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Nel giugno 1811 Giuseppe Cocconcelli fu incaricato di compilare il rilievo dei conventi
soppressi per ordine napoleonico. Tra gli scritti di commento alle tavole (oggi conservate
presso l’Archivio Nazionale di Parigi) si trova la seguente osservazione a proposito del
“Couvent de St. Uldaric” :
“Le couvent de St. Uldaric est placè dans une des lieux
principales de la ville mais presqu’a son extremitè. Il est bati suffisimment bien, il est
bonne, et jusqu’à prèsent elle est conservèe ouverte, et en exercise. Ce couvent est affermè
par le Domaine au prix de fr. 705. Il jouit aussi d’une fontaine, qu’on derive du tuyeau
principal de la ville“.
Risale al 1817 la decisione di affittare una porzione del Monastero ad uso privato.
Per decreto di Maria Luigia nel 1822 i locali del Monastero ospitarono numerose religiose
provenienti da diversi Istituti soppressi ed in particolare le monache di Sant’ Alessandro, il
cui Monastero era stato appena demolito per erigere sulla sua area il Teatro Regio.
Nel 1829 si hanno notizie sull’attività parrocchiale della Chiesa.
Dell’anno 1833 è la notizia della cessione di una parte dell’edificio al Comune di Parma ad
uso di quartiere per le truppe austriache ; probabilmente però le truppe vi si erano già
insediate tempo prima (cfr. figura 6).
Figura 6 – Ufficio grafico T.C.I. – 1916 Particolare
Dal 1835 al 1837 si eseguono lavori alla caserma.
Alcuni alloggi dell’ex-convento non occupati dalle truppe sono saltuariamente occupati a
titolo gratuito da famiglie bisognose.
L’orto, ormai giardino incolto, veniva consegnato all’Amministrazione Militare nel 1843
perché servisse all’istruzione pratica del drappello dei pionieri.
Nel 1848 si progetta di demolire l’antica Canonica, gravemente danneggiata dagli scavi
archeologici iniziati nel 1843 per riportare alla luce l’antico Teatro romano, e si pensa di