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L’unificazione del sistema di riferimento in un’unica rappresentazione grafica è avvenu-
ta all’interno del software coordinato 3D-Extractor ed ha prodotto un modello digitale
spaziale variamente manipolabile. L’immagine riportata in figura
8
documenta una fase di
una qualsiasi elaborazione del modello virtuale del chiostro perseguibile con il program-
ma suddetto.
3D-Extractor si basa su modalità operative molto simili a quelle di Autocad, pur aven-
do finalità distinte, motivo per il quale si rende sempre necessario impiegare entrambi i
programmi nell’elaborazione dei dati rilevati.
All’interno del software di Callidus sono consentite operazioni di rotazione del modello
tridimensionale e di scelta di viste assonometriche (come si evince dalle icone della barra
degli strumenti posta a destra del piano di disegno in figura
8
).
I comandi applicabili al modello sono generalmente finalizzati alla trasformazione
dell’oggetto in una selezione di punti, operata dall’utente, che può essere trasferita in un
file .dxf per procedere alla successiva meshatura. 3D-Extractor consente quindi di acqui-
sire dal laser a scansione il contenuto del rilevamento effettuato su un esemplare architet-
tonico e, in seguito, di ottenere un’ottimale configurazione dell’oggetto nello spazio per
selezionare i dati significativi da introdurre in un file Autocad (fig.
9
).
Fig.
8
– Fase di elaborazione del modello virtuale.