LA CUCINA ITALIANA 1930
li E Ä C ü C I N Ä I T A L I A N S PICCOLA POSTA M. S. G. - Cava dei Tirreni. — Per i l Suo dubbio se lavare la carne prima di cuocerla, ed in quali casi, La rimandiamo all'Artusi. Se poi desidera conoscere la nostra preferenza perso- nale, chi redige queste righe (al contrario dei francesi che non lavano mai nè carne nè pol l i) usa farvi piovere sopra un rapido getto d'acqua : non già con l ' illusione di eliminarne i bacteri l iano) è stato spedito appeVia pervenne la Sua (poi ché, come è noto, ad uccidere i microbi oc- ' richiesta. corre la bollitura) ma per pUra igiene, nel senso j Noi le porgiamo ringraziamenti per le lusin- di togliere polvere o traccie del passaggio di mo- ghiere espressioni e, ancor più, per la prova tan- sche « et similia » , del contatto di varie mani, ecc. 1 gibile del Suo gradimento: la propaganda per Ella poi non ignora certo che per le carni da abbonati alla « Cucina » . S. V., evidentemente, come molti altri, 11011 ha letto tale invito. Noi abbiamo egualmente prov- veduto, ma a Lei ed a tutti gli altri, rendiamo Poto che, da ora in avanti non cadremo più in tale eccesso di cortesia, poi ché la somma di una lira, che è insignificante per ogni singolo, può finire (moltipl icandosi per le molte decine di migliaia dei nostri abbonati) col rappresentare una cifra piuttosto ingente. F. M. - Trieste. — Il l ibro che la S. V. deside- rava dalla Soc. An. Notari (Isituto Editoriale Ita arrostire è indispensabile far precedere la cottura da una concia o infusione^ di ol io, l imone, sale e pepe, e, secondo i gusti, qualche aroma: nella quale infusione la carne dovrà restare immersa almeno mezza giornata, e in qualche caso — come ad esempio per la cosidetta « paillard » — un giorno e mezzo. E. D. M. - Albano — Conf idiamo che la spie- gazione in altra parte del giornale La renda sod- disfata. Ape Gastronomica. — Grazissime! Le Sue « curiosità » , le Sue note, le Sue istruzioni sono di primissimo ordine, e, quando appariranno su « La Cucina Italiana » (nel prossimo lugl io) tutti i lettori saranno del nostro avviso. L. L. - Vicenza. — Il noto igienista Pro f. Gui- do Ruata ci ha scritto da Roma lo stesso con- siglio che Lei suggerisce a « La Cucina Italiana ».: dare larga parte alla Cucina Folkloristica. Ella, poi, consiglia addirittura un concorso regiona- le. Le daremo ascolto! Del resto, il programma del giornale contemplava anche la Cucina Fol- li. B. - Bari — Abb i amo provveduto, di con- formi tà alla Sua indicazione. G. d. M. - Roma — Metteremo in corso il Suo abbonamento dal mese corrente non essendoci, prima d'ora, pervenuto l ' importo del l 'abbona- mento stesso. Duchessa N. G. F. - Milano — La persona, a cui sono dedicate, attraverso il giornale, le sue entusiastiche parole di ammirazione non posa a modesta; deve, tuttavia, riconscerle alquanto esa- gerate; e, comunque, dovute al Suo carattere ot- timista, appassionalo. Essa ne terrà per sé sol- tanto la parte in cui la lode alla persona s'iden- tifica con quella al giornale. Per il giornale, gli elogi non sono mai troppi. Seguitate, vi preghiamo, seguitate tutti a far- gliene tanti! M. d. B. - Padova. — Per certe questioni, dalle quali la « cucina » èsula e che sono piuttosto problemi di psicologia domestica, impossibile ri- spondere su queste colonne. Prevediamo che si dovrà presto impiantare kloristica, e manterremo, pure in questo, la no- non soltanto la scuola gastronomica per signare stra promessa! D. B. K. - Caravaggio. — Lei ci scrive che in Italia non esistono f orni adatti per cuocere i dolci, come si trovano all 'Estero, e che, perciò, e signorine della buona società, come propose qualche abbonato, ma anche... un ufficio di con- sulenza verbale! Tante, e così svariate, sono le domande che rivolge a « La Cucina Italiana » il le più squisite ricette di dol ci non riescono mai suo affezionato e fiducioso pubb l i co! bene nel nostro Paese. Ci permetta osservarle che è in errore! Anche per la cucina nostra si verifica, dunque, quanto è a deplorare per molti altri prodotti nazional i! Il più delle volte essi non sono conosciuti da coloro che, appunto per ignorarli, né lamentano la mancanza. Alludia- mo ad esempio al « Recof ix » , che pur avendo un nome esotico, è di marca italiana e si pre- sta ottimamente alla cottura dei dolci. Abbonata 1153 - Udine. — Per gli sciroppi, veda la risposta data in questa rubrica all'ab- bonata D. N. - Monza. Quanto al catalogo delle pubbl icazioni edite dalla Soc. An. Notari, La pregheremmo sosti- tuire al numero del Suo abbonamento il di Lei nome e indirizzo : per abbreviare e semplificare. L. B. - Arnesano. — Verrà anche la volta Sua! A. P. - Milano. — Ottimi consigli sui vari modi di preparare le « Paste Al imentari) li po- trà attingere dal Ricettario Buitoni che la Dit- ta di Sansepolcro manda gratuitamente a chiun- que gliene faccia richiesta: dai minestroni alle paste asciutte, ai gnocchi, ecc. Vi si parla pure di quella novità di cui già tenne parola il no- stro giornale e che tanto « successo » ebbe alla ultima Fiera di Mi lano : « Scatola di cottura brevettata » . N. J. - Trieste. — Dalla Sua scrittura e dal modo come nomina la Sua Mamma, ci siamo im- maginati che Lei sia un caro ragazzino. Le espri- miamo perciò tutta la nostra simpatia perchè siamo quasi certi che quel la crema al latte da Lei raccomandataci — d i r emmo quasi, amorosa- mente — sia un dol ce che il suo affetto figliale Le fa preparare con speciale cura ed orgogl io per l'amata mammina. La proveremo e poi la raccomanderemo su « La Cucina Italiana » . 'Abbonato 11.012. — G. S. - Teramo. — Le stoviglie smaltate non sono riparabi l i. Ed è bene che non lo siano! Faci lmente l 'accomodatura tornerebbe ad alterarsi, di maniera che qualche scaglietta di smalto potrebbe confondersi col c i bo recando gravissimi per i coli per le vie di- gestive. Qualche caso di appendici te è dovuto appunto al l ' incur ia de l l ' adoperare recipienti smaltati. Ci permett iamo sconsigliare tale t ipo di utensili — del resto oramai « superati » — per l'alimentazione. Contessa O. C. G. • Ponzano. — <( La Massaia moderna » de « La Cucina Italiana » è altamente lusingata del l 'amabi le invito con i l quale Ella si compiace accompagnare la ricetta della Fon- dua con le trifole : venirla a gustare a casa Sua. Grazie, Contessa! Ma, c ome il calzolaio va scal- zo, così l'invitata (pur dirigendo « La Cucina Italiana » ) mangia pochi ss imo e non è punto golosa! Ciò, per altro, non le riesce affatto in- compat ibi le con l 'accettazione dell ' invito, che ha per attrattiva, non già i tartufi alla fondùa, bensì il piacere di trovarsi con Le i ! M. G. - Sorrento. — La simpatica lode che Ella rivolge a « La Cucina Italiana » è forse la più gradita fra le centinaia di elogi che quoti- dianamente ci pervengono, poi ché Ella ha per- fettamente compreso il movente e la finalità di questo per i od i co: « Italianità » . A. Z. — L'argomento del la decorazione nel- l'arte culinaria è di grande interesse. Ed Ella ha ben ragione nel l 'affermare che le padrone di casa tengono ancor più che ai cibi, alla « messa in scena » . . Dott. E. V. - Lugano. — Crediamo anche noi che sarà per i nostri lettori cosa grata ( come Lei suppone, facendocene gentile invio) la let- tura del l 'originale « menu » eseguito dal la Com- pagnia del l' « Oss » i l 2 marzo 1870 nei dintorni di Lugano. Sarà però oppor tuno — e tale rac- comandazione valga anche per Silvio Crepaldi e per altri spontanei col laboratori, in casi analo- ghi — che quanto viene inviato alla « Cucina Italiana » in dialetto sia corredato da note di traduzione, non potendosi pretendere che tutti gli abbonati del nostro giornale capiscano i vari vernacol i. S. D. R. - Palermo. — Molte {volte fu pubbli- cato sul nostro giornale che per! il cambiamen- to di indirizzo bisogna mandai^ una lira. La V. M. - Lucca; M. P. - Caltanissetta; M. V. Val- vasone. — Il l oro abbonamento decorre dal cor- rente mese (rispettivi numeri di fascetta: 11.640, 11.644 e 11.641. E' naturale, dunque, che non siano in possesso del numero di maggio. V. d. M. - Napoli. —- Ha ricevuto? Z. P. - Milano. —Annu l l ammo la fascetta, co- me lei ha desiderato. Ci rammarichiamo del di- sturbo a cui vuole andare incontro venendo a ritirarsi personalmente il giornale ogni volta per- chè — com'El la dice — « troppe volte andrebbe smarrito senza neppure colpa dei profittatori, la colpa essendo solo del giornale troppo belìo! tan- to da far fare peccati a un Santo! S. F. - Napoli. • II Non comprendiamo come suo numero di fascettario è possa avvenire 1T1.615. G. M. - Castiglione Olona. — Abb i amo preso nota del Suo nuovo indirizzo. Ci permettiamo, a tal riguardo, pregarLa di leggere in questa ru- brica quanto abbiamo significato a C. L. di Balsa- mo... Supponiamo che il mancato recapito dell ul- timo numero sia derivato appunto dal cambia- mento di domici l io. Fratelli T. - Milano. — «Madame Bi go t t i », cioè l 'abbonata che ci avete gentilmente procu- rata a Vincennes, è stata regolarmente iscritta: fascetta N. 11647. II giornale non ci è ritornato indietro. Dobb i amo pertanto supporre che a que- st'ora ne sia in possesso, a meno che sia s t a t o- intercettato per la strada: eventuale inconve- niente, questo, al quale noi non possiamo certo riparare ! Contessa G. P. - Monteberìco. — Le abbiamo mandato il saggio desiderato. Come vedrà dalla testata del giornale, l 'abbonamento costa soltan- to L. 5 annue. R. G. D. - Moncalieri. — Siamo noi che dob- biamo ringraziare Lei per la Sua simpatica ed intensa propaganda. Per altro, non possiamo ac- contentarla nel far decorrere l 'abbonamento dal pr imo gennaio 1930. Come abbiamo ripetutamen te scritto e stampato, i numeri arretrati sono esauriti, ma i nuovi abbonati nulla perdono, poi chè, da qualunque mese cominci la decorrenza, hanno sempre diritto a dodici numeri. D. G. S. - Udine. — Abb i amo mandato a « Be nedetta » , che trovasi a Capri, le Sue righe. Nel prossimo numero pubbl i cheremo la ri- sposta insieme al quesito da Lei sottopoeto a proposi to della maionese. La ringraziamo in- tanto delle Sue tre ricette che non mancheremo di pubbl icare. Quanto alle doma'ndé che Ella rivolge alia nostra Società, la persona del nostro Ammini- stratore Delegato si identifica propr io — co- m'El la aveva supposto — con quella del l 'Au- tore dei due volumi che Le sono tanto piaciuti. B. B. - Firenze. — La precedenza tra Ufficiali di pari grado, secondo l'etichetta protocollare, è determinata dall'anzianità dell'Arnia, e ( come tutti sanno) in Italia' l 'Esercito è più antico del- l 'Armata, e l 'Aeronautica è più recente della Marina. Un'abbonata - Biella. — Nel numero di lu- gl io troverà esaudito il Suo desiderio, poiché, come vedrà, l'esuberanza di materiale del nu- mero presente ci impedisce rispondere a molti quesiti gastronomici, come ci fa rimandare la pubbl icazione di centinaia di ricette. Marchesa D'A. P. - Arcore. — Ella è sempre tanto cara! Conf idiamo abbia ricevuto i numeri arretrati del nostro giornale, ed esprimiamo il nostro rammarico per la perdita del Suo bra- vissimo cuoco. Ma ci accorgiamo, dalia ricetta ch'Ella si è compiaciuta inviarci, che la scuola del nuovo cordon bleu è ottima pur'essa. Anonima - Torino. — Nella puntata del no- stro galateo troverà soluzione ai dubbi che ci comunica. E. G. - Roma. — Faremo tesoro de' suoi con- sigli. Essi rivelano ancora una volta il buon gu- sto e l'eleganza di cui dà prova anche la Sua arte letteraria! S. M. C. - Milano. — Ricette.... « dei Suoi bei tempi? » Eh, via! Ella posa a fare la vecchia. « Fisching » — direbbero gli inglesi —. Ma noi non Le lasciamo « pescare » il compl imento! Per il cuoco da Lei raccomandato, attendia- mo document i; stato di servizio, età, ecc. A. B. M. - Genova. — Per tutti i « grazie » che dobbiamo dire alle nostre gentili Abbonate, bi- sognerebbe propr io che il vocabolario fosse più r i cco! Invece oltre al verbo « ringraziare » — sia pure cucinato in varie salse — (la metafora è palpitante di attualità!...) non ne conosciamo altri che dicano Yidentìca cosa. Onde, a costo di annoiare lettori e lettrici della Piccola Po- sta, anche a Lei dobbiamo rispondere sempli- cemente: « g r a z i e » . C. V. - Brescia. — Nella pagina dei buongu- stai troverà riprodotte alcune delle Sue pre- scrizioni gastronomiche. Teniamo in serbo per i numeri che verranno l e altre che si è compia- ciuta mandarci, tutte « indovinatissime ». N. C. - Milano. - - Non già per compensarla della « grande propaganda » che Ella fa al no- stro giornale, ma perchè è nostro gradito do- vere appagare i vari desiderata delle amabili lettrici, non mancheremo di dar corso anche alla.... diremo così — « pratica » da Lei sot- topostaci. Soltanto, La preghiamo d'un po' di pazienza. Prevediamo (dalla mole di posta che ci perviene fra un nuta^ro e l 'altro, e dal quan- titativo di ricette spontaneamente inviate a « L a Cuc i na ») che. bisognerà presto aumentare il numero delle pagi ile. A. P. - Roma. — Oliando « La Cucina Italia- na » consterà di un m^g^ior numero di pagine, À LA CASSA DI RISPARMIO RACCOGLIE IL DANARO DEL RISPARMIATORE, LO CUSTODISCE E LO AUMENTA. sarà certamente/assai ¡gwl i tp ai lettori trovarvi in ogni numero anche un po', di letteratura ga- stronomica in f o r m a rli novpllé. La Sua è grazi o- s issi ma. La pubbl icheremo, ma per adesso ce ne fa divieto la tirannia del lo spazio! D. N. M. - Monza. — E' già nostra intenzione aggiungere, quando l ' ingrandimento del gior- nale sarà un fatto compiuto, una speciale ru- brica dedicata a « Conserve e Sciroppi ». I. F. M. - Gallarate. ¿xt Pubbl icheremo le Sue nuove ricette è , nel p r o s s i m o numero, L e daremo risposta sul resto. I.F.G. - Gallarate. Quel « salame di noci » non ha che un di fetto: l'esotismo. Il nostro gior- naie si chiama: «Cuc i na Italiana». M. M. - Milano. — Le Sue domande relative al volume « Api c io » hanno meritato tutta l'at- tenzione della Società Anonima Notari, la quale Le risponderà di ret tamente. Siamo grati delle Sue cortesi esibizioni, A. C. - P'sa. — Gli abbonati da Lei procurati alla « Cucina Italiana » avranno già, ricevendo il giornale, avuto la "prova che il loro vaglia pervenne. Il precedente riscontro che il Repar- to Abbonamenti ci dette rappresentava un in- crocio della risposta col pervenire del vaglia stesso. Dott. S. G. - Varese. —- Abb i amo il dovere di restituirLe le lire 2 che Ella ci ha inviate per numeri arretrati, poi ché non possiamo acco- gliere il Suo desiderio. I numeri arretrati sono completamente esauriti. (Le spediamo vaglia). m RISPIARM AALI CASAS DI RISPAORMI DEELL PROVEINCI LOMBEARD Fornitila nel 1 8 23 Sede ^entrale in Milano, Vi;i Monte «li Pietà N. 8 Depoisit arisp&tmio ai 1° gennoai 1903 L. 3.834.000.000 Fondi di riserva * L. 270.000.000,—» ; Erogazioni in beneficenza » 265.500.000,—' UTILI (Cent. 5o la parola - Minimo L. 5) Richiamiamo in modo speciale l'attenzione dei no- stri lettori su questa Rubrica degli Avpisi Economici. Con spesa lievissima 4 è sicuri di jar conoscere ad un pubblico estesissimo la propria richiesta o la propria offerta, che verranno così certamente esaudite. Un ' adunanza del Comitato di degustazione In p i ed i : L'intervistatore e Umberto Notari; Seduti (da sinistra a destra): Borgese, Romagnoli, Bontempelli • W ^^ SMW «* Buzzi, Marinetti, me (da « Il Caffé », Roma) LIEVITO PER FAMIGLIA. Dieci buste, con ricettario, Lire sei, per assegno. Farmacia Fronza, Rovereto. TUTTE ELEGANTI! Spediamo quattro metri qualsiasi tinta Marocaine « S p l e n d o r» adatto abiti, biancheria signora pei- sole 25 lire por- tofranco o contrassegno - Società D.A.M.A. • Via Barbarous, 2 - Torino. ETERNAMENTE NUOVI cappel l i, vestiti, guan- ti usando « Smacchiatore Fiorenza »• Invio raccomandato grande flacone anticipando li- re cinque. Margheri - Piazza Sangiovanni - Fi- renze. Cercansi piazzisti. « VILLA GLORIA » Bellagio - Lago di Como m. 520 s/rn. Parco. Comodità moderne. Pano- rama superbo. Perfetta organizzazione sanita- - ria. Direzione-Consulenza illustre personalità mediche. 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