Tesi Ziliotti completa - page 23

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sono trovate nei registri dell’epoca notizie di cambiamenti all’interno dell’Ordine o di
cessioni a Privati che giustificherebbero un intervento di allargamento o di risistemazione.
Appare dunque più plausibile imputare l’incongruenza delle fonti ad un errore di Smeraldi.
Per quanto riguarda il terzo chiostro, che sembra occupasse con un sistema di cinque arcate
sul lato est e quattro a nord una porzione dell’Orto delle Monache, non si ha alcuna notizia
storica a riguardo, né risulta mai presente nelle cartografie successive.
Che sia un altro errore dell’autore?
Anche la Chiesa e la grande aula retrostante (dove probabilmente vi era il Coro e la
Sagrestia) non appaiono localizzate dove ancora oggi si trovano. Il “Chiostro piccolo”,
infatti, a sud confina interamente con l’edificio ecclesiastico, ed anzi quest’ultimo si
prolunga un poco oltre. Secondo quanto raffigura Smeraldi, invece, la Chiesa confinerebbe
con il terzo chiostro.
Questa osservazione avvalora maggiormente la scarsa attendibilità della pianta esaminata.
Incuriosisce invece il lungo corridoio cieco, fiancheggiato da stanze su entrambi i lati, che
parte dal terzo Chiostro.
- Pietro Sardi, “Pianta della Città e Castello di Parma”, 1767 :
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