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Analisi descrittiva dei capitelli
Alla restituzione grafica è seguita la quotatura, che ha messo in luce notevoli variazioni
dimensionali nelle misure principali delle parti scolpite. I capitelli del piano inferiore pre-
sentano scarti dimensionali in lunghezza e altezza pari ad un valore massimo di 10 cm.
La discontinuità tra i capitelli (ed in generale tra le colonne), anche appartenenti ad uno
stesso lato, si manifesta parallelamente sul piano decorativo, nonostante venga sempre
applicato un ordine composito.
Il lato orientale del chiostro mostra in tutte le facce rivolte a ovest, verso l’ingresso, lo
stemma della famiglia Carissimi recante l’immagine di un torello, seppure i capitelli siano
tra loro discontinui. La scelta di incorporare lo stemma nei capitelli del lato est fu proba-
bilmente dettata da motivazioni di rappresentanza e di prestigio per la famiglia Carissimi,
in quanto gli stemmi si dispongono frontalmente ai visitatori che accedono al chiostro mi-
nore. Tale elemento di continuità viene meno negli altri lati del chiostro, con qualche isola-
ta eccezione nel lato meridionale.
I capitelli sono scomponibili in due o tre registri. Il registro superiore è sempre caratte-
rizzato dalla presenza di volute, talora con un fiore all’estremità. E’ frequente l’inserto di
fasce di fiori d’abaco del capitello, con dimensioni variabili per ciascun elemento da 3,7 a
5,9 cm in altezza, da 3,7 a 6,6 cm in lunghezza. Le volute poggiano su foglie di acanto
aggettanti.
Il registro medio, dove presente, ospita alternativamente lo scudo dei Carissimi o una
doppia voluta disposta frontalmente, come si evince in figura
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. Talvolta in chiave allo
scudo compare il bastone episcopale, chiaro riferimento al potere religioso delle badesse
Carissimi. Il registro inferiore è decorato con una foglia di acanto centrale, a volte affian-
cata da foglie disposte sulla diagonale, e poggia sul fusto della colonna mediante un a-
stragalo semplice.
Questa sommaria descrizione non è esaustiva della complessità figurativa delle parti
scultoree. Ciascun elemento costituisce un esemplare unico a causa dell’abbinamento
sempre differente dei motivi decorativi cui si è accennato. Nel capitello di figura
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, ad e-
sempio, il registro superiore raffigura una testa di cherubino, che compare in un altro ca-
pitello del lato orientale.
Il capitello con delfini (fig.
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) compare come unicum nell’intero apparato decorativo.