Parma per l arte 2022

268 battuto: nel vano della scala è stato costruito di recente un ascensore. Dall’androne si accede alla corte, anch’essa pavimentata in ciot- toli, che presenta sul lato destro un portico a quattro campate, con volte a crociera e pavimentazione in pietra, contenente al piano ter- ra l’arco di ingresso barocco dello scalone d’onore, recante nella chiave di volta medaglione ornato da stemma gentilizio. Le arcate dei due piani superiori sono chiuse da vetrate. Lo scalone, di notevoli dimensioni, con ringhiera in ferro, ha de- corazioni pittoriche che ripetono i semplici motivi presenti nel sof- fitto dell’androne ed è inserito all’interno di vano scala, con volta a padiglione ornata da un medaglione centrale affrescato, entro roso- ne circolare in stucco arricchito da decori vegetali, raffigurante un angelo che sorregge con l’aiuto di un putto una zampogna, chiara allusione a quelle attività del cantare e suonare e ballare considerate di primaria importanza nella formazione dei paggi. L’opera, giocata sulle calde tonalità rosa, ocra e marrone, è opera di scuola parmense del XVIII. ( fig. 17 ) In asse col portale d’ingresso principale si apre l’androne di ac- cesso da viale Mentana, attraverso un giardino recintato: chiuso da un cancello in ferro, ha volta piana ed è delimitato da cornice sago- mata in cemento. La facciata su tale fronte (nord) e quelle interne sulla corte sono prive di elementi decorativi, ad eccezione del fregio che corre nel sotto gronda, di gusto fine ottocento-inizio novecento. Il palazzo, sia per le caratteristiche architettoniche che abbia- mo cercato di evidenziare, avendo conservato il primitivo impian- to a corte attestato dalle fonti settecentesche, sia per la originaria destinazione di significativa valenza storica, è stato sottoposto nel 2017 alle disposizioni di conservazione di tutela previste dal D. Lgs.42/2004 (Codice dei Beni Culturali). 3. La soppressione della Paggeria Dobbiamo ritenere che il palazzo di Borgo del Vescovo rimase sede della paggeria ducale per breve periodo, perché il 20 aprile del 1768 per volere di Du Tillot, nell’ambito del riordinamento della struttu- ra educativa dello stato, seguito all’espulsione dei Gesuiti dai ducati (avvenuta nella notte tra il 7 e l’8 febbraio), venne sancito l’accor- pamento della Reale Paggeria nel Collegio dei Nobili detto di Santa Caterina, fondato nel 1601 da Ranuccio I Farnese , consegnato nelle

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