LA CUCINA ITALIANA 1943

Corrispondenza fra le abbonale C o n s e r v a z i o ne J e l l a r do Una nostra genti le e cara ant ica ab - bonata d i Par enzo c i scrive: Genti l issima Signora Ni na, Sebbene i n ri tardo, spero d'essere ancora utile, pe r rispondere al la do - manda r i vo l t avi dal l ' abbonata « F . M . » r iguardo al la conservazione de l lardo. In questi giorni h o potuto persuadermi del buon esito d'una pr ova f at ta que - st 'anno. Appena tagl iato i l lardo a l maiale, metterlo, senza salarlo, a d asciu- gare i n posto be n arieggiato pe run a quindicina d i giorni, po i involger lo i n carta oleata e met ter lo i n un a cassetta con sabbia, sotto, dal le part i, sopra, in modo ch en e si a assolutamente rico- per to! L a sabbia l 'h o f a t ta be npro - sciugare a l forno pe r u n paio d i gior- ni, pe r el iminare mu f f e, insetti, ecc . Dopo 6 mesi h o potuto constatare l a per f e t ta conservazione de l lardo. Con distinti saluti, l ' abbonata della pr ima ora ,m a propr io della pr ima ora , poiché, da l pr imo numero a tutt 'oggi, ho tutte l e riviste d e l a Cuc ina Ital ia- na, anno pe ranno, be nri legate e spes- so rilette. Vittoria Petracco P e r u n a L i l o r i f i l i lo Una nostra gentile abbonata torinese, che h a avuto recentemente u n lutto i n famigl ia, h a vo luto f a r tingere i n nero un abi to a giacca d i s t o f fa mista, lana e cotone, m a disgraziatamente i l tin - tore h a riconsegnato un a s t o f fa ch e presenta delle pieghe, molte pieghe, re - sistenti a d ogni trat tamento. L a signo- ra h a anche immerso l a s t o f fa i n un a soluzione gommosa e d h a po i stirato l 'abi to ancor umido: m a l e grinze ri - mangono, anzi s i accrescono. C ' è , nel la nostra immensa famigl ia, qual che abbonata ch econosca u n rime- dio e possa suggerirlo, a vantaggio della nostra amica torinese? Mo s t a r da d i f r u t ta La nostra preziosa collaboratrice Ac - quamar ina ha chiesto la ricetta della mostarda di frutta, nella speranza che questa potesse venire... come è quella del commercio. Ed ecco che una gen- tile abbonata di Milano — nonostan- te un disturbo visivo causatole da una esplosione durante l'incursione nemica del 14 febbraio — (ed è commovente per noi vedere come queste nostre care amiche seguano con interesse ed affet- to la loro rivista, ad onta di tutte le contingenze) — s { è affrettata a man- darci queste due ricette, di che molto la ringraziamo. MOSTARDA ALLA CREMONESE ^ Prendete del la f rut ta, nella quant i- tà ch ecredete, e nelle qual i tà ch epo - tete avere. Potete scegliere: mele, pere, susine, ciliegie, scorze d'arancia, o d ì cedro, e anche zucche tagl iate a fet te. Queste f rut ta dovranno esser cotte co n acqua e zucchero, m a sarà oppor tuno che, data l a diversità della loro natura (e anche l a probabi le diversi tà de llo - ro grado d i maturi tà) vo i l e cuociate separatamente, discriminando cioè quel- le d i pi ù fac i le cot tura, d a quel le pi ù dure. Quando l e un ee l e altre saran- no cotte — m a no n devono arr ivare al lo spappolamento, debbono anzi ri - manere intere e piut tosto sode — me - scolate l e diverse qual i tà d i f rut ta or - mai cotte, e mescolate i re lat ivi scirop- pi, _ versando i l tutto i n u n appos i fb* recipiente dove, mentre i l tutto è an - cora caldo, verserete far ina d i senape nel la misura ch e crederete, assaggiando, più adat ta pe r i l vost ro gusto. ì n ge - nerale, bastano d a 2 0 a 2 5 gr. ;m ano n si pu ò preparare questa mostarda i n grandi quant i tà, perchè no ns i conser- va oltre l ' inverno. SECONDA RICETTA Met tere a l fuoco l e f rut ta i n acqua sola: cominciando dal le f rut ta pi ùdu - re (mele etc. )tagl iate a fet te e sbuc- ciate, e poi ,ma nmano, aggiungendo l e f rut ta d i pi ù faci le cottura. Quando s i vede ch e tut ta l a f rut ta è ormai cot ta e morbida a l tatto s i togl ie da l f uoco; si scola, s i asciuga co n u n panno e s ì mette a l sole, a finir d i prosciugare, e ad appassire u n poco. Intanto s i sarà messo a l fuoco u n recipiente d i rame nel quale 3 etti d i miele ( o 7 etti d i zucchero) bol l i ranno i n 2 quint ini d i v ino bianco. Quando i l miele, o l ozuc - chero, sarà disciolto, aggiungere a l vi - no ormai dolce du echiari d ' uovo sbat- tuti a fiocco, ci ò ch e depurerà l o sci - roppo facendolo schiumare. Tog l i e te la schiuma e , i n quel poco d i scirop- D I S T I N T A SIGNORINA me d i a età ,ot t ima f ami g l ia si o c c u p e r e b be c ome v i ce ma d r e , d i r e t t r i ce d i casa o d ama d i c omp a g n i a. Scrivere: A . Z . , presso la C u - cina I tal iana - Roma Via Cas- siodoro, 75 . po, fate bol l ire u n at t imo 6 0 gr . d i senape recentemente po l ve r i z za t a, po i versate i l tutto su if rut ti ch eavrete ne l f rat t empo deposto i n u n bari letto. Co - pri te or a i l bari let to co n carta perga- mena £ tappate i l tutto conservando i n luogo asciutto. 14 ¿Uhtià a.e t i ! >mt > SPECIALE REPARTO DELLA à j ^ A * *SOCIETÀ ANONIMA \ \ O A I W " : TAIPPET ORIENTAL : ROMA - CORSO UMBERTO N .47 9- T e | . 683-263 (nuovi palazzi del la Zona Augustea) RESTAURO DI TAPPETI _ _ e A Ri A Z Z ( laivor d aer t e nno semi pl i c r ipariazion o r ammend i ) SPOLVERATURA lavaggio, disinfezione e applicazio- ne de l procedimento antitarmico CUSTOD I A E MANUTENZ ION E - — GARAN 93

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