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Il laser scanner si mette in bolla come ogni altro strumento di rilevamento topografico,
e ciò lo pone in continuità con i metodi precedenti.
Una volta posizionato, l’apparecchio ha compiuto rotazioni in direzione dei quattro
punti cardinali. La precisione di questa operazione è molto elevata in quanto lo strumento
è dotato di un compensatore assiale in grado di correggere automaticamente l’errore di
posizione. Nota l’orientazione, l’operatore che ha condotto il rilevamento ha programmato
la scansione. Accedendo dal desktop di Windows a Laser Measuring System, sono stati
impostati i parametri della scansione (fig.
6
), a cominciare dalla precisione angolare
dell’azimut, pari al valore limite di 0,0625°.
Tale valore non può essere ulteriormente ridotto poiché il programma integrato 3D-
Extractor non ha una così ampia tolleranza in termini di precisione. Anche per l’angolo
zenitale è stata impostata la massima precisione, pari a 0,25°.
Nella pratica sarebbe preferibile un’accuratezza maggiore per le misure zenitali piutto-
sto che per quelle azimutali, tuttavia il sistema utilizzato offre questo tipo di prestazione
tecnologica.
Successivamente il rilevatore ha impostato la distanza. Per misurazioni inferiori a 32
metri l’unità di misura di scansione è il millimetro; oltre tale
range
e fino alla distanza
massima, compresa tra 80 e 100 metri, l’unità di precisione è il centimetro. La distanza
scelta per il rilievo complessivo del chiostro è 39,6 metri.
Fig.
3
– Il laser scanner Callidus.
Fig.
4
– Operazione di scansione con Callidus all’interno del chiostro.
Fig.
5
– Fase di bollatura.