IL CONSERVATORIO DELLE LUIGINE
Alla fine del Settecento avvenne la definitiva soppressione del canonici Lateranensi e, nel 1798, il complesso
venne rilevato da
Padre Eugenio Porta
(1724-1802), co-fondatore, insieme a
Rosa Gertrude Orzi
( 1706-
1783) del Conservatorio delle Luigine, acquistato per lire settanta mila. Cambia così la funzione conventuale
e si apre alla funzione educativa e scolastica indirizzata alle fanciulle indigenti. Di conseguenza vennero
eseguiti diversi lavori per rispondere alle mutate necessitò: sopraelevazione del al est, ricostruzione del lato
nord con chiusura del portico sottostante …
Dalla proprietà del Conservatorio vennero scorporati gli edifici che delimitavano il cortile occidentale (dove
venne realizzata la scuola elementare “Angelo Mazza”) e la chiesa del S. Sepolcro che, divenuta parrocchia,
perse l’originario legame con il convento. Nella sagrestia, tuttavia, è ancora visibile la cornice della porta,
ora tamponata, che costituiva il collegamento con il convento.
APPROFONDIMENTI
LA CHIESA DEL SANTO SEPOLCRO
La chiesa attuale fu consacra nel 1257, mantenendo la primitiva intitolazione data all’edificio precedente dai
fondatori, Cavalieri del Santo Sepolcro, in memoria della conquista di Gerusalemme ed andato distrutta
nell’assedio portato da Federico II a Parma nel 1248. Orientata secondo la consueta direzione ovest-est e
disposta con il fianco meridionale lungo la strada maestra di San Michele, riflette le forme tipiche del Gotico
italiano. L’impianto è a navata unica e, sui lati, cinque grandi arcate a sesto acuto danno accesso ad
altrettante cappelle. L’abside, delimitata dall’arco trionfale anch’esso a sesto acuto, è costituito dal coro a
pianta poligonale e volta costolonata, affiancato da altre due cappelle minori secondo una disposizione
ricorrente nelle chiese delle congregazioni religiose dei secoli XIII e XIV.
Sulla facciata è tuttora ben visibile la traccia dell’antico rosone tamponato nel corso di rimaneggiamenti
secenteschi.
Nel sec. XVII l’originale soffitto a travature lignee a vista il soffitto è stato sostituito da un magnifico soffitto
in legno intagliato, negli anni 1613-1617, da Lorenzo Zaniboni, anconitano, e Giacomo Trioli, piacentino.
ROSA ORZI
Parma 23 ottobre 1706-Parma 12 maggio 1783
I suoi genitori erano poveri ma non di umile condizione e una sorella visse nel conservatorio di San
Benedetto. Nel 1755 Rosa Orzi lasciò l’occupazione di cameriera per dedicarsi all’attuazione di un piano
maturatole nello spirito dopo aver tentato, con scarsa fortuna e fin dalla giovinezza, di ricondurre sulla buona
strada le donne traviate.
Racconta l’Allodi che un giorno ella trovò due fanciulle sulla porta di Santa Cristina, e avendole invitate ad
andarsene con lei, le condusse alla sua abitazione col desiderio di formare in seguito un conservatorio sotto il
titolo di Rosine.La Orzi accolse in casa Rossi, nei pressi di Santa Cecilia, sei ragazze per volta, educandole e
istruendole al lavoro. Le teneva presso di sé, le istruiva, le educava cristianamente e le esercitava nei lavori
femminili, in modo che fossero pronte alla vita, che scegliessero il matrimonio o la consacrazione religiosa o
il servizio presso famiglie onorate. Quando una di queste giovani diventava adulta, la affidava a una buona
famiglia e la sostituiva con un’altra (scegliendo le più graziose, cioè quelle soggette ai maggiori pericoli).
Raggiunti i 73 anni, sentendosi venir meno le forze, pensò di dare maggiore stabilità alla propria opera e si
rivolse per aiuto a Giuseppe Eugenio Porta, dell’ordine dei Predicatori.
In data 20 settembre 1779 è un rescritto col quale il duca Ferdinando di Borbone approvò il nuovo
Conservatorio di giovanette, ma con la formula purché il loco sia laicale, con diritto di possedere e di
ereditare onde ricoverare alcune altre tra le tante che vivono per la città in grave pericolo di anima e di corpo
Con il consiglio dello stesso Porta e della contessa Dorotea Vidoni Soresina, la Orzi nel 1780 trasformò
l’opera in un seminario di maestre, che dovevano continuare la sua missione educativa a beneficio delle
fanciulle povere della città nelle scuole aperte dal conservatorio.
La personalità giuridica data nel 1779 consentì l’acquisizione della cospicua donazione della marchesa
Vidoni Pallavicino e di altre. Il 20 giugno 1780 venne acquistata la nuova sede del Conservatorio nel Trajolo
di San Paolo. Il 4 agosto la Orzi vi si trasferì con le sue undici ragazze e verso la fine dell’anno vi venne
aperta, attigua al Conservatorio stesso, la prima Scuola detta di San Luigi.
Fu sepolta nella chiesa della Santissima Trinità in Parma.
Biografia tratta dal “Dizionario biografico dei parmigiani” di R. Lasagni