Parma per l arte 2022
239 Dal confronto con la mappa dell’”Atlante” di Gian Pietro Sardi del 1767 (tav. XII, isola55 part.5) 16 ( fig. 3 ), primo catasto cartogra- fico di Parma, fonte ancor oggi di primaria importanza per la storia dell’evoluzione architettonica della città, l’edificio di cui al disegno in questione risulta attestato ancora con identico assetto, e sempre in proprietà a Sua Altezza Reale, che tuttavia non era più a tale data un rappresentante di Casa Farnese, ma bensì il duca Don Fer- dinando di Borbone: la paggeria corrisponde alla settima unità im- mobiliare censita dell’isolato che si sviluppa tra la Giarra (a ovest) e Borgo della Paggeria ( a est), a partire dalla sua testa prospettante sull’odierno Borgo della Cavallerizza. Tuttavia non si può tacere che lo stesso Atlante Sardi registra con la chiara intestazione S.A.R.Paggeria un altro caseggiato, e in altra zona della città, non più nella vicinanze del palazzo dei servizi della corte, ma in Borgo del Vescovo (attuale Strada XX Settembre), al limite settentrionale dell’insediamento cittadino, tra il bastione di San Barnaba e quello della Trinità. Mentre sulle vicende della paggeria parmense in epoca borbonica, sulla sua trasformazione e su questa nuova sua sede ci soffermeremo più avanti, possiamo senza dubbio affermare che almeno dal tardo Seicento la sede della paggeria farnesiana è documentata nelle vici- nanze della Pilotta, e quindi delle imponenti Scuderie ducali e della Cavallerizza, luoghi deputati, come avveniva anche nelle altre corti italiane, alle esercitazioni e alle attività precipue per la formazione dei paggi. 1.2 La storia: le modificazioni nell’Ottocento e inizio Novecento Segnaliamo che l’edificio di Borgo Paggeria, persa presumibil- mente la sua funzione col declinare della dinastia farnesiana, nei documenti catastali di metà Ottocento è censita come Casa con corte (partt. 429 e 430) in proprietà alla Sig.ra Mambrilla Maria in Mau- roner Amadeo, con medesimo impianto planimetrico, per un’esten- 16 G.P. SARDI, La Città di Parma delineata, e divisa in isole colla descrizione degli attuali possessori di tutte le case, chiese, monasteri, etc, dei canali, cavi, canadelle, condotti, scoli, e fontane che vi scorrono sotterra ricavata dal piano originale della medesima eseguita, e compilata in quest’anno 1767 , originale pres- so l’Archivio Storico Comunale di Parma , Raccolta Mappe e Disegni (facsimile a cura di F.Miani Uluhogian e G.Capelli, Parma 1993).
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