evitare facilmente, quanto per la pellicola ester- na,, che nelle giuggiole maturissime diviene dura, indigeribile, quasi vetrina, e che è la sola causa della scarsa popolarità di cui godono (presso le mamme) quei frut- ti così graditi ai ragazzi. Vi ringrazio a nome di noi tutte, per le vostre espres- sioni cortesi. FORTIiUS. — Posso darvi, a proposito di quanto mi scrivete, un consiglio: se avete della soia e non in quantità tale da rendere possibile e conveniente l'estra- zione dell'olio, sottoponete quelle fave alla torrefazione, come se si trattasse di caffè o di orzo. Macinata, la fava di soia torrefatta è un succedano del caffè che in Austria, e soprattutto in Svizzera, è considerato fra i migliori. ' LORIS. — Le barbabietole da orto (per distinguerle da quelle da zucchero, o da foraggio) potete seminarle fino a tutto giugno, a distanza da 25 a 30 cen- timetri. Per la bieta, potete seminarla anche più in là: fino a ottobre, viene. Per la carota non andate oltre l'agosto. Lo stesso per il broccolo e il cavolo verza. Sempre a vostra disposizione, cara ab- bonata. INCHIOSTRO NERO. — Per i bignè dolci, offrite forchettina e tovagliolino a parte. Circa gli altri, « imbottiti di carne o di prosciutto» (beata voi!) potete rego- larvi, per quel che riguarda la quantità, sull'appetito e la discrezione dei com- mensali. Quanto all'ordine di precedenza nei pasti, tutto dipende dagli usi locali: normalmente essi non sostituiscono l'an- tipasto, e quindi dovreste offrirli dopo la minestra, come pietanza. L'altra roba può essere offerta con vermouth o con the. Non si prende con le mani, ma generalmente con le molle da dolci o con un coltello da dolci o da gelati a lar- ghissima lama, che si infila sotto ogni pezzo della focaccia. Date a ogni invitato coltellino, forchettina e salvietta. La glassa deve essere un po' densa. Per il bicchiere d'acqua, attenersi alla for- ma più semplice: bicchiere, piattino, sal- viettina accanto al bicchiere. Potete limi- tarvi a fare un telegramma d'augurio alla signora, senza inviare persone in visita, chè, in circostanze come quella che ac- cennate, potreste dare disturbo o mette- re a disagio. Quando la signora tornerà, ristabilita al paese, allora la festeggerete. AFPABECCH KUmUODOKBSTICl - MflJUTOj Ci ò di rebbe certamente il bimbo se potesse par lare! l a sua espressione dimostra in ogni modo la soddisfazione per essere pialo cosparso, dopo il bagno, con TaSco Bos-a io G i b.b s -Questo prodot to infatti è ideale per i bambini ; per le sue ¿qualità assorbenti e rinfrescant i, esso el imina i fossori e le i r r i tazioni che faci lmente si producono sulla ¡oro pelle del icata, li suo profumo, espressamente studiato, non può ar recare j l mi n imo disturbo al l 'ol fat to sensibile dei bambini. P Talco Borala Qìbhs vjeoevsnduto in barattoli breveitdti a soffietto, ed in buste. r i B s s & A. STABILIMENTI ITALIANI GI8BS • MILANO Giornaliera Igiene Bellezzo Buona Salute

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