Tesi Ziliotti completa - page 40

39
Figura 2.2 – Chiostro di Sant’ Uldarico – particolare di affresco – lato ovest
Si noti in particolare la data riportante l’anno 1226 : l’erezione di questo muro non può
coincidere con l’apertura del cortile interno al Monastero, datata 1440.
I lati a nord ed ad est potrebbero invece essere stati ricostruiti ; essi infatti formano fra loro
un angolo retto e se si considera che alle loro spalle si articolava il resto del Complesso
monasteriale ( rispettivamente i distrutti “Chiostro Grande” e l’Orto delle Monache ),
potrebbero essere stati ricostruiti in considerazione di una nuova distribuzione dei locali
interni.
L’ignoto progettista del Chiostro di Sant’Uldarico si trova dunque a dover inserire la
costruzione in un’area dal contorno irregolare ; adotta quindi alcuni accorgimenti per
simulare una finta regolarità del luogo : per prima cosa egualia a due a due i lati paralleli del
colonnato ( il lato nord misura 10.89 m, quello a sud m 10.9 ; il lato est è di 15.82 m, quello
ad ovest m 15.87 ) contro una differenza di 60 cm tra i lati nord e sud del rettangolo esterno
del colonnato ( rispettivamente m 17.6 e m 18.2 ). In questo modo essi formano fra loro
angoli il più simili possibile : dall’ angolo sud-ovest, girando in senso orario,
rispettivamente gradi 90.9, 90.9, 90.3, 90. Successivamente il progettista adotta la strategia
dell’inserimento di archi acuti sui lati minori in modo da poter aumentare su di essi il
numero di intercolumni mantenendo l’altezza delle arcate sempre costante ed uguale a
quella dei lati maggiori ( cm 130 circa ) che presentano invece la tipologia di arco a tutto
sesto (figura 3 e figura 4).
1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...172
Powered by FlippingBook