Parma per l arte 2022

250 Si stabilisce che i paggi dovranno avere un’età di circa 13 anni e buona presenza; che vi sarà un Governatore, anch’egli di stirpe nobile, perché li istruisca sempre ne sentimenti Nobili, e Cavallere- schi , ed un Maestro di latinità per l’insegnamento della grammatica e filosofia, per chi desidererà intraprendere tali studi, ed un Capel- lano , per poter ascoltare la Santa Messa in casa. Così come maestri dei nobili divertimenti del ballo, della scherma e della cavallerizza. La Corte provvederà a fornire la Divisa, cioè la Marsina, Giuppa e Calzoni, e Tabaro, e non altro, ad assegnare ad ognuno di loro una stanza fornita di tutto il necessario, il letto, la tavola con relativa bian- cheria e suppellettili, tranne il bicchiere d’argento e le posate ( cuchiale, Forcettina e Coltello ) che dovranno portare con sé. Avranno al loro servizio camerieri, ed un parucchiere , che li pettinerà giornalmente. In caso di necessità, nulla dovranno pagare per il medico e i medicinali. Nel caso un paggio si ammalasse di vaiolo, verrà mantenuto fuori di Paggeria in casa di persona civile , a spese della Corte. Al Vincimala succedettero altri due governatori francesi: Pierre Sérephin di Prédeaux, e Commier 30 . 2.2 Il Censimento Du Tillot del 1765 Nel 1765 il censimento della città di Parma voluto dal ministro Du Tillot fotografa lo sviluppo della Paggeria Reale, nella sua ubicazio- ne nel quartiere di San Barnaba, come verrà confermato due anni più tardi dall’”Atlante Sardi”. Essa ospita complessivamente 33 uomini : oltre al Presidente Francesco Venini, , di soli 28 anni, un cavaliere, un tenente, un let- tore e due sacerdoti, il personale di servizio ( composto da 4 servi, 1 capocuoco , 1 aiuto di cucina, 2 garzoni di cucina), e 18 paggi, di età compresa tra gli 8 e i 19 anni, provenienti da diverse città d’I- talia (Bergamo, Borgotaro, Ferrara, Firenze, Mantova) e di cui ben 14 erano sudditi, 11 rampolli di importanti casate parmigiane ( De Ballù , Meniconi , Ventura, Ferrer, Riva, Castellina, Cusani, Linati , Bergonzi , Taccoli , Montanari ), e 3 di piacentine (Arcelli, Scotti, Branciforti). 31 30 H. BEDARIDA, Parma e la Francia (1748-1789 ), (Parigi 1928), edizione a cura di A. CALZOLARI-A. MARCHI, Parma 1986, p. 145 nota 49. 31 ASPr, Sezione Statistica, Censimenti, Descrizione di tutta la Popolazione del- la Città di Parma seguita l’anno 1765 , Parte seconda, p. 542.

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