LA CUCINA ITALIANA 1942
Cercohiam id conoscer e el pieant medicinal i Valeor terapoeutic de l tiglio Oltre all'infuso di Camomilla, che è ormai divenuto familiare nella pratica quotidiana, non molti conoscono invece l'infuso di fiori di Tiglio — Tilia Vulga- ris — che è ricco di princìpi attivi: mucillaggine, cera, tannino, olio essenziale, tiliacina che è un glucoside. Ha proprie- tà antispasmodiche: calma quindi gli sta- ti di squilibrio nervoso; diaforetiche: provoca il sudore; stomachiche: regola le funzioni digestive; anticatarrali, emol- lienti. L'estratto di Tiglio viene usato come modificatore della viscosità e coagulabi- lità del sangue. Il Tiglio è pianta antichissima, perfino Omero ne parla nell'Odissea, io secoli avanti Cristo. Nei paesi nordici il suo uso è assai diffuso, così in Germania, Francia e Svizzera. In Italia sono ancora poche le fami- glie che l'adottano come bevanda nelle sere d'inverno. Lo si conosce solo di nome dietro prescrizione medica come veicolo. Ma chi non ricorda le passeggiate a giugno lungo un viale di Tigli in fiore? Che profumo! Perfino le api si ubriacano e fanno un miele prelibato! Nell'essiccazione il Tiglio non perde la sua proprietà terapeutica, ma aumenta il valore degli enzimi. Infatti si gusta assai di più l'infuso di fiori secchi che quello di fiori freschi. Per evitare i raffreddori Per evitare i raffreddori nella stagione invernale, prendete al pomeriggio o alla sera una tazza di Tiglio, ottima bevan- da autarchica che sostituisce mirabilmen- te il valore del tè, essendo ricco di tan- nino. Il tannino è un rigeneratore dei nefvi. Esso manifesta un'azione tonica più costante quando è allo stato di « tan- nino fisiologico » come nel Tiglio e in altre Piante Medicinali e riesce quindi più efficace. Gr. 5 di Fiori di Tiglio in infusione per cinque minuti in un quarto di litro d'ac- qua servono per due tazze. Dolcificatelo con un cucchiaino di miele o zucchero e aromatizzatelo, se volete, con la buccia di limone. Come il tè, lasciandolo troppo in infusione, s'oscura per il tannino che contiene e diventa amarognolo per via delle sue bractee. È bene quindi usarlo al momento o vuotare il liquido in un recipiente di vetro. È ottima bevanda fredda per gli ammalati durante la notte. Tisana essudativa Se avete un po' di tosse o qualche linea di febbre, eccovi una buona ti- sana : N. io Bacche di Rosa di macchia (Rosa canina), un pizzico di Foglie di Verbena Trifolia (Erba Aloisia - Lippia Citriodora), due foglie di Arancio (Citrus Aurantium), un pizzico di Fiori di Tiglio (Tilia Vul- garis), 3 grammi circa; che preparerete a questo modo : Fate bollire moderatamente per cinque minuti le Bacche di Rosa in un quarto di litro d'acqua, che poi verserete sulla Verbena, sulle Foglie d'Arancio e sui Fiori di Tiglio messi intanto in una teie- ra. Lasciate il tutto in infusione per alcuni minuti e poi dolcificate a piacere. È preferibile bere questa tisana a let- to, perchè dà una sudazione che vi farà scomparire il malanno. Per avere bevande limpide, prive di qualsiasi residuo polveroso, mettere nel fondo del colino un batuffolo di cotone sterilizzato, come fanno nelle farmacie per passare i decotti. Consiglio di preparare personalmente gli infusi di Piante Medicinali, perchè non venga alterato il loro valore tera- peutico. Per la vostra bellezza Eccovi una ricetta per il bagno a va- pore per l'igiene del viso d'ogni setti- mana. Fate un infuso di due litri d'acqua versandovi; un cucchiaio colmo di Fiori di Camomilla Superiore; due cucchiai di Fiori di Tiglio mondo (oppure 5 gr. di quello con bractee); un cucchiaio di Pe- tali di Rose. Rovesciate il tutto in una piccola cati- nella o in un vaso di terracotta, fate un cartoccio ad imbuto con cellofane o carta da filtro per far salire al viso quell'aro- matico vapore concentrato. Naturalmente avrete prima pulita la vostra pelle o con acqua o con lozione detergente. Finita la vaporizzazione passate sul vi- so, con un batuffolo d'ovatta, il succo di mezzo limone. ROSI BRISIGHELLO Diplomata Erborista nella R. Univ. di Padova " " MAMEM !... ~ ~ a v e t e bamb i ni debo l i c he di not te b a gn a no il l e t t o? cur a t e l i co l la C E R E B R A L I NA RA- ME L LA T I PO 1 - prodo t to vege- t a l e I nd i c a to ne l la Enuresi not. turna, Epi lessia, Forme epi lettoidi, nonché in t u t t e le ma l a t t i e g r a v i che a bb i a no r i f l e s si s u i cent ri ner- vos i . L a C E R E B R A L I NA R A M E L LA TI- PO 2 - pr odo t to v e g e t a le c u r a g l i stati anorma li del sistema ner- voso, l 'esaurimento, il persisten- te mal di testa, l ' insonnia, l'iste- i r ismo; i nd i c a ta a chi è s ogge t to ad eccess i vo l a v o ro men t a l e. A r i c h i e s ta s i i nv i ano s ch i a r imen- t i e s p i e ga z i oni d e t t a g l i a t e. L a C E R E B R A L I NA R AM E L LA t ro- v a s i in t u t t e l e F a rma c i e e pr e s so i l l abo r a t o r io Chimico Fitotera- p EOC « C E R E B R A L I NA R AM E L L A» imperia-Onegl ia. Aut. Pref. Imperia N. 18331 del 15-11-39 ' L'ORTO DI FAMIGLIA Non tutte le colture ortive sono adat- te per l'orto di famiglia : occorre sceglie- re quelle che non richiedono particolari esigenze, che danno un maggior prodot- to per metro quadrato di terreno, ed il cui prodotto è di immediato ed efficace ausilio alla mensa familiare. Per dare un'idea approssimativa della diversità di raccolto per le varie colture, e riferendoci ad una aiuola di 10 mq., daremo il seguente prospetto. Si tenga però presente che queste cifre sono sog- gette in pratica a forti oscillazioni a cau- sa della variabilità dei fattori ambientali: carote 30/50 Kg. cetriolo 40/50 » cavolfiore 25 » cavolo cappuccio 50/70 . . . » cavolo rapa 20/30 . . . . » cipolle 30 » fagioli 2/4 » piselli 2/3 » insalata 10/20 ,» patate 25 . . . , , , . » produzione media per ogni 10 mq. di terreno e per una sola raccolta. Tanto per fare un confronto, diremo che le coltu- re cerealicole dànno un minor prodotto; per es. il frumento dà solo 3 kg. per 10 mq. di terreno. Bisogna inoltre tener presente che, sic- come gli ortaggi hanno un ciclo vege- tativo di pochi mesi, nel corso di un an- no si possono fare 2 0 3 colture successi- ve sulla stessa aiuola, e quindi la produ- zione di un'area di 10 mq. aumenta in misura notevole. Un bravo orticoltore poi, mercè l'associazione di più colture, e la razionale scelta degli avvicendamenti, riesce ad avere una produzione ancora maggiore. Si pensi che una piccola su- perficie di 100 mq. coltivata ad orto, se concorrono tutte le circostanze favorevoli e se è razionalmente coltivata, può fornire il vitto necessario ad una persona per tutto l'anno. Gli ortaggi di cui consigliamo la col- tivazione nell'orto di famiglia, e che cre- scono su per giù in quasi tutte le zone d'Italia, sono i seguenti: Aglio, barbabietola da orto, bieta a coste, carota, cavolo, broccolo, cavolo fio- re, cavolo verza, cetriolo, cicoria, scarola, radicchio, cipolla, indivia, fagiuolo, lat- tuga, patata, peperone, pisello, pomodoro, porro, ramolaccio, rapa, ravanello, scor- zobianca, . scorzonera, sedano, spinacio, zucchine. È consigliabile anche coltivare alcuni o- dori (basilico, menta, prezzemolo, salvia, rosmarino, maggiorana). Un'altra pianta facilmente coltivabile nell'orto e che può essere utile in ogni famiglia, è la camomilla.
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