LA CUCINA ITALIANA 1931
Pac:. 8 L a c u c i n a : i t a l i a n a : * * > .« . j« i • * * « » 11 » JPij^cola Posta ALCUNI ABBONATI CI SCRIVONO LA- MENTANDO DI R I CEVERE ANCORA IL G I ORNALE CON LA FASCETTA RECANTE STAMPATA LA VECCHIA SCADENZA, i ' t ' R AVENDO ESSI R I NNOVATO L 'AB- BONAMENTO PER IL NUOVO ANNO. AVVERT I AMO CHE QUESTO APPA- RENTE ERRORE DEL FASCETTAR IO 4 - , ~ — • •- „ . - • j bonamento e sopratutto iTelle lusinghiere espressioni con le quali si è compiaciuta dar- "< .-in- notizia. E. M. 10298 - Roma. — Per la sua mera- viglia relativa alla circolare che ha ricevuta, ' v eda la precedente risposta: Il fatto stesso che si trattava di una circolare a stampa doveva togl ierle l 'agitazione e non farle levare « al- b i s s ime strida » . Quanto al pacco Bui toni. chi ediamo a quella Ditta se ne ha fatta la spedizione. E. S. P. - Offanengo. — Per la prima parte NON PREGIUDICA AFFATTO LA NUO- VA SCADENZA, IN QUANTO DELLA ME- ' ESIMA SI PRENDE S INGOLARMENTE della sua lettera, si compiacc ia rilevare la risposta data al l 'abbonato L. Q., Torino. , Grazie per le cortesi espressioni al l ' indirizzo .1-1 i.. • •JOTA SULLE SCHEDE. Albina - abbonata 12.582 • Terni. — Sei tan- to, tanto graziosa, cara bamb ina! Se Papà è un p o ' bronto l one al lorché alla torta, che le tue sapienti manine gli hanno preparato, fa la critica per la c i o c c o l a ta t roppo abbondante, £Ìi farai sapere che, con mo l to spirito, hai chiesto giustizia a noi, osservandoci acuta- mente che non tutti i bastoncini di c iocco- lata hanno lo stesso spessore, che, se mai, " la colpa è del nostro Giornale, il quale, pre- f « r i vendo bastoncini non ha indicato se del- ia Perugina o di altra Ditta, e che perc iò oc- correrebbe parlare di peso. Mi l le ragi oni! Ci r ivo lgiamo a l 'Oraco lo che aveva data quel- l i ricetta, dal quale dovrai pretendere le più umili scuse. Leggerai nel prossimo numero la risposta... vindi ce al tuo legittimo orgogl io K'nìo sdegno. Un abbonato che per ora vuol conservare l'incognito. — Quanto è catt ivo! Perchè tan- ta acredine contro que l lo fra i nostri Ora coli che, secondo lei, non scrive letteraria mente? In certi casi si deve guardare alla soslanza più che alla forma. Sono o non so- no ottime e chiare quel le ricette? Ri spondo- no o no, esse, ai quesiti (talvolta anche di! (itili ed astrusi) dei nostri abbonat i? Quo- sìo è l ' importante! Ad ognuno si deve chiedere il massimo rendimento del suo genere di lavoro : ad un cuoco, buone ricette e buoni piatti! non già fosllo stile e pura l ingua. Entrando poi nel meri to noi vor remmo, per t - emp i o, che tutti adoperassero la parola a I«i invisa : « balsamella » anziché béchamel le o la letterale traduzione besciamel la. Del pari ci sembra che vada benissimo la « da- di data » e troviamo elegante, quasi classico, il « b i o n d e g g i a r e» nel le casseruole! Tutti ter- mini, invece, da lei presi con le mo l le (par- 1 landò di cucina le mo l le vanno bene ! ) Al la line dell 'aspra critica, Lei stessa d i ce: «11 cuo co faccia il cuoco » . E al lora?. ,. 1. P. - Milano. — Lei invece è tanto buo- na e, pr opr io per l ' incriminata ricetta del marbré, scrive una meravigl iosa letterina di ringraziamento, l odando « la chiara ed utilis- sima istruzione in essa contenuta » . La comu- ni cheremo al nostro « Oracolo ». A. G. P. • Pavia. — La riuscita del maraschi- no fatto in casa è sempre un po ' dubbia. E. forse, tempo e spesa non vengono compensati "al « s u c c e s s o ». Quel li di Zara sono ottimi e ioli mo l to cari. Adesso poi che questo squisi- to l iquore è « italiano » , non sarà male, anche solto tale punto di vista, incoraggiarne lo smer- cio. Mi r i l iquori « i t a l i an i» cons igl iabi l i: Aurum, nonché Cerasella, della Pineta di Pe- scara. che meritano essere più conosciuti perchè anche igienici. /¥. P. - Sampierdnrena. — La Ditta Tomma- selli ha esaurito per il momento quel tipo di Ol ive. Vogl ia indicarci quale altro dono desi- dera: Pasta Bui toni? Perugina? Cacao? Vo lu- me « A p i c i o » ? I. M. - Milano. — A quest 'ora il fatto com- piuto, e c i oè il perveni rLe del giornale, è la migl iore risposta a quanto ci ha domandato nella sua ultima. L. B. - Cerro Maggiore. — I Precetti di Ga- luteo che possiamo consigl iarle vanno dal l ibro di Mati lde Serao a ([nello ul t imo della Contes- sa Morozzo della Roc ca. Buoni pure, ma un po ' antiquati : « Come devo comportarmi » del- la Vertua Genti le e il « Galateo della borghe- sia » di Emi l ia Never. Per tutto ciò che riguarda il Galateo della tavola, esso è stalo svolto nell'annata 1930 della Cucina Italiana. P. M. • Milano. — E cos ì? Sono rimaste con- iente le sue amiche, dei saggi che no i , per suo cortese suggerimento, abbiamo inviat i? Rin- grazi l o Z i o Mons ignore « ami co dei buoni bo c c oni ottenuti con poca spesa » del suo entusiasmo per il nostro giornale. A. d. C. • Jesi. — Ottima la ricetta « Tor- ta orientale di datteri » . Verrà anche la volta sua! B. Z. • Lecco. — Pappe per bamb i n i? Buo- nisssima la Galapan che noi prefer iamo, anzi, a tutte le altre perchè italiana. Doverosamen- te. però non possiamo tacere anche il nome del • « Mel l in » d'Italia. Contessa M. G. - Sinigaglia. — Anzitutto i mprimiamo le nostre condogl ianze per il lut- to da cui f u colpita. Siamo veramente com- mossi che, nonostante la sua disgrazia, ed an- i in omagg io alla simpatia che il Suo povero defunto aveva per questo giornale, pur in mezzo al trambusto del terremoto che ha di- -trutta la sua casa, ella abbia potuto avere un pensiero gentile per la nostra pubbl i cazio- ne. Il suo abbonamento è scaduto il 31 ili- <umbre 1930. Se manderà l ' impor to di L. 5,30, riceverà tutta l'annata 1931 e, per le altre abbonate che ci vuol procurare, avrà in pre- u r o la Perugina. G. B. • Bergamo. — A. M. - Isernia. — '7. L. - Roma — A. C. G. - Lari. — R. B. \¡corvo. — P. M. G. - Novara..—• P. D. R. - canno. — lì. C. - Molina di Ledro. — M. I '. - Padova. — Angela e Lina V. - Latisana. Quantunque non avremmo l ' obb l i go di ri- -pedi re i numeri già inviati, non essendo noi e , pensab i li del le dispersioni postali, in se-, ,uito alla notizia dei numeri non pervenuti ne libiamo fatta rispedizione. Inf ormi amo però , v r la centesima volta i nostri cari abbo- nii che, quando l ' abbonamento è messo in orso, i fascel lari si predi spongono per tutta : annata e, dato l 'automat ismo del servizio o- , i)i numero non può non venire spedito. Ma, Ci)ma osserva la signora Lastrica Ch i no di Ro- ì aa, che si trova pure nel le stesse condi z ioni, ( i c e di mancati numer i: « s i vede che \i Cucini Italiana (così essa scrive testual- mente) induce al peccato di g o l a » ; il quale l eccato di gola si trasforma perf ino in fur- ; >. Non si tratta di dispersioni, ma di sottra- i ioni. N.B. - La stessa signora Lastrica Chirio, hiedendo i numeri non pervenut i le, invia pe- rò per ognuno un f rancobo l lo da centesimi < .'nquanta ! L.Q. - Torino.-" Ci spiace averle recato inu- l . lc disturbo coti .nostra circolare. D'al tronde, il •parto che tratta degli abbonamenti ai vo- Uraii della nostra Casa Editoriale è affatto ^dipendente da que l lo che si occupa degli ' .bbonamepti al per i od i co. Ecco- perchè que- f u l t imo reparto non paté collégare, per mol- li nuovi abbonali alla « Cucina » trattarsi di abbonati alle col lezioni dell 'Istituto Edito- del nostro giornale, che vog l iamo sperare rie- sca di gradimento anche della sua parente. Dr A. C. - Pinguente e P. L. - San Lorenzo di Parabiago. — Valga anche per l oro la chiari f icazione data a L. Q. di Torino. G. M. - Ionadi (Catanzaro). — Non certo per avere un grazie, ma solo per controlla- re come funziona la posta verso certi abbo- nati perseguitati dal destino... (passione ga- stronomica di qualche portalettere) si gra- di rebbe sapere se i numeri che, bontà nostra, rispediamo senza averne nessun obbl i go, giun- gono poi a destinazione. I nostri abbonati spendono tanto in carto- l ine per r i chiedere numeri smarriti, che po- trebbero dedi carne anche qualcuna per accu- sare ricevuta dei nostri rinnovati invì i. Ciò valga pure per il signor I. G. C. di Carbonara Ticino. M. T. A. - Roma. — L' importo per l 'abbona- mento all'annata 1931, è come quel lo del l 'an- no passato, c ioè di lire cinque (più 30 centes. per le spese di bo l l o ). Quanto ai numeri del 1930, costano 60 centesimi l 'uno. E. C. - Acquaviva. — Siamo lieti di poter dare subito soddisfazione a la domanda che... le ispirò la uo.stra ricetta sul prosciutto affu- micato. Lei d i ce: «Par late del prosciutto già af fumi cato; ma come si fa ad af fumi car l o? » . Ecco c ome: — Bisogna appenderlo in un ca- mino chiuso con sportel lo a paravent i; accen- dergli sotto, un po ' di segatura bagnata con pece greca, ginepro ed al loro, in mo do che questo insieme fumi leggermente adagio e senza fiamma per dodi ci ore. Do po le quali il prosciutto sarà... affumicato. Signora G. M. - Cagliari. — Per il consigl io che ci chiede sul migl i or mo do di conser- vare a lungo pisel li e carciof i, mantenendo l oro freschezza e colore, andiamo ad inter- pel lare i nostri « Oracoli » . La risposta dei qua- li però non potrà comparire che sul numero di marzo. S. S. - Milano. — La risposta da noi da- ta al l ' abbonato M. 1. G., secondo la quale non converrebbe preparare la birra in fami glia, ci era pervenuta da persona che a buon diritto dovevamo, e dobb i amo, ritenere com- petente in materia. Noi non possiamo essere enc i c l opedi c i. Secondo le varie domande ci rivolgiamo a speciali consulenti. Appunto ad uno di essi era dovuta la risposta che Ella si compiacque rettificare. Tanto megl io se "illuminata gentilezza di un abbonato può ap- pagare la richiesta di quella nostra lettrice. Pubbl i cheremo nel pross imo numero il Suo gradito suggerimento. Maggiore Cav. A. T. • Livorno. — Per la prima parte della sua lettera, valga la ri- posta al l 'abbonato L. Q. di Tor ino. Per la econda parte, dobb i amo osservare che, vera- mente, al premio si avrebbe diritto per ogni uattro abbonati. Il che non togl ie che, per i sei da Lei cortesemente procuratici, chiedia- mo un'altra lattina di Cacao alla Perugina. Ma avrebbero dovuto essere otto, e non sei! E. C. - Settignano. — Per avere i numeri di saggio da Lei desiderati potrà rivolgersi alle amministrazioni del le -seguenti riviste: a La Casa Bel la » - Via Boccacc i o, 16 - Mi- lano; « La Do n n a» - Piazza Carlo Erba, 6 - Mi lano ; « Domus » - Via S. Vittore, 42 - Mi lano. Giornali che trattino un po ' di tutto, se- c ondo il suo desiderio, in mo do compl eto, non ve ne sono. Per lavori, ottimo : « Mani di Fata » - Via Dante, 16 - Mi lano. Per mode : « La Mode Revue » - Via Kramer, 52 - Mi lano. (Non meri terebbe la consiglias- simo perchè ha il grave torto di un titolo francese, ma il direttore è italiano, — si chia- ma Adami — e italiana è la Casa Edi tr i ce: — si chiama « Aracne » ) . La ringraziamo degli abbonamenti procura- tici. A. n. 10.825 - Palazzolo sull'Oglio. : tale, 'a Comunque, le siamo ¡¡iratissimi di avere Nessu- no supporrà che la Di rezione, i redattori e i col laboratori della Cucina Italiana sappiano a memor ia tutti i l ibri di cucina pubbl i cat i; on- de non soltanto potè accadere, ma —lo dichia- riamo subito candidamente — potrà ancora succèdere benissimo che, se qualche nostro ab- bonato ci manda una ricetta presa da qualche manuale gastronomico, venga da noi riprodot- ta, restando sorpresa la nostra buona f ede che la ritiene inedita. Ciò r i spondiamo alla sua osservazione per la ricetta dei « carciofi in salsa » . Ma di sol ito, tutte le ricette che noi pubbl i chiamo sono firmate. Colonnello F. F. • Alba. —- Ha ricevuto il vo lume Apicio che, in prenj io alla sua simpatica propaganda, - le abbiamo inviato? Ri- ceverà quanto prima anche la pasta Bui toni, avendo noi già comunicato il suo nome a tale Ditta. Conf idiamo che tutte le abbonate da Lei procurateci riceveranno regolarmente il gior- nale. Abb i amo intanto annullato l 'abbona- mento per sua figlia, il quale costituirebbe un dupl icato col suo. G. C. - Torino. — E anche l ' abbonamento del Co l onne l lo suo marito venne annullato per la stessa ragione. F.ag . G. Q. - Piattello del Tidone. — Vo- gliamo sperare che il lamento del le abbonate da lei trasmesse si debba solo ad un ritardo, in quanto che gli abbonamenti di tutti i no- minativi da Lei comunicat ici risultano rego- larmente aperti dalla fine gennaio u. s. E. lì. - Firenze. — Con piacere pubbl i che- remo la sua interessante ricetta, ma non si formal izzi se non possiamo far lo subito. Ten- ga conto anzi che vi sono alcune abbonate ed I abbonati (per cui indirettamente vale questa risposta che diamo a lei) i quali stanno aspet- tando la pubbl i caz ione di ricette cortesemen- te inviateci fin dal novembre. Dr. G. G. - Salsomaggiore. — E come non ac- contentare un suo desiderio, dal momento che lei si coiiiporta tanto simpaticamente verso il nostro Gi orna l e? Avrà ricevuto VApicio, co- me i suoi egregi amici avranno ricevuto il giornale. C. G. Milano e M. M. P. - Genova. — Ab- b i amo comunicato il loro nome alla Ditta Pe- rugina, la quale provvederli a spedire il dono. V. M. - Verta (Trento). — Noi dunque siamo « invitati ad essere un po' più precisi e pun- tuali » : c ioè « mandarle, dopo il numero del 15 gennaio, quel lo. .. del 1" f ebbraio » . E se in- vitassimo lei ad essere un po ' più attenta? Qua- lora si fosse compiaciuta di dare un'occhiatina alla testata del nostro Giornale, avrebbe saputo che esso non è bimensile e che c ioè esce soltan- to il 15 di ogni mese. Ovvero la S. V. trova che con la cons iderevo le somma di L. 5,30 si do- vrebbero mandare almeno 24 numer i? M. P. - Gazzaniga ( Bergamo). —- Dobb i amo credere che a quest'ora il dono le sia perve spontaneamente, trasformato l'omaggio in ab- nulo. Il suo stile peraltro non va molto d'ac- c o rdo c o l noto proverb io « a cavai donato... ». Aggiungiamo inoltre che non sarebbe male rammentare come col prezzo di lire 5,30, il no- stro per i od i co, oltre ad offrire un magni f ico giornale con le più illustri col laborazioni (per nou citare che Letterati : Ada Negri, Panzini, Mar inoni, Bontempe l li e altre illustrazioni ita- liane) dà pure regali che da sé soli coprono l ' impor to del l ' abbonamento. Che poi alcuni abbonati ci facciano pure sobbarcare a non l ievi spese di corrisponden- za epistolare, mort i f icandoci se si tarda a ri: scontrare, via, ci sembra un po ' enorme! V. P. - Trieste. — Unicamente per ringrazia- re dei 17 abbonamenti che ci ha fatto perve- nire, col relativo impor to di 91,10. Il suo e- sempio dovrebbe essere imitato da tutte le no- stre abbonate. Mandiamo l ' Ap i c io e abbia- mo messo in. nota il suo nome per la spedi- zione del cacao e della pasta. E. D. T. - Como. — Bisogna che ci ripetia- mo spesso in questa P. P , D'al tronde l 'affe- zione degli abbonati al nostro giornale trova sempre una identica mani festazione (ed è la mi g l i o r e ! ): invio di abbonamenti per ter- zi. — Onde è difficile a noi il trovare nuove f orme per esprimere : « abbiamo ricevuto.,., sia- mo grati, ecc. » , come vogl iamo dire, per esem- pio a Lei che novamente ci ha trasmesso e- lenchi d'abbonati e importi relativi. B. M. • Roma. — Per i gnocchi verdi avrà la ricetta nei prossimi « Responsi » dei no- stri Oracol i. L. B. - Como. — Idem per la ricetta del po l lo in bianco, senza gelatina. M. L. - Bologna. — Completamente esauriti gennaio, lugl io e ottobre. Per farle cosa gra- dita abbiamo spediti tutti gli altri dell'annata 1930. A. L. •Modena. — A, tutto fu provveduto. Maestro G. M. - Torino. — L'abbonamento per la signorina Linda Guala ha il numero d fascetta 120.714. B. M- • Intra. — 1) Ha mandata lista per u- na giornata, mentre avrà veduto liei numero di gennaio che bisogna inviare 14 programmi, e le ragioni furono appunto dette in quel nu- mero. 2) La sua amica, signora Maria Gilardi ha i l numero dì fascetta 118.715; dovrebbe quin- di aver già ricevuto tutto regolarmente. Co- munque abbiamo provveduto a spedirle il nu- mero di gennaio. C. C. • Modena. — Grazie, grazie per la « p r o va tangibile di at taccamento» ( c ome el- la scrive) al nostro « prezioso giornale » , a tale pubbl i cazione sommamente cara e ne- cessar ia». Ha ricevuto il catalogo? Ci auguria- mo che anche le edizioni della Casa Editoriale Notari siano altrettanto gradite a Lei ed alla sua eletta Signora. D. G. - Solofra. — Dell 'annata 1930, dispo- nibi li soltanto i numeri di f ebbrai o, marzo, a- pri le, maggio, giugno, agosto, settembre, no- vembre. I numeri arretrati costano L. 0,60 cia- scuno. Desidera la spedizione di tali numeri, anche se non possiamo favorirla con l'annata completa? I l consigl io circa la carta più pesante è sim- patico per la mot ivazione : « E' un giornale non destinato al cestino, ma da conservarsi per s emp r e » . Ebbene: sostituiremo fra po co il giornale con un l ibro che raccolga tutto il megl io del giornale stesso fin qui pubbl icato. E' contenta? D. F. - S. Giovanni di Gerace. — Per la ma- niera di fare i v biscotti uso famigl ia » , adoperando uova, latte, farina e zucchero, abbiamo data un'ottima ricetta in un numero precedente. Ella però desidera la massima sem- plicità e che siano buoni a mangiarsi anche in- zuppati soltanto nel l ' acqua; mo l to soffici e mol. lo teneri... Ci r ivolgiamo ai nostri Oracoli. A. V. - Villajranca di Lunigiana. — La sua af fermazione, che « nessun giornale, o l ibro, o spartito può trascinare come la seconda pagina del «nos t ro g i o rna l e» — quantunque da l , , » 1 0 - 10 così modesto e, per alcuni, prosaico — è propr io consolatrice per chi a questo gior- nale dèdica non soltanto lavoro, ma anche p ° e " sia di ideali. La sua lettera è po i così graziosa che ci permettiamo domandarle perchè non vorrebbe ella stessa contribuire a rendere an- che più interessante la Cucina Italiana, invian- do qualche articoletto, che saprebbe certo re- digere con lo stesso br i o, garbo ed e f f i cac ia del la sua corrispondenza privata. M. L. A. M. • Bologna — Dunque i «fagio- li alla toscana » dell ' illustre Lipparini sono stati da lui stesso gustati, a casa sua dove g l i ° ' 11 preparò, secondo la ricetta e s p r e s s ame n te inviata al nostro Giornale nel di cembre scor- i so? Squisito pensiero averci comunicata la co- sa, informandoci del successo ottenuto. Per le care parole che rivolge all 'opera no- stra, non faremo i modes t i: Sentiamo di me- ritarle. Epperò doppiamente ci riescono gra- di te! G. C. • Meda. — Grazie per aver rinnovato l ' abbonamento ( che è scaduto il 31 di cembre 1930). E grazie anche per aver voluto far ab- bonare la sua amica Signora Antonietta Bu- snelli, la quale certamente a quest'ora avrà già ricevuto il numero di gennaio che la in- teressa per i l concorso. G. Z. R. - La Cascinetta • Milano. — Con- travveniamo! Non ce ne vog l ia! E, prima d'i pubbl icare la ricetta, (che apparirà iy» marzo) pubbl i chiamo le sue righe epistolari perchè sono tanto carine. « Non ho nessun meri to se facc io al vo- stro giornale sincera propaganda. Sin dal pri- mo giorno esso mi ha conquistata per la sua genialità. Ho vinto la ritrosia di qualche schizzinosetta parlando della intellettualità di cui è pervaso il per i od i co che ha un titolo così modestamente semplice... mentre è gran- de (ho detto, grande! grande! grande!) « E poi siete stati così gentili da pubbl i care, a suo tempo, due mie ricette. Ah quali soddisfa- zioni dal giornal ismo! veder pubbleate l e propr ie ope r e: che br i v ido sottile e p o s s e n t e! Però non fatemi lo scherzo di far sapere alle decine di migliaia dei vostri lettori la storia del mio br i v i do; tutt'al più raccontatela a g l i - amici del Comitato di degustazione; e, se vi par che lo meriti, non lasciatemi mancare un altro br ividino, pubbl i cando questa mia nuova ricetta » . , E adesso che « le decine di migl iaia dei no- stri lettori sanno la storia del suo br ivido » a- desso li lasciamo in curiosità tutti sulla ri- cetta. G. C. • Torino. — Siamo soddisfatti del la sua partecipazione alla gara, propr io per la sua qualità di Al l ieva del Corso Buona Mas- saia » . E venendo al merito del le sue ; meste le comuni chiamo quanto solili. :. 1) il lalte e la merenda possono infatti es- sere compresi nella lista. Tanto meg l i o! 2) Piena libertà di forni re un solo piatto anziché due, alla colazione o al desinare. Però co l oro che co l lo stesso prezzo, riescono a far mangiare megl i o, saranno naturalmente le più meritevoli di premio. 3) Non è necessario che il programma del le portate sia accompagnato dalle relative ricette per ciascuna di esse. L. M. - Monza. — Troverà risposta alla sua domanda in questo stesso numero. — Do v e? — Mah! « Acqua. .. » , ,« Fuo co » . Chi cerca trova! E. R. • Magherno. — Il fungo caucasico o massa bulgara non è in vendita. Anche la Cooperativa Farmaceutica, la ditta Carlo Erba, gli erborari, ecc. ai quali ci siamo ri- vol ti nel desider io di accontentarla, hanno ri- sposto che non si può dare in vendita al pub- b l i co in quanto deve prima essere elaborato chimicamente. Si vende già elaborato alla Soc. Ali. Latteria Vittadiui, Come fermento latteo. Dott. S. S. - Cc.lii.Zlca EmcZ:a (Asr'geptoj; — a) Del nuovo l ibro del Reboux che s' intitola Nouveau savoir vivre non esiste traduzione italiana. Può trovarlo alla l ibreria Bocca e forse in altre, a L. I I . Veramente non siamo in materia gastrono- mica ! b) Non ci consta che alcun pastificio ven- da la pasta coi funghi già preparata. E. A. -. Ceva. — Provvedemmo a rettificare il suo indirizzo, quantunque per consuetudine di qualunque giornale (e tanto più per quel lo che costa solo L. 5,30 al l ' anno !) non si avrebbe obb l i go di dar luogo a cambiamenti d' indi- rizzo, qualora le indicazioni del cambiamento stesso non siano accompagnate dal l ' importo di una lira. (Tener coùto che se ogni abbonato dimenti, casse questa consuetudine giornalistica, il ri- sparmio di una. lira per sé signi f icherebbe la perdita di centinaia di migl iaia di l ire per le Amministrazioni dei giornali mo l to diffusi). R. M. V. - Montepulciano. — Ella ha mol to torto di prendersela con noi, se la somma che una famigl inola d' impiegato può dedicare all'a- l imentazione quotidiana è lieve, e sé, pertanto, i pasti non riusciranno abbondanti e succolenti. Le mercedi evidentemente non seno state fissate da noi ! Inutile, ingiusto, assurdo far quasi rimpro- vero a chi, appunto perchè si deve vivere con po c o , cerca di far aguzzare l ' ingegno e va provocando consigli pratici sul modo migliore di spendere una data cifra... la quale è quel- la che è! Ella dovrebbe risolvere, un altro quesito, se non Le piace quel lo da noi proposto. Il se- guente : « Qualora — date le attuali condi z ioni — una famigl iuola dì quattro persone spenda più di 70 lire la settimana pel vitto, in qual mo do potrà poi far fronte a tutte le altre spe- se? » Empi endosi di debiti?. .. Del resto, me- gl io di noi le stanno rispondendo le oltre 3000 concorrenti che ci hanno mandalo i l oro ammirevoli saggi! Don G. C. - Acceglio. — E' accaduto un e- quivoco, per altro scusabile nelle nostre impie- gate, che lessero la Sua abbreviazione « teol. » preposta al Suo nome e scritta poco chiara co- me t( ten. » e interpretarono volesse dire te- nente, mentre Lei voleva dire teologo. Dobb i amo attribuire, appunto, alla errata qualifica di tenente ia mancata recezione del giornale d'a parte Sua. Oramai, appurato l ' errore e corretta la fa- scetta, conf idiamo non abbia più a verificarsi smarrimento. U M B E R T O N O T A R I DIKETTOBE - RESPONSABILE Officine della « Soc. An. Notari (Istituto Editoriale Italiano) CCIOL AVIV I S UITIL AROMATIZZATE la 7 Vostra cucina con 1'« Aròma Dahò » composto di pure e scelte, finissime erbe aromatico-o-do- rose, polverizzate in dosata miscèla. Senza droghe. — Per aromatizzare i dolci, provate il « Dolciaròm Dahò » — in eleganti bustine igienico-cellu- lose presso tutti i buoni droghieri, sa- lumieri, pasticcieri et e., al prezzo di L. 1. Campioncini assaggio 8 diverse specialità spedisconsi assegno L. 4. Raccomandati, Regno, Colonie. Scri- vere Ditta C. Dahò e C. - Via L. Tol- stoi, 17 - Milano. 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