INTRODUZIONE
Nel centro storico di Parma, nascosto fra la chiesa gotica del Santo Sepolcro e gli edifici circostanti, si
conserva questo vero e proprio un gioiello di architettura rinascimentale che costituisce un “unicum” tra i
chiostri risalenti alla stessa epoca in quanto conserva ancora oggi la ricca ornamentazione originaria.
A pianta pressoché quadrata e ad un unico piano con soli tre bracci porticati (il quarto venne tamponato
nell’Ottocento) presenta su ogni lato 6 arcate sorrette da colonne ed è caratterizzato per l’appunto da un
pregevole apparato decorativo realizzato alla fine del XV secolo che rappresenta una delle testimonianze più
preziose del gusto del primo Rinascimento parmigiano.
Venne restaurato tra il 1988 ed il 1990 a cura della Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici
dell’Emilia.
LE ORIGINI (SEC. XIII)
Il chiostro che oggi appartiene al Conservatorio delle maestre Luigine, costituiva assieme alla chiesa del S.
Sepolcro il fulcro del convento dei canonici Regolari Lateranensi.
Nel XIII secolo
i monaci del convento di Santa Felicola di Montecharugolo
ebbero in concessione la chiesa
fondata un secolo prima dai Cavalieri del Santo Sepolcro in memoria della conquista di Gerusalemme ed
andata distrutta nell’assedio portato da Federico II a Parma nel 1248. Sulle rovine nacque la chiesa attuale
(che mantenne l’intitolazione originaria) e nello spazio ortivo a nord della chiesa i monaci organizzarono il
loro edificio conventuale. Di questa prima fase costruttiva (2° metà del sec. XIII) non rimane alcuna
testimonianza.
IL RINNOVAMENTO QUATTROCENTESCO
A causa dello scarso numero di monaci (e di complicate controversie che opposero il cenobio di S. Felicola
al Vescovo di Parma) il complesso monastico si svuotò fino ad ospitare alla metà del Quattrocento il solo
priore.
E’ in questo periodo che si insediano i
canonici Regolari Lateranensi
che, a partire dal 1480 circa,
realizzano notevoli interventi edilizi destinati a rinnovare profondamente il vecchio edificio duecentesco.
Il primo intervento in ordine di tempo fu il
nuovo
dormitorio
, realizzato fra il 1491 ed 1492, ad opera di
Ziliolo dell’Argine da Reggio (definito
cementario
, una
sorta di impresario), e che ancora oggi esiste: si tratta del
lungo corpo di fabbrica addossato al braccio orientale del
chiostro (quello verso B.go Valorio).
Assieme al chiostro, costituisce l’unica testimonianza
autentica e sostanzialmente ben conservata del convento
tardo quattrocentesco.
Il dormitorio, al piano terreno presenta gli ambient di
comunità, la sala capitolare (oggi è la sala comune delle
maestre Luigine) e la cappella (oggi studio della Priora). Verso sud ci si collegava con la sagrestia della
chiesa mentre la testata a nord era occupata dal refettorio. Al piano superiore vi era il dormitorio vero e
proprio, con corridoio centrale e, sui due lati, la teoria delle celle.
All’esterno il dormitorio ebbe come unica decorazione un cornicione sottogronda a mensolette e filari di
mattoni disposti per il lungo e a “dente di sega”. Una cornice simile è presente anche nelle facciate esterne ed
interne dell’Ospedale della Misericordia, dove venne collocata intorno al 1490, a conferma di una non
casuale connessione fra i due edifici.