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M19 + M20 Meccanismi negli elementi di copertura – Pareti laterali dell’aula + Transetto
Il meccanismo si attiva con rotazioni fuori piano delle pareti laterali dell’aula. Il quadro fessurativo
che ne deriva è rappresentato da lesioni vicino alle teste delle travi lignee, scorrimento delle stesse,
sconnessioni tra cordoli e muratura. In questo meccanismo di danno vengono ricompresi anche i
movimenti significativi del manto di copertura dell’aula. La presenza di cordoli leggeri (metallici
reticolari, muratura armata, c.a. sottili), di collegamenti efficaci delle travi di copertura (puntoni e/o
arcarecci) alla muratura, di controventi di falda (tavolato incrociato o tiranti metallici), di buone
connessioni tra gli elementi di orditura della copertura, contribuisce ad un buon comportamento di
questo macroelemento; di contro la presenza di copertura staticamente spingente, di cordoli rigidi,
di copertura pesante, favorisce l’attivazione del meccanismo.
Il sisma del 1983 non ha danneggiato direttamente le pareti dell’aula, ma la copertura ha comunque
subito dei danni. Si legge, infatti, nella relazione tecnica dell’Arch. Paolo Conforti: “lesioni e
scomposizioni all’orditura primaria e secondaria con conseguente slittamento e caduta di parte dei
coppi del manto di copertura”
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. Il mancato danneggiamento delle pareti risiede nel fatto che sul
lato di Borgo Felino sono presenti quattro contrafforti, e sul lato opposto vi sono il chiostro e altri
due contrafforti, che hanno senz’altro contribuito alla resistenza fuori dal piano delle pareti
dell’aula.
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ASD, Fondo Sant’Uldarico, Relazione tecnica, Arch. Paolo Conforti, 20/06/1984