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INTRODUZIONE
Il seguente lavoro di tesi si pone l’obiettivo di indagare le vicende storiche e stilistiche che
hanno interessato il Monastero di Sant’ Uldarico in Parma, ponendo una particolare
attenzione al Chiostro minore, unica parte del complesso che, insieme alla Chiesa, è oggi
rimasta.
Si cercherà infatti di comprendere, supportati da cartografie storiche e planimetrie
ottocentesche del complesso, quale fosse l’antica struttura del Monastero, quale la
morfologia e la distribuzione interna delle varie parti che lo componevano. Ripetuti
bombardamenti e significative trasformazioni urbanistiche hanno infatti interessato l’area
dell’ex Monastero benedettino demolendone una vasta porzione.
Come supporto per il confronto fra l’attuale distribuzione dei locali annessi al Chiostro con
quella riportata dalle piante ottocentesche rinvenute negli Archivi della città di Parma, si
utilizzerà il rilievo eseguito dai gruppi di studenti del corso di “Rilievo dell’Architettura”,
tenuto dal Prof. P. Giandebiaggi nell’anno accademico 2001-2002. Tale rilievo è stato
successivamente rielaborato ed assemblato nel corso del lavoro di tesi della studentessa
Alice Pinetti.
Ricerche bibliografiche ed archivistiche hanno portato alla conoscenza di numerose vicende
storiche legate al Chiostro di Sant’Uldarico, ma non si è trovato alcun documento che possa
legare la paternità dell’opera architettonica ad un nome certo. Per tale ragione si procederà
ad un’analisi sincronica comparata dei Chiostri quattrocenteschi presenti a Parma ; da
considerazioni stilistiche ed architettoniche sull’apparato decorativo di tali Chiostri, si
cercherà di capire se sia possibile rintracciare una comune mano creatrice.
Lo studio successivamente considererà nello specifico i capitelli che coronano le colonne
del Chiostro : si esaminerà la simbologia delle decorazioni e si analizzeranno le proporzioni
di colonne, basi e capitelli seguendo i precetti dei trattati. Per tale ricerca si è scelto di
basarsi sugli insegnamenti di Vitruvio, Serlio e Palladio.
Preliminarmente a tale studio è stata effettuata un’operazione di rilievo di ogni singola
faccia dei capitelli del piano terra del Chiostro e solo alcuni del primo piano, data la precaria
stabilità di volte e solaio.