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CAPITOLO I
SANT’ULDARICO NELLA STORIA
Uldarico, vescovo di Augusta, appartenente alla nobile famiglia dei conti di Dilingen, nato
nell’anno 865 nella città sopraccitata, in Baviera, fu generoso benefattore verso poveri e
religiosi. Fondò due Monasteri : quello di S. Stefano e quello di S. Afra. Morto nel 908 nella
città natale, sulla sua tomba si verificarono subito molti miracoli che lo portarono ad essere
proclamato Santo a soli venti anni dalla sua scomparsa. Recatosi durante la sua vita più
volte in pellegrinaggio a Roma,
“ venne alla riva del nostro Taro, e lo trovò sì gonfio, che
non n’era sperabile da un giorno all’altro il passaggio “
(1)
. Sostò dunque in quel luogo e,
dopo aver preparato un altare, con l’aiuto dei suoi compagni celebrò una solenne messa.
Non appena ebbe concluso il rito, il fiume si ritirò entro il suo alveo permettendo al
Vescovo di riprendere il suo cammino verso la Santa Sede.
I Parmigiani, stupiti per l’accaduto, conservarono a lungo la memoria del fatto. Giunta voce
della santificazione di Uldarico,
“ se n’eccitò il culto anche in Parma, e si edificò nel
Suburbio ad onor suo una Chiesa “
(
2)
.
La Chiesa di Sant’Uldarico è posta in via Farini, quasi al termine della strada, ed ha slargo
dinnanzi su un piazzaletto, fiancheggiato da Borgo Felino.
Sul muro che cinge il cortile interno dell’abitazione del Parroco, a lato della Chiesa, si trova
una lapide posta nel 1958 a testimoniare la presenza al di sotto del piano di campagna, di un
antico Teatro romano.
La costruzione, dedicata a Lucio Mummio ( condottiero romano del secolo II a.C. ricordato
per aver conquistato l’Acaia e distrutto Corinto ), fu portata alla luce nel 1844 mentre si
lavorava alla costruzione di una galleria sotterranea, destinata ad accogliere tubazioni per la
raccolta delle acque delle principali fontane della zona.