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Situazione al 1983
Situazione attuale
L’accostamento di queste due strutture praticamente indipendenti e il loro collegamento tramite
murature di spessore non rilevante e poco ammorsate ha contribuito all’insorgenza di nuovi danni
più che ridurre il rischio sismico. Staticamente il collegamento è assimilabile più ad una forza che
ad un vincolo, soprattutto in questo caso data la prossimità di un contrafforte che è di per se rigido.
In caso di azione sismica l’oscillazione della torre campanaria verrebbe “smorzata” verso la chiesa
producendo così un effetto di martellamento. Se l’oscillazione è molto ampia e il collegamento tra
le due strutture troppo resistente si potrebbe rientrare nel caso del meccanismo M27 proprio della
torre campanaria.
Vista della torre campanARIA
Schema rotazione parte sommitale