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elementi d’interesse, non poteva soddisfare la necessità di una restituzione accurata del-
le forme al punto da registrarne fedelmente lo stato di conservazione. Era inoltre auspi-
cabile dall’impiego del laser scanner la documentazione dei caratteri di matericità e poro-
sità dei capitelli nella loro essenza scultorea.
La fase di scansione ha impiegato la stessa strumentazione adottata negli
scanning
complessivi del chiostro; in questa scelta si sono rivelati alcuni limiti applicativi legati alla
sensibilità tecnologica del laser scanner predisposto al rilevamento. Poiché lo scanner
Callidus opera con tecnologia a tempo di volo (
TOF
), tipica degli apparati topografici di
ripresa, l’esito della scansione ravvicinata dei capitelli non ha corrisposto alle aspettative.
La nuvola di punti ottenuta descrive in modo per nulla esauriente la morfologia dei ca-
pitelli sottoposti alla scansione, tanto da rendere non elaborabili i dati raccolti, nemmeno
a scopo di verifica della restituzione grafica del rilievo fotografico.
L’esperienza ha confermato l’esigenza di associare al rilievo di dettaglio apparati di
scansione basati su una tecnologia che consenta riprese entro brevi
range
di oggetti di
piccola dimensione; tali strumenti conseguono la rappresentazione per punti di organismi
architettonici dimensionalmente ridotti con la stessa precisione con cui gli apparati a
tempo di volo operano sulle grandi distanze. Nel rilevamento di dettaglio svolto nel chio-
stro di Sant’Uldarico sarebbe dunque stato opportuno impiegare una strumentazione ba-
sata sulla tecnologia a triangolazione, che discende dalle applicazioni della prototipazio-
ne industriale.
Ciò nonostante, il metodo di restituzione basato sul rilievo fotografico è stato sufficien-
te all’impostazione del rilievo geometrico, nei confronti del quale il prodotto di una buona
scansione non avrebbe potuto che emendare le imprecisioni dimensionali, integrando –
senza sostituirlo – il rilievo di dettaglio condotto.
5.
2
La pratica contemporanea del rilievo di dettaglio
Nell’ambito dei metodi di rilevamento tradizionali, diretto e indiretto, il rilievo di partico-
lari architettonici presenta spesso notevoli difficoltà, giacché un’opera morfologicamente
complessa non è accessibile in tutte le sue parti mediante semplici operazioni di misura.
La ripresa fotografica con quadro parallelo all’oggetto di interesse può porsi a suppor-
to dei metodi diretti di misurazione progressiva o parziale di aggetti e modanature, specie
nel rilievo di ordini architettonici, ma l’integrazione dei risultati per ottenere una schema-