LA CUCINA ITALIANA 1943

scurire i capel l i, mentre con la camo- milla potrete dar loro dei riflessi dorat i. Le radici di capr i fog l io servono a fare un leggero decot to, il quale appl icato con un ba t u f f o lo di ova t ta preserva dal- le rughe. La pa t a ta far inosa, cotta lessa e schiacciata, mescolata con un po' di talco fa ammorbidi re la pel le. E' utile specialmente sulle mani. Se poi in campagna adopererete le uova per f ar delle f r i t tate, togl ietene un cucchiaino di tuor lo e uno di albume. Met teteli a par te separati. Sbattete il rosso con una o due gocce di ol io. Ap- pl icate sul viso stando sdraiate a letto. Dopo un quarto d'ora l ava t evi con ac- qua appena tepida. Sbattete a neve il bianco, appl icatelo. Lasciatelo un al tro quarto d'ora sempre r imanendo sdraia- ta. Poi passate del ghiaccio , o del l ' acqua freddissima sulla pel le. Asciugate. Sa- rete meravigl iate di vedere come vi sarà ri tornato il color i to sano e fresco del- la pr ima g i ov inezza. Le fogl ie di lat tuga appl i cate fresche sul viso la mat t ina presto e lasciate per un paio d'ore, servono a rinfrescare e rendere la pel le più vel lutata. Il succo delle pesche appl i cate al viso giornal- mente sono una vera cura per ìa pel le contro le rughe (capisco che ora adoprar le pesche per la cura del la be l l ezza può sembrare un del i tto!). Anche la pera ha questa qual i tà sebbene con minor ef f i- cacia; basta tagl iare una fet t ina al f rut- to che si deve mangiare e passarla sul viso a più riprese; si lascia asciugare bene e si l ava poi il viso con la sopra ci tata acqua di rose. Se avete le borse sotto gli occhi, dopo aver chiesto al medico quali sono le vostre condi z ioni di salute e aver sapu- to se questo f a t to non dipende da una causa pato l og i ca che va curata con urgenza, potrete ridurre l ' inconveniente tamponando le borse e facendo delle appl i caz ioni di acqua di rose e al lume. Quando avrete tol ta la vernice dal le unghie con l 'acetone o al tro dissolvente, lavate subito le mani, e prima di ap- pl icare l 'al tra vernice, bagnate le un- ghie con del l imone, o, in mancanza di questo, con delle fogl ie di l imoncina; lavate nuovamente le mani e appl icate la nuova vernice. Vo l ete schiarire la carnagione? Fate bollire in un quar to di l itro di acqua 125 grammi di fogl ie di f a va e 25 gram- mi di fogl ie di rose. Quando nel bol l ire l ' acqua avrà diminui to e sarà r idot ta a metà, aggiungete 10 grammi di sugo di l imone e due grammi di essenza di ber- gamot to. Lava t e vi mat t ina e sera con quest 'acqua. Il risul tato non è imme- diato, ma sicuro. Vo l ete avere la pel le scura che sembri bruciata dal sole? Quan- do fate il bagno giornal iero, o le vostre abluzioni, l ava t evi con acqua legger- mente iodata. Gradatamente avrete la tinta scura che vi piace. La cura è ot t ima anche per la salute. Ma occorre pr ima domandare al medico, per essere sicure di non aver idiosincrasie per l ' iodio. Ed ecco, signore, instal lato nel la vo- stra casa di campagna un pr imi t i vo, ma certo e innocuo, istituto di be l l ezza! RINA S IMONETTA GIUOCHI DI BlfltBI La, bel la p i az za alberata di f ronte al la stazione del la ci t tadina che ospita la mia sol itudine di s fol lata, verso le diciot to d'ogni giorno si riempie d'una fol la di grandi e di piccol i. Il treno delle dician- nove è saputo che ha sempre il r i tardo di un'ora e anche p i ù: forse r i tarda ap- posta per permettere alle mamme e al le bambinaie di starsene più a lungo sulle panchine a discorrere e a s ferruz- zare, e ai bambini di svolgere i loro mille giochi nel la comoda p i az za oggi senza automobi l i. Una testa in bronzo di Edmondo De- Ami c is dal l ' al to della sua stele sembra presiedere a quei giochi: con quel la sua f ronte spaziosa, quei suoi occhi un poco bovini, quei suoi ba f f on i , quel col let to al to a punte aperte che più ot tocento di così non potrebbe essere. Come li amava i bimbi P autore di « Cuore » ! Oggi an- cora par che dica a tutte quel le mam- me e quel le bambinaie: « Come potete tanto chiacchierare f ra voi invece d' in- teressarvi ai giochi dei postri piccol i? E' GIORGIO HERRMANN SALEUT E BELALEZZ Volumetto di ricco contenuto, con 50 regole per la salute e la bellezza. Prezzo L. 5. Dello stesso autore: PIANTE MEDICINALI (60 piante e 40 malattie curate con le erbe) Prezzo L. 5 V. rsare L. 5,50 per un libretto solo .0 L. 10,50 per tutti e due) sul C. C. P. 4/10270 al Prof, tiiorg-io Herrmann, Pensiore Erveda, San Remo. tutta la copia in miniatura del mondo, bel lo e terribile, che potreste osservare. Raramente una di voi a l za gli occhi dal- la magl ia o s' interrompe di par lare, o se lo f a, non è che per un richiamo bru- sco, un r improvero urlato, un comando dato al vento, spesso non ascol tato per- chè inoppor tuno o non seguito dal l 'ac- certar che venga eseguito. Eppure, non dovreste stancarvi di di ver t i rvi a veder giocare i vostri bambini, a osservarl i, a studiarl i. V i sono dei piccini di una fantas ia invent i va singolare, altri di una f aco l tà imi tat iva che li rende specchio dei grandi; vi sono i pigri e i v i vac i, i costruttori e i distruttori . .. E solo a rae ., irrigidi to nel bronzo, nel la f ama oggi contestata da chi vede in mq un sentimentale sorpassato, solo a me tocca tanto godimento e tanto studio. Da l la panchina ove siedo accanto al modesto ma oppor tuno suo r icordo, io raccolgo le sue parole e mi guardo at- torno. N o n s o n o mamma, pur t roppo, ne bambinaia, non ho da s ferruzzare, e non conosco nessuno. Mi torna a mente l 'asserzione di uno scrittore f ran- cese che intitolò il suo l ibro « La posses- sion des yeux ». C i ò che gli occhi ve- dono possiedono. .. E oggi io « possie- do » tutti i bimbi che giocano davanti a me, e mi diverto, e me li studio per conto mio. Ecco un piccol ino di tre o quat tro anni che « f a l ' aeroplano ». Ap re quanto sono lunghi i suoi braccini, e inizia una cor- sa rapida quanto gli permet tono due corte gambette nude, accompagnandola con un rrrrrr. .. ora f lebi le, ora r infor- zato, a onde, come perviene a noi il rombo d'un ve l i volo. A vol te piega il corpo a destra, a vo l te a sinistra; se po- tesse, vorrebbe f ar vedere come si com- pie « il giro del la morte >» ! Ma che fa ora? Si f erma ad un tronco d'albero, lo ci rconda fin dove può, gli sferra dei pu- gni e dei calci, urla « bum! bum! bum! », poi r iprende Ìa corsa, glorioso. Ev i den- temente, ha colpi to uno Spitfire o un Li- berator... Ca ro pi ccolo aeropl ano-av i ato- re! Si meriterebbe pure quel la grande ri- compensa che è un grande bacio dal la mamma. .. ma la mamma sta discorrendo con un'amica, paga che nel la p i a z za sen- za macchine non vi sia alcun per icolo per il piccino. .. Una piccola f ro t ta viene messa in fila per due da un grandicel lo. Un comando secco, e il plotone si mette in marcia con un pesante passo ri tmato, com e f an- no i valorosi soldati qui di stanza. Can- tano una canzone di guerra, intonati e disciplinati . .. Ma ora la mia attenzione si concentra sul gioco di una bimbetta propr io da- vanti a me. Cón una pi et ruzza appun- tita disegna nel la pol vere, con discreta esattezza, un grande ret tangolo diviso in sei quadrat i, e terminante al le due estre- mità con un ovale. Si t rat ta di per- correre a pie' zoppo i quadrati — pr ima tre, r iposando in un ovale, poi gli altri tre al ri torno, riposando nel l 'ovale op- posto — senza toccare le linee di deli- mi tazione. Più di f f i c i l e: raccat tare una piet ruzza get tata in uno dei quadrat i, sempre a pi e' zoppò. Più di f f ici le anco- ra: percorrere i quadrati tenendo la pie- t ruzza nel la piega del ginocchio della gamba « zoppa ». Di f f i c i l i ss imo: tenere la pi e t ruzza in bi l ico su una spal la. .. Ma ecco un bimbo in bicicletta venirsene di corsa e traversare il ret tangolo cancel- lando una parte dei labi li segni. Un po ' stupita, la bimba li r i fà paz iente e ri- comincia il gioco. Ed ecco ancora il bimbo ripassare una, due, cinque vol te, cancel lare tu^o, andarsene e ri tornare a finir di cancel lare, con un risol ino pro- tervo e tr ionfatore. Che può una bimbet- ta contro quel _ « gigante » distruttore? Ha tentato di r i fare il disegno due, tre vo l t e: ora piange si lenziosa. Pot rei f a r- le un discorsetto sul fac i le t r ionfo della f or za brutale e distruggitrice, sulla ca- pac i ta che nonostante le rimane di ri- farsi il suo bel disegno... ma preferisco far le una carezza e darle l 'ul t ima cara- me l a che m'è rimasta — da tempo — nel la borsetta. ZALÌ ATHOS GASTONE BANTI, Direttore ANNY PINI, Condirettrice e gerente Stab. T i p. E. Armani di M. Courrier

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