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struire la struttura originaria del monastero, molto più ampia ed
articolata di quella attuale.
Dai documenti iconografici reperiti emerge la presenza di due
chiostri, il secondo dei quali (demolito nel 1965), posto a nord,
era più grande, dalla forma pressoché quadrata e con arcate su
tre lati: nord, Est e sud; aveva cinque arcate sui lati nord e sud
e sei nel lato Est.
Il chiostro più piccolo presenta cinque arcate sui lati nord e sud
e sei sui lati Est ed ovest.
Nella documentazione cartografica entrambi i chiostri pre-
sentano volte a crociera: nel chiostro maggiore a pianta qua-
drata, mentre nel chiostro minore esse sono in parte quadrate
e in parte rettangolari, nei lati nord e sud con archi a sesto
acuto, mantenendo la stessa altezza di volte, colonne ed ar-
chi.
Il 1° ottobre del 1810 il monastero delle benedettine fu
soppresso per decreto napoleonico; nel giugno del 1811
giuseppe cocconcelli fu incaricato di eseguire il rilievo dei
fabbricati confiscati agli ordini religiosi per assegnare loro
la destinazione più confacente: convitti, ospizi, ospedali, ca-
serme, sedi di manifatture e congregazioni. I locali del mo-
nastero di sant’Uldarico, divenuti di proprietà del comune,
furono adibiti ad alloggi economici per famiglie povere. Dal
Anonimo, ³Iconografia dell’edi-
fizio detto di Sant’Uldarico in
Parma”, 24 Ottobre 1822. In
Archivio di Stato di Parma,
Direzione del Patrimonio dello
Stato, busta 117.