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6.3.2 V
ULNERABILITÀ NON QUANTIFICABILI
Dopo l’analisi delle vulnerabilità quantificabili si prendono in esame quelle non quantificabili,
anche se, in parte, con il meccanismo 26 si è già trattato il tema. Rimane pertanto da considerare
solo la volta incannucciata, poiché non vi sono altri elementi non strutturali che possono essere
vulnerabili in caso di sisma, a parte le cornici, di modesto spessore, della chiesa.
Riguardo la volta incannucciata della navata e del coro, le esperienze su altri edifici non rivelano,
invece, deficienze particolari, ad eccezione forse dello stato di conservazione di centine lignee e
stuoiati. Si registrano spesso aggressioni biologiche, disgregazioni e polverizzazioni delle fibre
legnose, soprattutto laddove l‘esposizione agli agenti atmosferici conseguente al crollo dei sistemi
di copertura é stata particolarmente prolungata. Lo stuoiato di supporto all‘intonaco é in genere
realizzato con il cosiddetto arellato, cioè con stuoie di canne sottili spaccate longitudinalmente e
intrecciate a formare un ordito ortogonale oppure, più frequentemente, in presenza di elementi
particolarmente sottili, le canne sono affiancate l‘una all‘altra secondo un tessuto monodirezionale.
Sotto il profilo costruttivo, secondo le modalità di assemblaggio più ricorrenti, le centine, ricavate
da essenze di poco pregio, sono composte dall‘abbinamento chiodato (con chiodi ribattuti o a testa
larga) di due o più tavole, in funzione della misura dell‘interasse, grossolanamente rifinite, poste di
coltello e con giunti sfalsati, per spessori singoli di circa 2-4 cm. La soluzione presenta alcune
varianti in corrispondenza delle lunette e del medaglione. Non si conosce lo spessore della volta, in
ogni caso in corrispondenza del medaglione centrale della navata si presume che sia maggiore
rispetto al resto della volta.
Vista del medaglione
Vista dell’estradosso in corrispondenza di una
lunetta