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Tale semplificazione contiene una riflessione circa il rapporto tra il rilievo e il progetto.
La tecnologia a scansione è la medesima impiegata, a ritroso, nel
reverse modeling
dei
designers; la forma dell’oggetto modellata materialmente in scala reale viene tradotta in
modello numerico mediante la scansione. Nell’impiego dello scanner risiede la classica
correlazione tra disegno e architettura costruita, in cui il rilievo si pone come
trait d’union
tra la percezione della forma e la sensibilizzazione ai suoi valori proporzionali e dimensio-
nali. Anche nella procedura di scansione si cela un aspetto didattico, sostanziale al rile-
vamento di un oggetto architettonico.
La combinazione dei metodi tradizionale e a scansione non contiene dunque contrad-
dizioni. La principale differenza metodologica consiste nella localizzazione temporale del-
la fase di selezione dei «punti significativi dell’architettura»
2
, che il metodo a scansione tri-
dimensionale rinvia all’elaborazione del prodotto del rilievo, posticipando per il rilevatore il
momento di discretizzazione.
Ciò induce, nella prassi, a subordinare il metodo a scansione al rilevamento tradizio-
nale poiché quest’ultimo contiene già le riflessioni guida per discernere l’indistinta ed uni-
forme informazione ottenuta dalla scansione. Nondimeno, l’impiego del laser scanner 3D
conferisce alla pratica consueta del rilievo un patrimonio di dati di verifica che incrementa
ed affina la conoscenza dell’architettura.
2
DOCCI M., GAIANI M., MIGLIARI R. 2001, pag. 43.