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J'\
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~muO\'CI'C
il trt•t•cno c di
distrng~ere
le
cattive erbe.
I~
brne
sf'Q"lllll't'
tutto lo
pi<tnte morte o distrutte
daali insetti mettendo
al
lot·o posto
un
paletto,
per prontamente rimettel'le.
q_uindici giorni dopo,
quando
le piantine hanno
mgginnto
J'
Hltezzn di 20-30 cm., si procede alla
rincalzatura, addm-.snndo nd
o~ni
pianta un po' di
tona in modo che siano pt·otette dalla siccità e
po!;snno anche emettere
maggior
numero di radici.
Tn seguito, specialmente, se la terra
è>
i11vac;:t dn
caitive et·bo o si nut:mo ct·rpn<·ci,
~i
fnunl . 1
zappntlll'C.
Frn
la prima zappntura e la rincalza–
tnl'<t si pnò
fn.L'O
nno c;pal'gimento di nitrRto di
soda o di colaticcio.
L'
irrigazione.
BPnchè
il pomodom c;in pianta assai resistente
nlla siecitti per il suo fo1·te s\·ilnppu radicale,
tnttavin l' il'rignzione gli gio\a asc;ai, ma ,-a fMtn
a tempo. Il pel'iodo più opportuno
è>
dopu la pt·i–
mn . znppatnra,
q
nnndo
è
aggicurato l' atte<:chi–
mento delle piante: l'
irri~azionc
si fa f.teendo
scoi·rcrc l' acqnn nei solchi, cioè per infiltrazione.
Sarebbe pericoloso fnrla durante
il
periodo della
fi.ot·itura poichè potrC'bbe prodmsi lacolatura. 13en–
cbè basti unn soln irl'igazione, purcbè fatta bene
erl ahbondantcmcntc, dovendone ripetere in seguito,
1...,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21 23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,...37
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