LA CUCINA ITALIANA 1943
UNA SPOSINA CATANESE. — Se 1 marmi sono colorati, limitatevi a man- tenerli lucidi soffregandoli ogni tanto con un panno leggermente unto d'olio di oli- va. Abbiate però l 'avvertenza di adope- rare subito dopo un altro pannolino fi- nissimo e asciuttissimo per togliere ogni residuo di unto, evitando che la poro- sità del marmo lo assorba. Quei tali re- cipienti di cucina si puliscono con ac- qua calda e sapone. Se è necessario, da- te loro prima un'acqua di cloro, che pe- raltro va subito fatta scolare, ad evi- tare che lasci il cattivo odore caratte- ristico. Poi, acqua, sapone, e sugo di gomiti. Soprattutto quest'ultimo! Quanto al cuoio che riveste poltrone e sedie, cara sposina catanese, si i'ede che non leggete sempre la Cucina, se no v> sareste accorta che ne abbiamo par- lato diverse volte. Ad ogni modo, se il cuoio è logoro e sbiadito, segregatelo con un batuffolo intriso in una miscela composta di; cera gialla gr. 25, essenza di trementina gr. 60, acqua piovana in- saponata, quanto occorre, e un poco di bruno di noce. FIORENZA. — Anch'io credevo, un tempo, che il vocabolo « ciriuola » fosse dialettale del popolo romano: ma poi ho visto che il Tommaseo lo registra come equivalente di « piccola anguilla » e che il Burchiello ha dèdicato alla ci- riuola un emistichio e due versi interi. E' vero che si trattava d'una anguilla che s'era affacciata su un balcone, cosa che non succede tutti i giorni.. Tranquillizzati i vostri scrupoli lingui- stici (ma potete seguitare a dire «"an- guilla » tranquillamente, e anzi mi pare che il vocabolo sia più espressivo e più comunemente inteso) vi dirò che esisto- no a dir poco una cinquantina di ri- cette, da fare con le anguille. E trala- scio di parlarvi deile anguille fritte, ar- rosto, alla livornese, iti umido coi pi- selli, marinate (o carpionate, che è lo stesso), sotto il pésto, etc. Ma si pos- sono fare « alla mugnaia », al vino bian- co, al forno col vino rosso e i funghi, 111 pasticcio caldo, alla tartaia, all'or- tica e prezzemolo (col dragoncello e il cerfoglio) in torta, e in moltissimi al- tri modi. L'anguilla è un po' più indigesta degli altri pesci: soprattutto, perchè, quando e grande, ha una carne grassa, untuo- sissima. Ma è nutriente, non ha bisogno di molto olio per cuocere, e anche come prezzo è fra i prodotti del mare e delle acque dolci uno dei più economici. Per questo possiamo anche permetterle di chiamarsi in due modi diversi. BEVAGNA. — L'amministrazione vi ha spedito subito il premio: io aggiungo il più caldo elogio. Brava! E all'elogio faccio seguire la ricetta per la fecola di patate. Scegliete le patate più farinose che vi è possibile trovare fra quelle.... che avete; sbucciatele e grattatele, a cru- do, su una grattugia qualunque, anche di quelle che il cacio parmigiano lascia oggi troppo spesso inoperose. Raccoglie- te tutte queste briciole in un setaccio, e immergete questo in un grande tegame pieno d'acqua, in modo che l'acqua ba- gni le patate ma non si rovesci fuori. Ora occorre disfare con le dita tutto questo tritume di patate in modo che la fecola si dissolva nell'acqua e sul setac- cio non rimangano che i pochi residui insolubili. Terminata l'operazione la- sciate in riposo il tegame finché tutta la fecola non sarà precipitata in fondo, e l'acqua, da lattiginosa che era, non sarà tornata limpida. Versate allora quest'ac- qua nell'acquaio, con estrema deiicatez- MAMME avete bambini deboli che di not te bagnano il letto ? curateli col la CEREBRALINA RA- MELLA TIPO 1 - prodotto vege- ta le indi cato ne l la Enuresi not. turna, Epi lessia, Forme epi lettoidi, nonché in tut te le ma l a t t ie g r avi che abbi ano r i f lessi sui centri ner- vosi. La CEREBRALINA RAMELLA TI- " o . 2 - prodot to vegetale cura e l i Stati anorma li del sistema ner- voso, l 'esaurimento, il persisten. te mal di testa, l ' insonnia, l'iste- r i smo; indi cata a chi è sogget to ad eccessivo l avoro mentale. A r i chi es ta si inviano schiarimen- ti e spiegaz ioni det tag l i ate. La CEREBRALINA RAMELLA tro- vasi m tut te le Fa rma c ie e presso il l aborator io Chimico Fi totera PICO . CEREBRAL INA RAMELLA» Imperia-Onegl ia. A u t . Pr e f . Impe r ia N . 18331 d e l 15-11-39 za perchè essa non porti via anchc un po' di fecola. Quando in fondo al te- game sarà rimasto soltanto lo strato bianco della fecola, versatela in un re- cipiente che possa rimanere a lungo sul fuoco (teglia, possibilmente) ed espone- tela ad un calore moderatissimo ma pro- lungato ^ finché ogni traccia di umidità non sarà evaporata e la fecola si pre- senti con un aspetto pulvcrulento. Al- lora passatela per uno staccio, e serba- tela per le occasioni future. 99999 • — Serse aveva stabilito un premio per chi avesse scoperto un nuo- vo piacere. Io vorrei darne uno a voi, amica gentile, che avete scoperto un raffinato tormento: quello di subissarmi sotto un Niagara di elogi e di chieder- mi intano due Niagara di informazioni, molte delle quali hanno a che fare con io scopo per cui si pubblica questa ri- vista, come io l'ho con la scienza astro- nomica o con la bagolamelitofotoscaltu- ra, che ebbe tanta voga nelia lettera- tura giornalistica dell'ultimo ottocento. Mi sbrigo prima delle cose che, in qual- che modo, rientrano nel campo della mia competenza: poi parleremo del resto. Il cellofane è una pellicola traspa- rente, di cellulosa pura. E' impermeabile e inalterabile. Non è velenosa affatto. Brucia? Certo, brucia, se la esponete alla fiamma. Come potevate immaginare che fosse incombustibile? Non è' mica di... mica, o di amianto! Se ne trova ancora? Certamente: ma costa più tara di prima. Che cosa, del resto, non costa più caro di prima? Quando t che un bue si chiama « manzo Quando non ha ancora 5 anni. Appena raggiunge i j anni, cam- bia nome.... e durezza, si chiama bue, e diventa coriaceo. Ma, agli effetti della sostanza, le carni di bue, come quelle di manzo, si equivalgono. Quelle di vi- tello, come sapete, sono un po' meno nutrienti. Foglie di arancio: la loro decozione Ì20 gr. di foglie d'arancio colte nella parte superiore dei rami, dove sono più tenere, e messe a bollire ili un litro di. acqua) sono antispasmodiche e ottime per le gastralgie. La decozione dei fiori d'arancio è calmante. Questi infusi di fiori o foglie di arancio si possono pren- 9>
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjgyOTI=