LA CUCINA ITALIANA 1942
Per risparmeiar i "puni t ficato l adieta, sostituendo al latte gior- naliero varie frutta fresche, astenendosi dal caffè, da salumi, da aceto, da dolciu- mi, da ogni cibo salato, Ho potuto controllare l aguarigione d i un apice polmonare compromesso da tu- bercoli con le stesse variazioni di alimen- ti, aggiungendo prima dei pasti vitami- ne estratte. Nei soggetti carenzati e deperiti, l e irregolarità delle reazioni organiche au- mentano l eprobabilità delle infezioni. Nei bambini ammalati di scorbuto si nota un aumento della virulenza di germi, che attaccano non soltanto ]e vie cutanee, ma pure i tessuti bronco-polmonari. Lo sta- to febbrile che, d siolito, accompagna cotesti attacchi, consuma rapidamente l e riserve protettive dell'organismo. I lde- corso delle infezioni s'aggrava s eno n vengono somministrati prontamente de i succhi d firutta crude: aranci, limoni, o di carote, lattuga, pomodori. Ma a depe- rimento avanzato, anche tali rimedi rie- scono inefficaci e giungono provviden- ziali l evitamine estratte. Non poche epidemie sono dovute a l continuo uso di latte scremato e quindi privo del sùo grasso. Le diarree, l ecom- plicazioni bronco-polmonari, i perturba- menti e le malattie della vista che ne se- guono, sono causate precisamente dalla mancanza dell 'elemento vivente solubile nei grassi e fattore di crescenza: popola- rizzato col nome di vitamina A . Per conseguenza l asorveglianza delle mucche, delle latterie, delle fabbriche d i burro e d ilatticini non sarà mai sover- chia. A questo punto c is ichiederà: quali sono i cibi che proteggono meglio dalle insidie delle infezioni? Una delle due: o nell'alimentazione s i introducono i lpane integrale, burro e latte intero (assicurandosi delle condizio- ni d sialute delle mucche), insalate d i lattuga, indivia, cicoria, finocchio, caro- te, crescione, sedano, cerfoglio, unite a piccole razioni d ciarne, fegato, pesce, considerando i legumi (lenti, fagioli, pi- selli, fave, ecc . ), quale carni vegetali da accompagnare con erbaggi, largo uso d i frutta varia cruda e scelta; o preferendo i cibi suggeriti dalla falsa raffinatezza francese, cioè passate, pane bianchissi- mo, intingoli stracotti, brodini concentra- ti, gelatine, marmellate, sarà inevitabile cadere i npreda a debilitazioni. I danni d siimili debilitazioni vanno oltre l apropria persona: si estendono an- che alla figliolanza. G. B P. a l anti VISITAT SUEBIT O il nostro vasto assortimento d i P E L L I C C E GIACCHE E MANTELLI FINEMENTE CONFEZIONATI Pagamento anche in 12-18 rate R O M A - Via Vi t tor ia Co l onna, ti in, t. I C ' è una mamma assai perplessa, che guarda con occhio corrucciato le scarpine della sua bambina: sono ancora quasi nuove e non le vanno più bene! Ha pro- vato a calzargliele ancora, ma fatti po- chi passi, l abambina, di soli cinque an- ni, s'è fermata e con l'aria d uina don- nina, h adetto con tutta serietà alla mamma: « Guarda mamma, io non pian- go, perchè so che i nistrada non s ipuò piangere, ma t iassicuro che lo farei, per- chè i piedi mi fanno troppo male e non posso più camminare! ». Tornata a casa, la mamma h atolto l escarpine, l eh a messe accanto alle altre diventate trop- po piccole anch'esse e l eh aguardate malinconicamente. Cosa fare? Prendi l escarpette i nmano e muni- sciti di un temperino che tagli bene. Oc- correrà anche una piccola tenaglia, se l e scarpe hanno dei chiodi. Scucile piano, piano, leva i chiodi, separa l atomaia dalla suola. Quando avrai fatto questo, cerca in casa fra gli avanzi d sitoffa, s e hai del fustagno, o della fettuccia solida, larga almeno un paio d diita, vedi che sia del colore della scarpa, bianca o mar- rone, chè tali sono i ngenere i colori u- sati per l escarpe dei bambini, e cuci l a fettuccia tutt' intorno alla tomaia. Com- pera dal ciabattino delle solette di legno, che s itrovano i ncommercio e sono e - senti d apunti; bada che l asoletta si a di misura u npo' più grande del piede della tua bimba. Con dei chiodini picco- li, ma acuminati, inchioda la stoffa ( ol a spighetta) che hai cucito alla tomaia, sullo zoccoletto di legno. Quando i ltuo lavoro sarà finito, vedrai che l ascarpina sarà rimasta uguale a come era prima, e di mutato c siarà solo l asuolai di legno, che renderà però l ascarpa moderna dan- dole l aforma ortopedica, e nel tempo stesso si sarà allungata di quel tanto che occorrerà per permettere alla tua figliola di camminare senza soffrire. o o o « Non h opensato a provvedermi d i una vestaglia pesante! Gli altri anni coi caloriferi accesi tutte l eventiquattr'ore, non mi è nemmeno passato per l atesta l'idea di comperarmi una veste da came- ra che mi tenesse caldo, come sono, per esempio, quelle di velluto, di stoffe fel- pate, o m, eglio ancora d mi orbida lana. E adesso come faccio? Se mi compero l a vestaglia, adopero quasi tutti i punti, e non mi resta l apossibilità di provvedere ad altro. Se qualcuno mi desse un buon consiglio, glie ne sarei proprio grata! » . Be', i ocredo che tu i,mprevidente donnina, avrai una vestaglia leggera. For- se una d qiuelle vesti da camera- di taf- fetà eleganti, o d iraion a puntini, d i tipo maschile, o d icrespo d sieta, o d i una d qiuelle qualsiasi stoffe sottili con le quali s cionfezionano l evesti da ca- mera estive. Certamente anche avrai, per quanto modesto possa essere i ltuo guar- daroba, un abito da spiaggia confeziona- to ger andare in estate in campagna. Ma se questo non fosse, troverai certamente una camicia da notte disusata, o una sot- toveste che hai scartato perchè sciupata e rammendata. Met ti vicini, sul tuo ta- volo d alavoro, vestaglia e l'altro indu- mento da spiaggia o da notte che sia: e vai a perlustrare un poco negli armadi, nei cassetti, nelle casse, finché troverai tutto quanto t ioccorre: u ncappottino vecchio del bambino, un vestitino di la- na della bimba, un paio d mi utande d i lana del nonno, un tuo golfino che avevi dimenticato e non usavi più perchè tutto sdruscito nelle maniche, insomma vari capi e pezzetti di lanerie o maglieria chè avevi tenuto da parte probabilmente con 10 scopo di farne degli strofinacci o delle pezze da pavimento. Met ti anche queste sul tavolo da lavoro e incomincia l'opera di disfacimento. Quando avrai scucito be- ne i pezzi, levate le fodere, tolti i botto- ni (metti da parte tutto quello che non serve, senzai buttar vi aniente, perchè tutto può venir utile) unisci tutti i pez- zi d sitoffa e d imaglia d liana. Quan- do avrai fatto questo, ponili sulla tu a veste da camera leggera, e taglia la stof- fa variopinta e di varia qualità che avrai ottenuto. Della stessa forma della vesta- glia. Fanne insomma una fodera per qué- sta. Cucila a larghi punti .(in maniera che quando verrà l'estate farai presto a scucirla), e quando avrai fatto questo, con l acamicia da notte o con l asotto- veste, o con l aveste da camera, fodera 11 tutto, i nmanierai che, anche interna- mente, diventi d ciolore o qualità omo- genea e s iocculti l'imbottitura. Avrai ottenuto una veste d acamera calda, morbida, col vantaggio di sembrar leggera e dessere pesante, senza spesa di denaro, e senza consumo di punti. S e poi non hai bisogno di utilizzare ancora la vestaglia durante l'estate, ma l apuoi tenere già pronta per l 'autunno venturo, impunturala tutta i nmaniera che diven- terà ancora più calda, perchè l estoffe staranno a loro giusto posto, e anche perchè essendo di qualità diverse, rimar- ranno uniformi, tenute salde dall'impun- tura. RINA SIMONETTA «PAPRAIK MARI»CH PEEP ROOSS ITALOIAN Prodotto autarchico GARENTITO PURO In vendita nelle migliori drogherie Dilla M. MARICH TORRE ANNUNZIATA CENTRALI {Napoli) 9
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