14-
innt ilo snp<'rficie al
pa~colo.
È
tanto plc–
colo lavoro
q11ello
di
si!)temare
llD
sentiero
iu
cui
de,·c
pas-;are
il
bestiame, che da
tutti donebbt•
<"!sscrc
compiuto.
liJ
i
danni
<Ielle
acque!
Un rigagnoletto
l' capace di
f~u
franare
interi
pascoli; esso
scava
la t<'rra.
\'i :si
infiltra, smuove enormi
IHH'-~'-'C
cho
:si
staccano, precipitano
per le
rive.
Basta
cogli
sto'lsi
sassi
che si
raccolguno
pei
prati
comlnrro secondo
il
senso
del
minimo ponrlio
In
acqu<',
riempire
i
vuoti
ehe
Ps-.;r
vauJJO
formando,
C'O~t.ruir<'
piero)"
briglie c:ho l<>
<liTestino
nella
,•ioleuza
evi–
tando con poco tempo. c;enza nessuna spe!'H,
danni talora enormi.
Il
bestiatn e e i pascoli.
rrutt<> questo
cure
~arcbbero
però inutili
~o
ll!Jil
si
provn·<le<sse
<:\
non
mandare
tanto
bestiame sni pascoli. Sono troppe le bestie
che cercano il loro nutrimento sui pascoli.