LA CUCINA ITALIANA 1933

La Voce. ¿empadrone ' Rivenditori autorizzati in Italia e Colonie PICCOLA POSTA C. R. • sansepolcro (Arezzo) — Per schi In nostro onore, dovuti alla SUL contentarla, «Delia» ha latto prova- penna, „ u alcuni importanti giorna.. re al cuoco di casa sua la esecuzione d'Austria e Germania- Il constatare di quei dolce cne ebbe aa interessarla i che ormai si diffonde anche all'estero in modo speciale. Lei, Signora, ha ; i a verità delle nostre ripetute affer perfettamente intuito che bisogna di miìiuire La quantità di tarino,. Cosi abbiamo l'atto noi, e la torta è riu- scita ottima, senza troppa perdita di tempo nella manipolazione L. F • Bassano dei G' apva — L'in- dice delle ricette contenute negli an- ni 1929. 1930 e 1931 del nostro gior naie costa soltanto una lira. S ia mo sensibilissimi al suo augurio « che 11 simpatico utilissimo g.ornale abbia a trovarsi presto nelle case di tutte le donne italiane». P. M. - Caserta — i_,a lingua saimi- strpta di cui pubblichiamo la ricetta in questo numero rimase in tipografia quando gliela avevamo, precedente- mente, promessa c« Tirannia delio spa- zio» (frase novissima, peregrina!) P. S. Rovia — «Come sostituire italianamente la definizione al gra- tin? » E' semplicissimo ; « Gratin » vuol dire « crosta ». E perché non si potrà dunque dire « cardi crostati », gnocchi di semolino crostati ecc.2 N. N. - Bagnolo ideila — Se Ella fosse stata abbonata Pure nel 1932, avrebbe letto Ira le norme basilari della DUona cucina anche quelle rife- rentisi al pesce iesso, su cui oggi ci muove quesiti. Fra l'altro si diceva: « Il volume d'acqua impiegato deve essere il mimmo possibile, ossia quan- to basta per coprire il ¿>esce stesso. All'acqua si può aggiungere Qualche foglia di lai-.j, prezzemolo,, pezzi ai cipoU.1, qualche grano di pepe ecc.; cosi pure molti aggiungono un po' d'aceto. Ognuno può in ciò regolarsi secondo u proprio gustp, ma meno droghe SÌ aggiungeranno tanto più re- sterà conservato e si gusterà il profu- mo speciale d ogn-j specie di pesce. Di capitale importanza, invece, è sempre il salare sufficientemente l'ac- qua neila quale il pesce si cuoce. Que- sta dovrà essere Viotto salata, se non si vuoi mangiare del pesce poco sapo- rito come generalmente vien servito. Col salarlo dopo cotto non si ottiene 10 stesso effetto perchè il sale non pe- netra nell'interno della carne ». E. S. Sagliano Micco, — Grazie. Pubblicheremo. JAM: : ÌO - Milano — Chi redige questa rubrica ha sempre avuta, quantunque donna, una vera fobia per la menzogna: essa non si vale, pertanto, della scappatoia che la S. v. le. offrirebbe a giustificare il ritardo: « smarrimento aeile corrispondenze ». No. Tutto le giunse! Ma, sempre pre- murati, nei nostri riscontri, da que- stioni che sono, in certo modo, di at- tualità. o, quanto meno, rappresentano urgenza per chi le ' rivolse, abbiamo rimandato di volta in volta altri ar- gomenti, magari più simpatici e, co- munque, per noj maggiormente gra- diti. Fra i quali vanno annoverati, appunto, quelli sui quaìi Lei si com- piace intrattenerci e che definimmo « eleganti questioni di letteratura- ga- stronomica ». Quanto aa Suoi consi- gli di natura amministrativa e ai pre- mio spettantele per ali abbonati che si compiacerà procurare, dovrà rivol- gersi alia Amministrazione dei Gior- nale d'Italia (Palazzo Sciarra, Roma). O. Z. Roma — «Passato il Santo, finita la festa ». Non sarebbe, dunque, 11 caso di pubblicare la Sua ricetta che ci manda come « minestra carat- teristica per la vigilia di Natale ». Ma, siccome noi abbiamo una rubri- ca di cuicina folclorista, non manche- remo di interessare i lettori alle Sue ricette dei tortelli di zucca, appunto nella predetta rubrica, presentando- vela anziché come minestra da vigilia natalizia, quale zuppa regionale del Mantovano. E B. - Mantova — Pure la Sua poesia sui « Tortei mantovani » non potrà trovare idoneo posto che nella speciale rubrica di «Cucina folclo- rista ». G. C. D. P. - San Pavlo - Rio Ja- neiro (Brasile) — ... E cosi anche la Sua «Cucina Brasiliana» sarà prossi- mamente pubblicata. E. R. - Merano — Non possiamo nasconderle un senso di commozione mazioni: «La cucina italiana tornerà ad avere' il primato in tutti i paes. dei mondo » ci procura legittimo or goglio. Grazie, dunque, e sopratutto per quel Suo beil'articoietto intitolato. «L a Cucina Italiana sarà presto d. moda » Ing. F. Z. ' Fabriano — Le ripeua mo in questa «Piccola Posta» quan to già Le scrivemmo per posta ordì naria: La ricetta delia lepre m salmi venne pubblicata nei numero di sei tembre 1931. se non na auel numero dove ricercare la predetta ricetta, non avremo difficoltà ad inviargliene una copia in omaggio. Prof.a z. M. Capua — A Lei pure ¡manderemo un duplicato; e cioè il numero di settembre 1932; o lo ha Poi ricevuto? I. E. - Sala Consilina — Alla inse gnante di Casa Carusi pervenne ii saggio richiestoci? Quanto all'alleva mento dei polli, siamo lieti di accon- tentarla. E. M. - Bolzano Si rivolga affa Amministrazione del Giornale d'Italiu a Roma, che adesso effettua diretta mente le spedizioni agli abbonati. Da parte nostra, ci consta che il Suo no ine venne regolarmente inscritto nel- lo schedario dell'annata. E. M. - Civiasco — Come sopra. M. p. - Padova A tutto è stato provveduto; anche al numero per la signora Erminia Pizzìgheffo. N. B. Savona _ E, infatti, l'ab bonamento per la signora Etta Bru- netti, da Lei cortesemente procurato, risulta regolarmente in corso. L. B- - Cerro Maggiore — Dunqut Lei è diventata «Regina della Casa per le virtù magiche di questo gior- nale »? Sopratutto tale notizia ci fa piacere perchè è completata dalla in- formazione che «i sudditi sono così soddisfatti della loro sovrana, da ave- re unanimi reclamato il rinnovo del- l'abbonamento a La Cucina». Grazie di tutto, ,ed anche della generosa comprensione dimostrata per la im- piegata addetta agli abbonamenti. A. R. - Laives — Non è cotesta la sola Scuola di Avviamento al Lavo-o che onori della Sua simpatia il no- stro gi' naie; ma Ella, gentile Diret- trice, merita un grazie speciale per averci informati che « la lettura di esso rende contente e felici le allie- ve» Grati- pure Le siamo per la spontanea offerta di parlarne sul gior- nale scolastico. N. S. Varese — Alla Sua doman- da de; come comportarsi nei nume- rosi inviti a pranzo « che forse per- chè scapolo e solo, riceve da case a- mìche specialmente in ricorrenze fe- stive » rispose esaurientemente la ru- brica de « La Massaia moderna » nel numero di dicembre scorso. F. B. - Scafati — Provi a rivolgersi alla Tipografia Rumor di Vicenza o al prof. Angelo Pucci di Firenze che po- tranno fornirle gli schiarimenti sugli argomenti botanici per i quali ci ha interpellati. B. S. - Torriggia — No. Non è af- fatto obbligatorio l'abbonamento cu- mulativo col Giornale d'Italia per a- vere l'abbonamento a La Cucina Ita- liana. L'annuncio che non le riuscì chiaro diceva che chi avesse fatto lo abbonamento cumulativo avrebbe avu- to il vantaggio di fruire d'uno speda- la ribasso sul prezzo de La Cucina Ita- liana (L. 4 l'anno invece di 5,30); ma ne- per questo si è obbligati ad abbo- narsi al quotidiano di Roma. Prof.a C. M Z.. Officier de l'Acadé- mie Française Genova — « Promissio boni viri est obligatio». M T. - Mantova -— Le porgiamo vi- ve grazie della Sua ricetta che subito pubblichiamo, anche perchè ci venne richiesta da varie abbonate. Eccola: Modo di preparare il « Yoghourt »: Si prende un litri di ottimo latte, si intiepidisce a bagnomaria, unendo pò- un cucchiaio aooondante di Yoghourt capace scatola dì cartone 0 dì legno 1 munita di coperchio) bene accomoda ti tra le morbide pieghe di un pezzo d. stoffa di lana. Al centro della sca- tola si pone una bottiglia da un litro piena di acqua caldissima, si chiude bene la scatola col coperchio e dopo ventiquattr'ore, il prezioso Yoghourt è oronto Si può ripetere giornalmente •a stessa operazione adoperando come fermento un cucchiaio dello stesso lat- te acido. di B. - Caravaggio — Nei numero i l dicembre avrà trovato dolci nata- lizi; e, così, la Sua speranza — per la quale sopratutto ha rinnovato l'abbo- namento: «di trovare anche quest'an- no qualche bella ricetta per i pasti di Natale » sarà stata soddisfatta. Ri- mandiamo la ricetta della cassata ad litro numero. C. S. - Bozza Imolese — Sì, la mi- nestra di ceci, che (come il manzo- niano cielo milanese «così bello quan- do è bello») è così buona... quando è ouona si può — anzi si deve — pre Parare proprio con i ceci comuni cot- ti Quanto al passato o no, è questione di gusti. La vera minestra di ceci ita- liana, richiede il legume intiero; ma, certamente, riesce più digeribile se, conforme all'uso nordico, viene pre- parata, più che a minestra a potage: cioè con la farina di tale legume. M. T. C. Siena — Sappiamo che questa «Piccola Posta» ha fortuna; ovvero che viene letta con curiosità e interesse non soltanto dalla persona a cui si dà riscontro, ma dalla gran massa delle abbonate, perchè — alme- no così ci scrivono e dicono — è di- vertente e redatta con humour. Noi (e non già per fare della modestia) ri- spondiamo di solito che lo humour non deriva già dallo spirito delle no- stre risposte, bensì — spesso dal genere di domande che ci vengono rivolte. La Sua, per esempio, ci sem- bra appartenga alla categoria. Ci scri- ve: «Faccio grande consumo di coni- gli. Non vorrei che le pelli andassero a male; e darle al conciatore non mi conviene. Volete girare la mia doman- da nel Vostro giornale, a persona che ss ne intenda? ». In molti numeri ab- biamo parlato di conigli... ma soltan- to del modo di cucinarli. Oggi o do- mani ci verrà richiesto quale è il mo- do più sicuro per scendere nello Stromboli senza ustionarsi o il siste- ma più facile e più redditizio per to- gliere le perle dalle ostriche! «BEBE' » - Firenze — Ella ci chie- de indicazioni per pasti esclusivamen- te vegetariani. Non mancheremo di ripetere, come già si fece in. numeri passati, sotto la rubrica «Regimi spe- ciali », piatti dedicati esclusivamente a coloro che hanno bisogno di cibi vegetali. Per altro, Ella Potrebbe in- tanto stralciare, dai vari numeri del, giornale, tutte le ricette che. special- mente nelle pagine dedicate alla «Cu- cina'di tutti i giorni», sono state via via presentate ai lettori col titolo: « Verdure » Tale ricettario potrà poi essere da Lei stessa diviso in mòdo d:i formarne apposita lista di vari pa- sti tutti vegetariani. C. S. - Dozza Imolese. M. R. A. - Genova. Per mancanza di spazio siamo co- stretti a rimandare al prossimo nu- mero le loro ricette. E grazie mille. MI Pollame - Carni - Pesce Come alimentare il pollame: da pollame male alimentato non c'è da attendere uova in quantità e neppure carne. Le quattro o cinque galline casarec- ce, ovajole, che a gorni alterni o quasi, regalano un uovo fanno co-j a muoversi nell'elemento più dif- fuso nel mondo; dopo l'aria, sono costretti ad aggirarsi continua- mente in uno spazio ristrettissi- mo, con scarso nutrimento e, qua- si sempre, inadatto a loro. Per tenere pesciolini, senza farli modo e. in certi momenti, sono soffrire, bisogna concedere loro un proprio preziose: m a esse produ-j volume d'acoua pari a 700 volte il cono uova in diretta ragione del i i 0 ro peso, e una superficie d'acqua Per assoluta mancanza di spazio siamo costretti a rimandare al prossi- mo numero la lunga segnalazione, co- si cara per noi, degli abbonati e so- pratutto aelle abbonate gentili che hanno voluto accogliere il nostro invi- to di procurarci nuove adesioni. La stessa quantità di nuove adesio ni procurateci ha impedito finora la Amministrazione di inviare a tutti, fra coloro che se lo son meritato, il pic- colo dono riservato al benemeriti che ci hanno inviato più di cinque abbo- namenti: le tre saponette «ai fiori di agrumi » Odalisca, della Casa Fra- telli Cannavate di Napoli, o il piccolo flacone della squisita Acqua di Colo- nia Antinea, della stessa Ditta. L'Amministrazione prowederà a completare gli invìi a-1 più presto. Va- dano intanto, a tutti i benemeriti, l'e- spressione della nostra riconoscenza: e il saluto nostro, più affettuoso e cor- diale, ai nuovi abbonati e segnatamen- gia fatto e che si trova in commercio. Si versa il latte così preparato in tre * te alle nuove abbonate, che si accin- o quattro vasetti di vetro (ottimi quel- \ gono • a diventare benemerite alla lor provata nel leggere gli articoli tede- 1 li di marmellata) e si pongono in una , volta. come mangiano e di quanto man giano. Comprendiamo perfetta- mente che le granaglie costano; ma se la razione non può essere costituita da siffatti mangimi, tuttavia occorre dare qualche ali- mento di rispondenza ai bisogni del pollame, sia da uova eh« da ingrasso. Un buon alimento e, nello stes- so tempo, economico è la patata. Le patate per il contenuto in amido, in sostanze azotate e an- che per la facile digeribilità, han- no un valere nutritivo pari a cir- ca un terzo di anello dej gran- turco. Considerando quindi che tre quintali di patate equivalgono a kg. 90-100 di granoturco, e met- tendo questo eleinento in relazio- ne al prezzo del mercato, se ne deduce eh le patate possono van- taggiosamente impiegarsi per for- mare razioni adatta per galline di produzione e per pollame da in- grasso. Le patate vanno sempre som- ministrate cotte e sotto forma di pastoni formati con l'aggiunta di crusche e farine. Per galline di produzione il pa- stone Può essere cosi formato: patate cotte kg. 3, crusca di fru- mento kg. 1. Per pollarne da in- grasso: patata cotte kg. 3. farina di seme di saggina kg. 1. Perchè l'alimentazione risulti variata, è necessario somministra- re granaglie con U pasto dei mat- tino. ed il pastone sopraindicato con quello della sera. Come nutrire i nostri cani Quando l'animale è cucciolo, la sua alimentazione deve essere e- sclusiva-mente a base di' latte; so- lo verso i quattro anni (?) di età, si potr:„ cominciare a introdurre nel cibo, ' minestre, verdure, legu- mi e pezzetti di carne triturata. Ai cani di gran mole (Danesi, S. Bernardo, Tei-anova, ecc.) si somministrerà due volte ai dì, e ad 0 r a stabilita, da 300-450 gr. di pane, da 150-200 gr. di carne, con riso, pasta (100 g r - circa). I cani da caccia (setters, bracchi, pota- tore ecc.) si alimentano durante il lavoro con 250-300 gr. di pane, 100- 150 gr. di carne; pasta, riso, ver- dura, legumi (80-100 gr.) due vol- te al giorno. Ai cani da guardia della campagna romana o «ma- remmani», anche se di grande mole, non devesi mai sommini- strar,» carne. Ai cani di media ta- glia si somministrerà da 100 a 200 gr. di pane, carne 70-120 gr., le- gumi, riso, pasta, verdura (30-50 gr.) per razione. I cani di pìccola taglia si alimenteranno con 30-50 gr. di nane. 20-40 srr. di carne, con piccole quantità di altri alimenti (riso, pasta, legumi, ecc.) per ogni pasto, due volte al giorno. Bisognerà poi aver cura di smi- nuzzare leggermente i cibi, e di variare la alimentazione, nffir age- volare la digestione dell'animale eri evitare le atonìe gastro este- riche 1 A tutti i cani di qualunque raz- za ed età: acqua sempre fresca, rinnovata, purissima! Non mai ossa, nè avanzi di cucina (grassi). Cura e cibo dei pesciolini L'uomo è portato dalla sua na- tura ad affezionarsi ad alcuni a - nimali che, per suo egoismo, tiene prigionieri. C'è chi am a i gatti, chi i cani, chi gli uccelli e chi i pesci. Questi ultimi sono forse i più sfortunati ouando vengono tenu- ti in prigionia dall'uomo. Abituati di tanti decimetri quadrati quanti centimetri essi hanno di lun- ghezza. L'acqua va cambiata ogni du® giorni e il fondo del vaso deve es- sere cosparso di sabbia e ghiaia fina con qualche pianta verde acquatica. Il cibo deve essere co- stituito di moscerini o vermiciat- toli rossi d'acqua, escludendo as- solutamente il pa"e od altri cibi consimili. In queste condizioni se i pescio- lini non saranno felici della loro prigionia, per lo meno non ne sof- friranno troppo. Direttore - Responsabile UMBERTO NOTARI Stabilimento tip. del « Giornale d' Ital ia 3 ROMA - Corso Umberto Palazzo Sciarra Se non conoscete Oomenica fatevene inviare gratis un nume- ro di saggio, richiedendolo alla Amministrazione del « Giornale d'Italia ». E' il più strano, il più moderno il più interessante dei grandi set- timanali illustrati. Pubblica in ogni numero novelle, figurini di mode, articoli di varietà, fotogra- fìe di attualità da tutto il mondo, consigli di igiene, responsi di gra- fologia, concorsi di enigmistica, ro- manzi polizieschi, e perfino, di tan- to in tanto, dei versi. Ma i versi sono di TRILUSSA: chi dirige la rubrica di grafologia è Fra Giro- lamo, il celebre irate capace di in- dovinarvi con un rigo di scrittura il carattere, il passato, l'avvenire; i romanzi, le novelle son 0 dei più grandi scrittori italiani ed esteri. IL GIORNALE DELLA DOMENI- CA è stato definito: «IL GIOR- NALE CHE MANCAVA». Difatti, è 01 tipo di giornale nuovo, fre- sco agile palpitante Nessun al- tro settimanale lo uguaglia: per questo esso ha ormai oltre 100,000 abbonati ed è diffuso, in Italia ed Estero, con quasi mezzo milione di copie. Chiedetelo e Io riceverete gratis, in saggio. Leggete il Giornal e d'Iatali ;: Agoricol :: periodico settimanale Abbaiamento annuo L. 15 Semestrale L. 8 PICI COL AVIVIS UITIL Centesimi 70 la parola (Oltre tassa erariale dell 1.80 %) Richiamiamo in modo speciale l'at- tenzione dei nostri lettori su questa Rubrica degli Avvisi Economici, con spesa lievissima si è sicuri di far co- noscere ad un pubblico estesissimo la propria richiesta o la propria offerta, che verranno così certamente esau- dite. CERAMICA lezioni individuali 2.80 metodo facile per chi non conosce disegno. Nessun obbligo acquato materiale. Insegnamento disegni, consultazioni anche per corrispon- denza. Linuca Petrella 8, Milana LA-RAMO PER LA CASA M O D AE R N RADIO-RICEVITORE R. 5 5 valvole. Riceve tutta l'Europa L. 1475 RADIO-RICEVITORE R. ? 7 valvole. Supereterodina. h< pentodi L. 1950 RADIO-RICEVITORE il. 700 7 valvole. Supereterodina. 4 pentodi L. 2175 RADIO-GRAMMOFONO R. G. 80 8 valvole. 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