LA CUCINA ITALIANA 1943

e i suoi poderosi sviluppi Richiamiamo l'attenzione dei lettori sii un aspetto dell'atti- I J Istituto Nazionale delle Assicurazioni, che ha pertico- lare valore espressivo, e precisamente sull'altissimo e crescente incasso dei premi, che oltre all'eccezionale virtù di parsimo- ma e di tenacia del popolo italiano e alla conseguente sua capa- cita di risparmio dimostra la fiducia sempre maggiore che esso ripone nelFISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURA- Z I OM da cui riceve le più progredite e meno, costose presta- deUo Smo U r a t Ì V e 6 ° g n Ì P Ì Ù 3 1 13 S a r a l l Z Ì a ' C O m P r e s a quella Il seguente prospetto riproduce i premi incassati annualmen- te fiali Istituto nell 'ultimo decennio (1933-1942): 1 9 3 3 • • • • • • L . 478 . 140 . 016 , 30 1 9 3 4 » 501 . 868 . 758 , 16 1 9 3 5 » 521 . 402 . 378 , 91 1 9 3 6 » 551 . 787 . 737 , 94 1 9 3 7 » 665 . 650 . 901 , 70 1 9 3 8 » 8 1 9 . 3 6 6 . 2 4 5 , 29 1 9 3 9 » 928 . 134 . 134 , 93 1 9 4 0 » 897 . 241 . 597 , 30 1 9 4 1 » 1 . 149 . 392 . 283 , 30 1 9 4 2 » 1 . 4 0 0 . 0 0 0 . 0 0 0— (approssimai.) con un totale invero colossale di L. 7.912.984.053,83 Otto miliardi di lire, grandioso capitale che una massa im- mensa di cittadini ha affidato alla grande Azienda di Stato Sono risparmi di ogni categoria di cittadini, che contribui- scono validamente ad accrescere ed irrobustire quella linfa da cui si rifornisce il pubbl ico erario, e traggono vita le più sva- nate e feconde attività del Paese. Bonifiche, opere edilizie, fer- rovie, strade, porti, oltre al finanziamento diretto dello Stato ecc. ecc., sono tutte imprese e opere a cui l'Istituto, con le più' severe garanzie, ha partecipato e partecipa con mezzi che t r i , - gono appunto origine dai su accennati risparmi (13) to? Ma perchè bisognava « faci l i tare » rendere più sbrigativa l'incisione del no- me e dell ' indirizzo.' Capirete: con oltre ioo.ooo abbonate! Che cosa penso del crudismo ? Vi ri- cordate la storia di quel vecchio ate- niese che, presentatosi allo stadio (o in qualche altro locale da pubblici spetta- coli: .escludo, data l'epoca, che si trat- tasse d'un cinematografo!) non t rovava nessuno che gli cedesse il posto a se- dere, presso a poco come succede ora a noi quando montiamo in un tram ? Tutti se ne stavano appiccicati al loro sedile coinè se ci fossero stati attaccati con la colla; finché ci fu uno che si decise ad alzarsi: e allora gli altri ap- plaudirono, presso a poco come sarebbe applaudito Oggi un generoso cavaliere che ci cedesse il posto in t ramway E allora il vecchio filosofo disse la frase memorabile: — Conoscono il bene »li ateniesi, ma non lo praticano. In fat to di crudismo, io sono., del Partenone. Riconosco che deve essere una buo- nissima cosa, ma non vi nascondo che •le erbe m generale mi piace mangiarle cotte. E se c'è la carne o il pesce, pre- ferisco pesce e carne. Se volete avere idee interessanti intorno alla necessità, per il genere umano, di ritornare alla natura, non soltanto come alimentazio- ne, ma anche come metodo di vita, leg- gete « Rigenerazione Umana » di Fortu- nato Pa t a v i no: è un libro in cui il naturismo eutrofologico, ossia la buona e sana alimentazione, viene presentato co- me il mezzo per rigenerare l 'organismo umano deteriorato da un sistema di vi t- titazione irrazionale e da un tenore di vita, come è il moderno, convulso e an- t igienico. E' interessante anche la parte: Trofo- terapia, ossia metodo di cura delle ma- lattie mediante l 'alimentazione. Poiché mi chiedete qualche idea per un esperi- mento di crudismo, da farsi l 'estate, tolgo da un altro libro, Cibi di frutta e di verdure crude del dottor Bircher Bcnner, tradotto dal dr. Quarenghi, que- sta lista settimanale di vivande crude- leggetela e vedete se vi è possibile nu- trirvi così, dato che vogliate tentare lo esperimento. (Non vi nascondo che lo tenterei volentieri anch'io... ma poi, ve- drete, quando viene il giorno de l l a ' car- ne, mi metterò a f a r la fila...). Dunque: 1 . giorno: Fragole, mandorle, noccio- le, fette di pomodoro cosparse di cavol- hore tritato ed erbe aromatiche (basili- co, prezzemolo, acetosella, insalata cap- puccio). 2. giorno: Ciliege, noci, lattuga, bar- babietole, sedano bianco con limone, in- salata cappuccio, zucchette. 3. giorno: Lamponi e ribes, noci, ca- rotine e cipolle, ben tritate e mescolate, piselli teneri con maionese, guarniti di spinaci e di insalata cappuccio, tritati. 4- giorno: Pesche, albicocche, ciliege, mandorle, nocciole, bietole, circondate da una corona di ravanel l i, dadetti di po- modoro, insalata. J . giorno: Mirti l li con panna fresca (il libro parla di panna: ma è un libro ante-guerra) sedano, cavolo rosso guar- nito di _ cerfogl io e peperone, insalata' , cappuccio. 6. giorno: Prugne, pere, noci, cetrioli, giovani semi di granturco con maionese, spinaci, insalata cappuccio. 7- giorno: Pesche, prugne, mele, noci, cavolo rapa, fagiol ini teneri tagliati fini, pomodori, porro, prezzemolo, insalata cappuccio. Avrete osservato che l ' insalata cap- puccio c'è tutti i giorni (nella lista: ma ci sarà anche al mercato). Notate anche, vi prego, come l 'autore abbia, nella scelta degli altri alimenti, tenuto conto della var ia ricchezza di ognuno di essi, in grassi, vitamine, etc. Ripeto: non ho in proposito nessuna esperienza personale: anzi, sarò felice se una volta fat to l'esperimento, dato che vogliate far lo, e soprattutto por- tarlo a fondo!, me ne scriverete per la erudizione (e prego il tipografo di non comporre erudizione, come potrebbe sembrar naturale) delle nostre lettrici. NINA

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